Monza: il Comune raccoglie voti per San Maurizio nei Luoghi del cuore Fai

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Anche il Comune di Monza aderisce al comitato “San Maurizio: la chiesa della Monaca” e si attiva per scalare la classifica dei “Luoghi del cuore” del Fondo per l’ambiente italiano. Da vent’anni il Fai, attraverso l’iniziativa “I luoghi del cuore” le segnalazioni dei luoghi più amati dagli italiani e che perciò meritano un futuro. Lo scorso anno Monza si mobilitò per salvare Villa Mirabellino nel parco arrivando nelle prime dieci posizioni e ricevendo un contributo dal Fai per il recupero del giardino del cardinale.

Quest’anno a tirare la cordata della raccolta firme c’è anche il comune che diffonderà l’iniziativa su tutti i canali istituzionali. È possibile votare online dal link ufficiale. Inoltre, il Comune si è impegnato a contribuire alla raccolta dei voti a partire dal mese di gennaio 2025 presso i centri civici, nelle biblioteche cittadine, negli info point, presso i Musei Civici e altri uffici e sedi disponibili alla raccolta e che si renderanno riconoscibili tramite l’affissione, all’esterno dei locali, della locandina della raccolta firme.

Il Comitato promotore, a cui si unirà ora anche il Comune, è composto da Duomo di Monza, Museo e Tesoro del Duomo, Ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Monza e della Brianza. «La chiesa di San Maurizio – afferma l’assessora alla Cultura Arianna Bettinha un valore storico culturale che non deriva unicamente dal suo pregio architettonico o dalle sue caratteristiche costruttive, ma che affonda le proprie radici in un più profondo legame con l’identità culturale di Monza. Si tratta di un pezzo di storia della città che, in quanto tale, va custodito con cura, valorizzato e tutelato. L’Assessorato alla Cultura e l’Amministrazione, dopo aver premiato le iniziative legate alla figura di Alessandro Manzoni nel 2023, con l’inserimento di Monza nel circuito delle città manzoniane e la prossima creazione dell’angolo della Monaca all’interno dei Musei Civici, continua l’operazione di rafforzamento del legame con l’opera dei Promessi Sposi”. Quest’anno il bando cultura riserva una premialità proprio a quegli eventi che valorizzano la storia di Marianna de Leyva».

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Monza: anche il Comune per San Maurizio, ecco i fondi del Fai

I contributi messi a disposizione dal Fai per il sostegno ai progetti ammontano, per quest’anno, a 600.000 euro in totale, ovvero 200.000 euro in più rispetto alle precedenti edizioni: nello specifico il primo classificato si aggiudica 70.000 euro, il secondo 60.000 euro, il terzo 50.000 euro, con 20.000 in più per ognuno dei vincitori. Anche la dotazione del bando post censimento, che sarà aperto nel 2025, dopo l’annuncio dei risultati e a cui potranno partecipare i luoghi che avranno raggiunto una soglia minima di 2.500 voti, vedrà un aumento conseguente: sarà infatti possibile richiedere contributi fino a 50.000 euro (invece che fino a 30.000).

Monza: anche il Comune per San Maurizio, i progetti del 2004 di Mnemosyne

La chiesa di San Maurizio si trova in piazza Santa Margherita a ricordare il nome della chiesa precedente risalente al 1310. L’attuale aspetto si deve alla ricostruzione avvenuta nel 1738. Dei tempi in cui visse Virginia De Leyva non rimane molto: resta l’abside, la pianta a navata unica che occupa esattamente il perimetro dell’edificio originale ed è ancora per visibile l’ingresso al convento inglobato nel 1958 in un condominio adiacente. Nonostante gli interventi successivi, la suggestione resta forte, soprattutto quando si pensa che in quel luogo, dove ora l’intonaco va in briciole, nel 1589, a 14 anni, Marianna De Leyva prese i voti. Tra le pareti della parte absidale, al tempo separata dal pubblico da una doppia grata, si ritrovava in preghiera con le consorelle.

Della necessità di un intervento di restauro per San Maurizio si iniziò a parlare nel 2004 quando Ettore Radice, presidente dell’associazione culturale Mnemosyne diede vita ad un Comitato di cittadini con lo slogan “Salviamo gli affreschi di San Maurizio”. Per due anni il Comitato organizzò concerti, spettacoli, visite guidate; riuscì perfino a mostrare gli affreschi a Claudia Cardinale, ambasciatrice dell’Unesco, di passaggio in città per una tournée. Furono raccolti quasi 20mila euro: troppo poco per un intervento radicale sulla struttura che -secondo le stime di allora- avrebbe richiesto almeno 250mila euro. Ora San Maurizio ha una seconda chance per essere sotto i riflettori di tutta Italia e sperare in un restauro.



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