Il turismo esperienziale, sostenibile e destagionalizzato del Frantoio Vallarella. Tour internazionali nel frantoio 4.0 a Barletta, con guide multilingue tra ulivi, processi produttivi e degustazioni – PugliaLive – Quotidiano di informazione on line

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Attesi il giorno di Santo Stefano turisti polacchi alla scoperta del “mondo” dell’oro verde, dalla fase di raccolta alla molitura e alla tavola

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un profondo cambiamento nella concezione delle vacanze. Sempre più persone scelgono modi alternativi di trascorrere le loro ferie. È quello che viene definito il turismo esperienziale. Con questo termine, dall’etimo latino “experiri”, ovvero sperimentare, si intende un modo di fare turismo basato sulla conoscenza reale e diretta del territorio. Un turismo responsabile e consapevole, dunque, molto lontano dal cosiddetto turismo di massa.

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L’obiettivo da parte dei tour operator è quello di far sperimentare un’esperienza più profonda e ricca, capace di cogliere anche gli aspetti meno “turistici” di un determinato territorio, attraverso molteplici attività che permettano al turista, all’abitante temporaneo o al semplice visitatore di connettersi a livello umano, emotivo e anche spirituale con il luogo, per vivere un’esperienza davvero indimenticabile e arricchente. 

È di tutta evidenza che questo tipo di turismo vada a braccetto con lo “slow tourism”, ovvero il turismo lento, un fenomeno sempre più amato, il cui obiettivo principale è la salvaguardia dell’ambiente, della cultura e delle tradizioni di un luogo, nell’ottica di un turismo più sostenibile.

Molte politiche dei flussi turistici sono orientate da qualche anno alla destagionalizzazione, cioè privilegiare, rispetto al classico periodo “vacanziero” dei mesi estivi, altri periodi per conoscere un luogo, una città, un territorio, un Paese.

È a questi tre fenomeni: il turismo esperienziale, il turismo slow e sostenibile e la destagionalizzazione che si è ispirata la famiglia Vallarella, olivicoltori dal 1920, per il tour esperienziale nei loro uliveti prima, nel loro frantoio all’avanguardia per processo e organizzazione poi, fino alla degustazione delle cultivar di oli EVO Vallarella pluripremiati, in una vera e propria esperienza sensoriale.

Immergersi con una passeggiata tra ulivi secolari, diventare un frantoiano per un giorno e imparare ad assaggiare gli oli, distinguendo sapori e caratteristiche sono, infatti, alcune delle possibilità fornite dall’apertura al pubblico dell’innovativo Frantoio 4.0 Vallarella, azienda interamente biologica, in Contrada Perazzo a Barletta. I visitatori e i turisti potranno scoprire tutte le diverse fasi dell’attività di un frantoio oleario, dalla raccolta alla produzione fino all’imbottigliamento. Ma con una novità: sono previste guide multilingue che parlano francese, spagnolo e inglese e che accompagnano i turisti internazionali lungo tutto il tour.

Per il giorno di Santo Stefano tutta la famiglia Vallarella, dal capostipite Michele Vallarella (ad), a Riccardo (direttore generale) a Tatiana Platon (responsabile comunicazione e vendite), attende un gruppo di turisti polacchi, pronta ad illustrare quella che è una delle ricchezze della Puglia: il mondo affascinante e importante per l’economia della nostra Regione dell’Oro Verde.

Visita al Frantoio 4.0 Vallarella (Italiano)

Cenni sul Frantoio Vallarella: Un po’ di storia: dalla macina all’industria 4.0.  É una storia d’amore quella della famiglia Vallarella che ha inizio più di un secolo fa e lega tre generazioni. Il capostipite Riccardo coltiva con dedizione la sua terra, il figlio Michele, attualmente amministratore delegato dell’azienda agricola omonima, nel 1986 diventa trasformatore con l’apertura di un piccolo frantoio nel centro cittadino di Andria. Nel nuovo millennio, convinta di poter contare sulle innovazioni per realizzare un prodotto di altissima qualità, la famiglia Vallarella decide di realizzare un nuovo frantoio, unico in Italia per l’utilizzo delle tecnologie all’avanguardia Alfa Laval. Esso nasce sulle campagne di nonno Riccardo, in Contrada Perazzo a Barletta, come segno di continuità e gratitudine, segnando il passaggio dalla macina all’industria 4.0. Con questa nuova tecnologia, infatti, è possibile garantire tramite il touch screen di un tablet tracciabilità, temperature, tempi di gramolazione ed eventuali controlli diagnostici. 

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L’azienda è una vera eccellenza pugliese con più di 100 anni di esperienza, oltre ad essere interamente biologica. Gli oliveti, infatti, sono coltivati secondo le normative biologiche. Il tempo che intercorre tra la raccolta e la molitura è di 24 ore e l’estrazione dell’olio evo avviene a freddo per far sì che il prodotto finale mantenga tutte le caratteristiche organolettiche. Il frantoio inoltre è ecosostenibile in quanto la sansa prodotta subisce un processo di lavorazione con estrazione di nocciolino pulito e secco utilizzato poi all’interno del frantoio stesso come combustibile per le caldaie, in un’ottica di economia circolare.



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