VENEZIA – Rientro in Italia trionfale ieri sera per la Prosecco Doc Imoco Conegliano all’aeroporto “Marco Polo” di Tessera, dopo la stupenda finale di domenica vinta contro le cinesi del Tianjin che ha regalato il terzo mondiale per club a Conegliano. Come era già successo negli anni 2019 e 2022, lo scalo veneziano ha accolto in modo festoso le campionesse del mondiale per club. Ad accogliere con i consueti cori le eroine gialloblù si sono dati appuntamento i tifosi gialloblù, i primi già in attesa verso le 22 con sciarpe al collo. Come nel giorno della partenza, l’assessore regionale Federico Caner ha accolto le campionesse del mondo, stavolta ricevendo indietro la bandiera del Veneto autografata. «È un onore immenso poter accogliere la Prosecco Doc Imoco al rientro dalla Cina col titolo di campione del mondo – le parole di Caner – Una squadra meravigliosa che ha saputo conquistare trofei e record eccezionali, rendendoci orgogliosi a livello internazionale. Brave le nostre pallavoliste che, con impegno e passione, continuano a regalare ai nostri giovani un modello di sport sano e vincente. Tutta la Regione festeggia insieme a questa squadra stellare, ambasciatrice del Veneto nel mondo». In giornata erano sono arrivate anche le congratulazioni del Ministro per lo Sport Andrea Abodi: «Un 2024 da incorniciare per la pallavolo femminile italiana che, dopo il meraviglioso oro olimpico, ci fa gioire per la schiacciante vittoria al mondiale per club della Imoco Volley Conegliano. Complementi alle ragazze e a tutto il club dei presidenti Piero Garbellotto e Pietro Maschio, e ai partner che contribuiscono in modo prezioso alla buona vita della società».
SENZA SOSTA
Sono talmente tanti e ravvicinati gli impegni della corazzata trevigiana, che la squadra non ha potuto permettersi neppure di riposare e staccare un po’ rimanendo qualche ora in più in Asia a godersi la nuova impresa sportiva. Situazione da mettere ko chiunque, ma non le campionesse di coach Daniele Santarelli. «Siamo stanchi e felici – sottolinea il tecnico più vincente al mondo, al quale in pratica manca solo la vittoria di un oro olimpico -, ma il calendario ci chiama subito all’opera e questo non ci dispiace, perché giocheremo in casa nostra e potremo portare al Palaverde la Coppa del Mondo e ricevere l’abbraccio dei nostri tifosi che in Cina ci sono mancati tantissimo. Non vediamo l’ora dopo un po’ di riposo di incontrarli al Palaverde». Subito in viaggio, di quelli lunghi, iniziato la mattina presto a Shanghai (6.30 locali), da dove è partito il primo volo verso Roma, ed è atterrato poco dopo le 18 italiane. Transito per la capitale, quasi a simboleggiare che il traguardo raggiunto è per l’Italia intera, e un altro aereo ha portato le Pantere in terra lagunare, verso le 23. Un rimpatrio in Veneto, partendo dal paese del Dragone, dal sapore antico, proprio nell’anno in cui a Venezia si festeggiano i 700 anni dalla morte di Marco Polo. L’allora cittadino della Repubblica di Venezia scrisse Il Milione per ricordare il viaggio durato anni. Le fuoriclasse provenienti da ogni parte del mondo, oltre alla coppa, simbolo della vittoria, hanno portato a casa, nel giro di una settimana, un altro capitolo di una sostanzialmente irripetibile storia di pallavolo femminile, targata Imoco. Un libro che sorprende sempre di più, fatto di incredibili traguardi raggiunti, sia dal punto di vista della qualità delle medaglie vinte – vincere cinque partite senza perdere un set non è cosa da tutti i giorni -, ma anche della notevole quantità. C’è chi ormai ha qualche difficoltà a farci state tutto nella propria stanza, chiedere alla coppia Santarelli-De Gennaro informazioni su come si fa.
PIEDE A TERRA
Visibile la gioia, e anche un po’ la stanchezza, da parte di giocatrici, staff tecnico, e dirigenti del club gialloblù appena messo piede a terra verso le 23.30. Tifosi, parenti, amici, tutti pronti a riabbracciare le eroine di un’altra cavalcata sempre più dentro il mito. Un po’ di attesa, il volo AZ1473 è partito in ritardo rispetto alle 21.50 programmate ed ecco uscire una alla volta dal gate degli arrivi le giocatrici. In testa Wolosz che, come capitano, tiene in mano la coppa che gli era stata consegnata domenica durante la premiazione. Ormai la polacca è diventata grande cerimoniere e sa come si fa in queste occasioni ad esaltare le compagne, ma anche i tifosi. Persino quelli cinesi che, grazie a Zhu, hanno fatto grande festa anche dopo la finale. Applausi, cori, abbracci, strette di mano, autografi, e tante foto, queste non mancano mai. A parte qualche supporters andato in trasferta, gli altri hanno seguito le partite della Prosecco Doc Imoco attraverso la televisione. Per qualcuno di loro una grande emozione poter riabbracciare le proprie beniamine direttamente all’aeroporto veneziano. Per gli altri l’appuntamento è già stato fissato per il 26 dicembre. A due giorni dal rientro dalla Cina, coach Santarelli e le sue pantere atomiche riceveranno il caldo abbraccio del loro pubblico al Palaverde, che ha già riempito il palasport in ogni ordine di posto. A fine della partita contro il Talmassons (ore 17) ci sarà una grande festa in un’atmosfera suggestiva, per celebrare il titolo iridato appena vinto a Hangzhou.
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