Gli auguri di Natale di medici e infermieri/VIDEO

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Salute, solidarietà, soldi ma (soprattutto) più Servizio sanitario nazionale (Ssn). Sono quattro quest’anno le S che caratterizzano gli auguri di medici e infermieri ai colleghi e agli italiani. Non può mancare la salute, ma a colpire Fortune Italia quest’anno sono proprio l’orgoglio e la preoccupazione per “un amore tutto italiano”, il Ssn appunto.

“In occasione del Natale – dice il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli – auguro buone feste a tutti gli operatori, tutti coloro che si spendono per il bene della gente, per risolvere i problemi di malattia, di grave sofferenza”.

“Gli operatori rappresentano quello spirito di solidarietà che caratterizza il nostro Ssn, perché la malattia non sia il peso di una sola persona ma sia un peso distribuito sulla società”. Un Ssn, rivendica Anelli, “apprezzatissimo dagli italiani e che consente a tutti noi essere orgogliosi di avere un sistema dove non serve una carta di credito, ma basta essere delle persone” per essere curati.

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L’orgoglio del 118

La valorizzazione degli operatori del 118 è al centro degli auguri e della battaglia di Mario Balzanelli, presidente nazionale Società italiana sistema 118. “Auguro a tutti gli operatori del 118 nazionale, medici, infermieri e autisti soccorritori – dice a Fortune Italia Balzanelli – di crescere nella gioia della consapevolezza di quanto sia determinante il nostro lavoro al servizio tempo-dipendente della comunità. Al contempo, auguro a tutti noi operatori del 118 nazionale, per il prossimo anno, di essere finalmente riconosciuti e valorizzati dallo Stato per l’importanza profonda della nostra vocazione salvavita”.

Mario Balzanelli Sis 118

Norme coraggiose per salvare Ssn

“Mi auguro che Babbo Natale possa portare ai colleghi un grande segnale di tranquillità e sicurezza che provenga da norme governative coraggiose”, dice a Fortune Italia Pierino Di Silverio, segretario Anaao Assomed. “Mi auguro che ai colleghi arrivi quel segnale di speranza che possa far pensare loro che vale la pena di restare nel Ssn. Un segnale relativo a regole, incentivi e organizzazione del lavoro. Agli italiani invece auguro che possano continuare a usufruire del più grande servizio sanitario pubblico, che oggi nonostante tutto continua ad erogare più di 2 milioni di prestazioni al giorno. Mi auguro – conclude Di Silverio – che gli italiani possano sempre aver il loro Ssn, e che si rendano conto di quanto sia importante”. Perché a volte, riflette il leader Anaao, finiamo per renderci conto dell’importanza di qualcosa solo quando l’abbiamo persa.

Di Silverio
Pierino Di Silverio

Basta shopping all’estero: gli auguri degli infermieri

“Il nostro augurio agli italiani – dice a Fortune Italia il segretario nazionale del Nursind, Andrea Bottega – è di poter trovare sotto l’albero di Natale le premesse per una sanità pubblica in cui gli infermieri siano più sereni e soddisfatti del loro lavoro. Vorrebbe dire iniziare a riconoscerne da un lato il ruolo e le responsabilità cruciali, ma dall’altro pure la fatica e gli oneri di cui si fanno quotidianamente carico. E soprattutto vorrebbe dire, in prospettiva, poter cominciare a intravedere tante nuove assunzioni di giovani che riscoprono la bellezza di una professione altrimenti destinata all’estinzione. Un Ssn povero di infermieri, infatti, non potrà sopravvivere perché senza questi professionisti, sempre più in fuga verso l’estero o verso altri lavori, interi reparti si fermeranno e ospedali chiuderanno. E non risolverà il nodo il ricorso emergenziale a personale straniero, che sia indiano o di altri Paesi. Un vero e proprio shopping sanitario che non solo non rappresenta una soluzione strutturale, ma è anche eticamente discutibile, come affermato dall’Oms a tutela dei sistemi sanitari più fragili nel mondo. Un approccio che, in teoria, anche l’Italia avrebbe adottato”.

L’augurio rivolto agli italiani “è lo stesso che rivolgiamo alla categoria – sottolinea Bottega – perché gli infermieri sono la spina dorsale della nostra sanità. Solo se stanno bene loro, infatti, può essere garantito a tutti il diritto alle cure e all’assistenza. Agli infermieri che ostinatamente lottano con noi per invertire l’inerzia di una politica che investe poco sulla sanità e ragiona solo sul breve periodo, auguriamo, inoltre, un buon rinnovo contrattuale con retribuzioni via via più adeguate, migliori prospettive di carriera e la possibilità di poter contare nel futuro prossimo su compagni di lavoro più numerosi, attratti da una professione finalmente valorizzata sul piano delle competenze, prerogative e responsabilità”. Non resta che aspettare, per vedere se gli auspici degli operatori sanitari saranno esauditi. Ma probabilmente non basterà attendere il 25 dicembre.



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