Maria Rosa Bernardinis, priora di Cascia, speranza e riconciliazione

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In un mondo lacerato da conflitti e tensioni, il messaggio di suor Maria Rosa Bernardinis, madre priora delle monache di Santa Rita a Cascia, risuona come un invito potente alla speranza e alla riconciliazione. In occasione del Natale, suor Maria Rosa ha condiviso il suo appello per la pace, esortando tutti a diventare artefici di cambiamento, a partire dai piccoli gesti quotidiani.

“Il cuore si commuove davanti al mistero di Gesù, che immaginiamo nascere tra le macerie delle guerre, accanto ai tanti innocenti colpiti da violenza e disperazione”, ha dichiarato la madre priora. Le sue parole evocano l’immagine di un Natale che non si celebra solo nei luoghi di festa, ma anche in mezzo al dolore e alla devastazione, dove la luce della speranza è più necessaria che mai.

Questo Natale, spiega suor Maria Rosa Bernardinis, è un’opportunità per rinnovare la fiducia nella possibilità di pace, anche nelle situazioni apparentemente più disperate. La priora si rivolge non solo alle vittime dirette delle guerre, ma anche a tutti coloro che, in modi diversi, si trovano a lottare contro le avversità e le disumanizzazioni delle nostre società.

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Nel suo appello, suor Maria Rosa si rivolge con forza alla comunità internazionale, chiedendo un impegno concreto per la pace. “Faccio appello a questa speranza per chiedere a gran voce alla comunità internazionale di impegnarsi e intervenire per portare riconciliazione nelle situazioni di conflitto, ha affermato.

Suor Maria Rosa Bernardinis richiama all’azione governi e organizzazioni internazionali

Questo invito non è solo un’esortazione spirituale, ma un richiamo all’azione che coinvolge governi, organizzazioni internazionali e tutti coloro che possono contribuire a spezzare le catene dell’odio e della violenza. Secondo la priora, la pace non è un’utopia irraggiungibile, ma una responsabilità collettiva che richiede coraggio, dialogo e impegno.

Ma la madre priora non si limita a rivolgersi ai grandi decisori. Il suo invito è rivolto anche a ciascuno di noi: “Diventiamo portatori di pace nelle case, nei luoghi di lavoro, nella società”, ha detto. Per suor Maria Rosa, la pace non si costruisce solo attraverso azioni di grande impatto, ma anche nei piccoli gesti quotidiani, come l’ascolto, il perdono e la capacità di costruire ponti di dialogo.

“Solo così il Natale può essere davvero occasione, insieme a Gesù, di rinnovare la nostra nascita e le nostre vite, diventando più esseri umani”, ha sottolineato. Questo richiamo alla crescita personale e collettiva ci invita a riflettere sul nostro ruolo nella costruzione di una società più giusta e armoniosa.

La preghiera di suor Maria Rosa si collega anche al significato più profondo del Natale, inteso come un momento di rinascita e trasformazione. “Di questa crescita abbiamo bisogno, soprattutto alla fine di quest’anno tanto sofferente e alla vigilia dell’Anno Santo che si appresta ad iniziare”, ha spiegato.

L’Anno Santo, ha detto, è un’opportunità per rinnovare la fiducia nel potere trasformante della fede e dell’amore. La priora vede nella celebrazione del Natale non solo una ricorrenza religiosa, ma un momento per rafforzare il legame con Dio e con gli altri, riconoscendo il valore della solidarietà e della compassione.

Santa Rita “Santa degli impossibili” incarna valori di speranza e determinazione

Nel suo messaggio, suor Maria Rosa ha richiamato la figura di Santa Rita, patrona di Cascia e simbolo di pace e riconciliazione. “Che il Natale sia per tutti un nuovo inizio, sotto la guida di Santa Rita, donna di pace, dialogo e riconciliazione”, ha auspicato.

Santa Rita, conosciuta come la “Santa degli impossibili”, incarna i valori di speranza e determinazione. La sua vita, segnata da sofferenze personali e dalla capacità di perdonare e riconciliare, è un esempio che ispira i fedeli a seguire un cammino di pace e amore.

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La comunità monastica di Santa Rita si unisce in preghiera per le vittime delle guerre e per tutti coloro che soffrono a causa delle ingiustizie sociali e delle difficoltà personali. Questo gesto di solidarietà spirituale rappresenta un modo per connettere le persone e offrire conforto, anche a distanza.

“Preghiamo per le vittime delle guerre, delle nostre società disumanizzate e per quanti soffrono”, ha detto suor Maria Rosa. Questo invito alla preghiera non è solo un atto di fede, ma anche un modo per sensibilizzare le coscienze e promuovere un cambiamento positivo.

Il messaggio della priora delle monache di Santa Rita ci invita a vivere un Natale diverso, centrato sulla speranza e sul rinnovamento. Non si tratta solo di celebrare una ricorrenza, ma di cogliere l’occasione per riflettere sul nostro ruolo nella società e sulle possibilità di costruire un mondo migliore.

Attraverso la preghiera, il dialogo e l’impegno quotidiano, possiamo contribuire a portare pace e armonia nei nostri contesti personali e globali. Questo messaggio, semplice ma potente, ci ricorda che ognuno di noi ha la possibilità di fare la differenza, iniziando dai piccoli gesti.



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