dal governo quasi 3 milioni per Brindisi

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BRINDISI – Dal governo non sono stati stanziati soldi a sostegno dell’accordo di programma? Mauro D’Attis spiega che, in questa fase, non è un problema: “Nella fase transitoria sarà necessario ricorrere agli ammortizzatori sociali e nel bilancio dello Stato già ci sono le risorse”. Il deputato di Forza Italia ha fatto il punto sugli emendamenti riguardanti la provincia di Brindisi contenuti negli emendamenti alla legge di bilancio. Il parlamentare, affiancato dal sindaco Giuseppe Marchionna, ha tenuto ieri mattina una conferenza stampa.

I finanziamenti per Brindisi

Per quanto riguarda il Comune di Brindisi, il governo ha stanziato: 300mila euro per la riqualificazione del complesso sportivo dell’oratorio dei salesiani; 150mila euro a sostegno di attività svolte dalla casa di quartiere per cura e sostegno a persone con disturbo spettro autistico; 950mila euro per la Fondazione Nuovo teatro Verdi; 500mila euro per la riqualificazione dell’impianto sportivo presso la frazione di Tuturano. Previsti inoltre 1,150 milioni di euro per la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade comunali (900mila euro) e provinciali (250mila euro)

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Nomina commissario per il post carbone

“La manovra dello Stato, appena varata – afferma D’Attis – apre numerose opportunità per il Paese e per la nostra Regione. Oggi, ci ho tenuto a illustrare le norme che concorreranno allo sviluppo della città di Brindisi e del nostro territorio”.Il deputato chiarisce che si tratta di “norme ‘interruttore’, ovvero in grado di innescare una nuova fase per la città”. “Innanzitutto – prosegue – la nomina di un commissario di governo per approvare progetti pubblici e privati legati all’area industriale di Brindisi (e di Civitavecchia) che si appresta ad avviare il processo di conversione industriale post-carbone. Si tratta di una misura importantissima, rara e strategica, che consentirà di accelerare e semplificare gli iter autorizzativi per gli investimenti, rendendo il nostro territorio notevolmente più attrattivo per le aziende”.

D’Attis ricorda che 13 società hanno già manifestato il loro interesse a investire sul territorio per il post carbone. Tali proposte sono confluite sul tavolo della decarbonizzazione istituito presso il ministero delle Imprese e del made in Italy. “Ci sono circa 700 milioni di investimenti proposti e prospettive di occupazione – spiega ancora D’Attis – che non si possono perdere e che si aggiungono agli investimenti che Eni Versalis ha già inserito per Brindisi e nel suo piano industriale”.

“I soldi in questa fase non sono un problema”

Le segreterie generali di Cgil Puglia e Cgil Brindisi hanno espresso malcontento per il mancato stanziamento di risorse finanziarie a sostegno della decarbonizzazione di Brindisi. D’Attis chiarisce: “Ho sentito dire da alcuni ‘gufi’ che ci vogliono i soldi, ma ignorano che in questo caso non sia un problema: nella fase transitoria sarà necessario ricorrere agli ammortizzatori sociali e nel bilancio dello Stato già ci sono le risorse”. “Se ci dovesse essere bisogno di risorse per le infrastrutture e per ‘dare le gambe’ all’accordo di programma – afferma ancora il deputato azzurro – potranno essere individuate solo quando questo accordo prenderà forma. Le aziende interessate, tra l’altro, opereranno con fondi propri e con quelli già individuati dallo Stato”.

Aeroporto del Salento: riconosciuta la continuità territoriale

Un altro emendamento della legge di bilancio è dedicato al riconoscimento della prerogativa della “continuità territoriale” dell’aeroporto di Brindisi. “Ciò permetterà di attivare nuovi collegamenti – afferma ancora D’Attis – e di intervenire sul prezzo dei voli. E’ una norma, quindi, che fa tanto bene a Brindisi e a tutto il tacco d’Italia, il Salento”.

Raccordo ferroviario: “Lavori avviati”

Sempre a proposito di aeroporto, va ricordato che lo stesso D’Attis, congiuntamente al deputato Andrea Caroppo, anch’egli di Forza Italia, aveva lanciato un monito sul rischio che si possano perdere i finanziamenti del Pnrr per la realizzazione del raccordo di collegamento fra la rete ferroviaria e l’aerostazione, a causa di difficoltà economiche in cui verserebbe l’azienda appaltatrice. Ma la stessa “ha comunque avviato i lavori”, afferma D’Attis. “Siamo attenti a vigilare – dichiara ancora il parlamentare – su questo, perché non si vada oltre il termine ultimo del Pnrr. Laddove questo termine dovesse essere a repentaglio, potremmo contare sulla sensibilità del ministro delle Infrastrutture (Matteo Salvini, ndr), che prontamente sa già di poter sostituire questa fonte di finanziamento, con una che non ha scadenza precisa. Il collegamento ferroviario dell’aeroporto è un’opera strategica – conclude D’Attis – per assicurare la continuità territoriale”.

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