Faenza, per la Caritas la situazione povertà è in linea con il passato, la questione vera è il post alluvione

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Riccardo Isola – La situazione della povertà fotografata da Don Emanuele Casadio, direttore Caritas della Diocesi di Faenza-Modigliana.
Durante il periodo natalizio la Caritas quali servizi tiene attivi?
«I servizi aperti nel periodo natalizio sono quelli soliti, come la mensa tutti giorni pranzo e cena come (domenica solo cena) tranne il pranzo del 25/12. A tal fine gli ospiti sono invitati a partecipare al pranzo della Consulta ‘Un Natale in Compagnia’ organizzato come ogni anno dalla Consulta del Volontariato c/o le sale della Gemos in via Oberdan 7, Faenza. Servizio accoglienza chiuso solo i giorni 24/12 e 31/12 e nei giorni festivi, il resto dei giorni è aperto. Vestiti: servizio chiuso dal fino al 6/01. Riapertura il giorno 07/0. Magazzino alimenti: chiuso 24/12 e 25/12 in più il 31/12 e l’1/01. Dormitorio e seconde accoglienze sempre aperte. Scuola di italiano chiuso fino all’8/01. Riapertura il 9/01. Docce chiuse il 25/12 e l’1/01».
Qual è il bilancio sintetico del 2024 in tema di aiuti?
«Il 2024 è in linea con il 2023 rispetto alle povertà. Ci sono stati molti accessi nuovi al centro di ascolto, forse anche una conseguenza delle recenti alluvioni sia di maggio dell’anno scorso, sia di settembre di questo anno. Come Caritas grazie alla rete che si è costituita con i Servizi sociali si cerca di costruire progetti su ogni singolo utente in modo da riuscire a portarli all’autonomia, non più in una situazione di povertà. Il tema più fragile è quello abitativo, non si trovano case o strutture per riuscire a dare risposte. Cerchiamo di fronteggiare l’emergenza freddo per le persone che dormono per strada mettendo a disposizione un dormitorio dove poter passare almeno la notte al caldo. Come Caritas diamo la possibilità di passare qualche ora al caldo anche durante la settimana: il mercoledì, il giovedì e il venerdì dalle 16 alle 18 al centro diurno ‘La tenda’ dove, grazie a volontari ed operatori, si può passare qualche ora al caldo in compagnia di altre persone. Per riuscire a svolgere tutti i servizi siamo in continua ricerca di volontari, questo ci permettere di svolgere i nostri servizi sia con l’aiuto di operatori, sia con l’aiuto di volontari che svolgono un servizio prezioso perché senza di loro non riusciremmo a star dietro a tutti i servizi.
Quali sono le principali cause e i motivi che spingono persone e famiglie, a Faenza, a venire a chiedere aiuto? Rispetto agli anni precedente il vostro osservatorio che situazione vede, peggiora, migliora rimane stabile?
«Le persone si rivolgono a Caritas a volte perché disperate e anche perché qui vi trovano persone pronte ad ascoltarle e capire che tipo di bisogni hanno. Caritas è un luogo “sicuro” dove rivolgersi senza essere giudicati, dove si viene ascoltati e dove in qualche modo si riceve un aiuto concreto in base alle necessità delle persone. Le cause principali della povertà sono le persone sole senza un lavoro, famiglie con molti figli dove i genitori non lavorano o sono in un momento di fragilità, famiglie straniere.  Rispetto agli anni precedenti si ha un aumento delle povertà, la conseguenza principale è la crisi energetica con l’aumento di gas e luce, ma anche la crisi climatica che vive il nostro paese avendo anche vissuto tre alluvioni, il terremoto, questo ha portato molte persone a rivolgersi in Caritas per chiedere aiuto dal momento che stanno vivendo una situazione di fragilità».
Questione post alluvione, vedete ancora persistere situazioni di crisi e di necessità d’aiuto?
«La situazione post- alluvione è il grande tema di Caritas. In questi mesi ci siamo interrogati tanto su come poter essere di aiuto alle persone alluvionate. Come Caritas abbiamo riaperto subito il centro operativo a S. Domenico per dare una risposta concreta e dare una risposta seria come Caritas. Il centro operativo è a supporto soprattutto delle Caritas parrocchiali reperendo materiali per poi donarli agli alluvionati. Il Centro Operativo opera in particolare per prestare gratuitamente i deumidificatori alle famiglie alluvionate per asciugare le case dopo l’alluvione. Per chi ha necessità di ricevere in prestito un deumidificatore si può rivolgere al numero 351/256 5705 o scrivere all’email: caritasfaenzasosalluvione@gmail.com. Inoltre come Caritas, con l’aiuto delle Caritas Parrocchiali, stiamo raccogliendo i questionari per capire che tipo di bisogni hanno le famiglie alluvionate e riuscire ad avviare una progettazione per poterle aiutare».

 





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