Lazio Sud di nuovo fuori dalla Zes, Ottaviani “Denuncio il Ministero” – AlessioPorcu.it

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Via alla Legge Finanziaria 2025. E nonostante le premesse le province di Frosinone, Latina e Rieti non sono rientrate nelle aree Zes. Nicola Ottaviani non ci sta. E concede tempo all’Italia fino al 31 gennaio per invertire la rotta. Altrimenti presenterà la denuncia per Infrazione

Lo Stato contro lo Stato. Il deputato Segretario della commissione Bilancio di Montecitorio contro il Ministero per il Sud. Una denuncia per violazione dei Trattati Europei è stata annunciata dal deputato Nicola Ottaviani (Lega) contro l’esclusione delle Province di Frosinone, Latina e Rieti dalla Zona Economica Speciale (Zes) del Mezzogiorno. :

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L’esclusione dei tre territori del Lazio “sta assumendo caratteristiche assolutamente torbide, tanto da obbligarci a formalizzare un atto di denuncia per violazione dei Trattati in materia di concorrenza e per intervento arbitrario dello Stato nelle dinamiche dei mercati”.

L‘ex sindaco di Frosinone lo ha annunciato a margine del passaggio della Legge Finanziaria 2025 nell’aula di Montecitorio.

Fuori nonostante il via libera

Nicola Ottaviani (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

Con il provvedimento varati oggi dal Parlamento i tre territori del Lazio non sono stati inseriti in zona Zes e quindi non potranno godere dei relativi benefici. Invece quasi tutti gli altri territori al confine del Lazio sono Zona Zes e per questo hanno diritto a sconti sule tasse, burocrazia semplificata, l’utilizzo del credito d’imposta per gli insediamenti e le riqualificazioni industriali, fino all’importo di 100 milioni di euro per ogni singolo intervento dei privati.

Un’esclusione avvenuta nonostante l’approvazione dell’ordine del giorno per il ripristino del perimetro originario del “confine economico” del Mezzogiorno. Cosa significa? La Commissione Bilancio di Montecitorio (di cui Ottaviani fa parte) aveva certificato che inserire le province di Frosinone, Latina e Rieti in area Zes non avrebbe aumentato i costi. Ma nonostante questo è arrivato il voto contrario perché il Ministero ha detto che mancavano i requisiti economici. In pratica?

In viola le aree Zes

Il ragionamento del Ministero è che Ciociaria, Pontino e Sabina facciano parte del Lazio e per questo i loro parametri economici devono fare media con quelli di Roma. Che a differenza delle province, scoppia di salute. Il ragionamento di Ottaviani è che la norma è stata cambiata: i tre territori facevano parte delle aree del Mezzogiorno e quindi hanno diritto ad essere considerate zona Zes seppure con qualche beneficio in meno.

Il ragionamento giuridico

Spiega Ottaviani che “Dopo che la Commissione Bilancio della Camera aveva dichiarato l’ammissibilità degli emendamenti volti all’allargamento della Zes alle Province di Frosinone, Latina e Rieti perché non era necessario alcun aumento di spesa, la questione è passata al parere del Ministero per il Sud dove qualcuno si è inventato la barzelletta, che sfocia nella palese falsità politica, di sostenere che il reingresso di quelle Province nella Zes non fosse possibile”.

Non possibile? E perché? Il Ministero spiega che non è previsto nelle disposizioni europee. Nicola Ottaviani ribatte con i documenti in mano. E cita la decisione C(2023)8654 del 12.12.2023 con la quale la Commissione Europea ha approvato la terza modifica alla carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 dell’Italia cambiando le regole. E con le nuove, le tre province del Lazio – sostiene Ottaviani – avevano tutti i requisiti richiesti.

Vi dò tempo fino al 31 gennaio

Palazzo Chigi

Il Segretario della Commissione Bilancio ha dato tempo fino al 31 gennaio per consentire all’Italia di attivare “il necessario percorso normativo per ripristinare la legalità sulla materia degli aiuti di Stato”. O sistemano le cose entro quella data oppure parte la carta bollata. Cosa rischia? Una procedura di infrazione: cioè di doverci rimettere i soldi.

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Anche perché in provincia di Frosinone è già cominciata la fuga delle imprese: grossi gruppi stanno spostando la loro produzione in aree Zes che si trovano al confine con la Ciociaria. “A questo punto – ha concluso l’onorevole Nicola Ottaviani – se non sarà attivato immediatamente il percorso normativo volto al ripristino delle normali condizioni di mercato sarà investita la Commissione Europea, con una specifica denuncia a mia firma di violazione di trattato Eu”.

Una denuncia per verificare la legittimità dell’operato del Ministero e, conseguentemente dello Stato italiano, “rispetto all’utilizzo di fondi pubblici che non possono essere orientati in danno di imprese, come quelle dei nostri territori”.



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