Prosegue la nuova ondata di maltempo in Emilia-Romagna: in tutto l’Appennino emiliano grandi accumuli di neve e disagi per le utenze elettriche. Apprensione per le piene dei fiumi con evacuazioni precauzionali
Nevicate così abbondanti non si vedevano da anni sull’Appennino. Ma bellezza del paesaggio e apertura degli impianti sciistici non sono tutto, perché i danni e i disagi causati, in alcuni punti anche da 80 centimetri di neve, sono stati tanti, come non pochi sono stati quelli provocati in pianura e verso la costa dalle persistenti piogge: evacuazioni precauzionali per piene di fiumi, migliaia di persone senza elettricità, strade bloccate e scuole chiuse in alcuni Comuni montani sono solo alcune delle conseguenze.
La nuova allerta maltempo in Emilia-Romagna
Martedì 10 dicembre il sindaco Matteo Lepore farà il punto della situazione. Per tutta la giornata del 10 dicembre è stata prolungata l’allerta arancione per criticità idraulica e idrogeologica, che interesserà tutta la collina e la pianura bolognese e romagnola: le piogge persistenti, ha messo in guardia l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, «potrebbero generare incrementi dei livelli idrometrici nel settore centro-orientale, con possibili superamenti della soglia due, dove saranno possibili ruscellamenti lungo i versanti» e «fenomeni franosi».
Alcuni fiumi della Romagna sono sorvegliati speciali, tra soglia arancione e rossa. Per i fiumi del Bolognese il peggio dovrebbe essere passato, dopo che l’innalzamento dello Zena e dell’Idice ha determinato ordinanze di evacuazione in una Val di Zena già martoriata dalle alluvioni dei mesi scorsi, nei Comuni di San Lazzaro e di Pianoro a partire da domenica. Ordinanza che è cessata a San Lazzaro, ma non l’allarme, ha fatto sapere la sindaca, Marilena Pillati: «Sono previste nuove precipitazioni, l’attenzione resta alta».
In Romagna il livello dei fiumi ha creato apprensione ma non ci sono stati i problemi registrati in passato e anche qui l’allerta resta alta.
In migliaia senza corrente elettrica in tutta la regione
Diramata anche un’allerta gialla per valanghe sull’Appennino emiliano centrale, dove la neve continuerà a scendere oltre i 700 metri. Ed è proprio a causa della neve e della conseguente caduta di alcuni alberi che migliaia di persone, già da domenica 8 dicembre, sono rimaste senza corrente elettrica: solo nel Bolognese, quasi 1.800 tra Monghidoro, Loiano, Monzuno, Vergato.
Anche a Sassuolo, nel modenese, e in particolare a Le Bagole e Casaraci ci sono ancora utenze elettriche che non funzionano. Qui sono sono coinvolte circa 50 famiglie.
Nel dettaglio questo è il bilancio: 2.000 disalimentazioni della rete elettrica Enel in provincia di Piacenza (Lugagnano Val d’Arda, Gropparello, Bettola, Morfasso e Farini); 3.500 di Enel in Provincia di Parma (a Neviano degli Arduini, Corniglio, Lesignano de Bagni, Bardi, Calestano, Fornovo di Taro, Lesignano de’ Bagni, Pellegrino Parmense, Sala Baganza, Terenzo, Traversetolo e Valmozzola); 4.150 di Enel in provincia di Reggio Emilia (Castelnovo ne’ Monti , Casina, Viano, Carpineti, Baiso, Villa Minozzo, Vezzano sul Crostolo, Vetto, Toano, Scandiano, San Polo d’Enza, Canossa e Castellarano); 5.729 disalimentazioni della rete elettrica in provincia di Modena, di cui 1.629 del gestore InRete sui comuni di Zocca, Sestola, Polinago, Guiglia, Montese e 4.100 di Enel a Prignano sulla Secchia, Serramazzoni, Sassuolo, Palagano, Montefiorino, Maranello e Castelvetro); 1.765 di Enel in provincia di Bologna (Camugnano, Castiglione dei Pepoli, Castel di Casio, Monghidoro, Loiano, Castel d’Aiano, Valsamoggia, San Benedetto Val di Sambro, Monzuno, Grizzana Morandi, Vergato e Gaggio Montano).
Il governo proroga lo stato d’emergenza
«Stiamo seguendo l’evoluzione del maltempo – ha concluso Lepore –: per ora nel capoluogo non ci sono stati problemi. Ci sono nevicate nell’area montana e la situazione resta complicata. Insieme alla Prefettura terremo acceso un monitoraggio per le prossime 48 ore».
Il governo, infine ha deliberato, su proposta del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, «la proroga dello stato di emergenza di ulteriori 12 mesi» per i territori colpiti dalle alluvione di fine ottobre. Lo riferisce un comunicato, precisando che «il provvedimento si rende necessario per l’attuazione delle misure necessarie al superamento della situazione emergenziale e per le quali sono stati già stanziati 11 milioni e 800 mila euro».
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