La Legge di Bilancio 2025 è stata approvata dalla Camera il 20 dicembre e si avvia ora verso il passaggio definitivo al Senato, previsto tra Natale e Capodanno. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, punta a chiudere il processo entro il 28 dicembre. La manovra, frutto di mesi di negoziati e numerose modifiche, introduce cambiamenti in ambiti fondamentali come lavoro, fisco, famiglia e pensioni. Vediamo insieme le principali misure.
Fisco e lavoro: cuneo fiscale e aliquote Irpef
Tra le novità principali spicca la conferma della rimodulazione a tre scaglioni delle aliquote Irpef: 23% fino a 28.000 euro, 35% fino a 50.000 euro e 43% oltre i 50.000 euro. Tuttavia, l’abbassamento della seconda aliquota al 33% non ha trovato spazio, vista la limitata disponibilità di risorse.
Prosegue il taglio del cuneo fiscale, con un nuovo sistema basato su indennità esentasse per i redditi più bassi (fino a 20.000 euro) e detrazioni progressive fino a 40.000 euro. La misura punta a ridurre il costo del lavoro e a garantire un maggior potere d’acquisto per i lavoratori.
Sostegno alla famiglia: bonus bebè e congedi parentali
Per incentivare la natalità, ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025 darà diritto a un contributo di 1.000 euro una tantum per famiglie con ISEE fino a 40.000 euro. Inoltre, il congedo parentale viene potenziato: per i primi tre mesi, la retribuzione salirà dal 60% all’80%. Parallelamente, vengono stanziati fondi per le attività extrascolastiche dei giovani e un sostegno agli oratori.
Misure per giovani e famiglie
Arriva il fondo “dote famiglia” per finanziare attività extrascolastiche destinate ai giovani tra i 6 e i 14 anni, riservato alle famiglie con reddito ISEE fino a 15.000 euro. Altre risorse sono destinate al sostegno di attività educative formali e informali, per un totale di 10,5 milioni in tre anni. Per le famiglie in difficoltà, è confermata la Carta “Dedicata a te” per l’acquisto di beni di prima necessità.
Scuola e giovani
Tra le misure rivolte alla scuola, un fondo da mezzo milione finanzierà corsi sull’educazione sessuale, mentre nuovi contributi saranno destinati alle scuole paritarie che accolgono studenti con disabilità. Per gli studenti universitari fuori sede, vengono potenziati i fondi per alloggi e borse di studio, con una particolare attenzione agli studenti-atleti. Nuove risorse sono stanziate per contrastare la povertà alimentare e garantire l’accesso alla mensa scolastica per le famiglie in difficoltà.
Imprese: incentivi e tassazione agevolata
Le imprese che reinvestiranno almeno l’80% degli utili del 2024 pagheranno una Ires ridotta di 4 punti, a condizione di investire in azienda almeno 20.000 euro e aumentare l’occupazione. Inoltre, le PMI del Mezzogiorno potranno beneficiare di un credito d’imposta maggiorato per investimenti, insieme a sgravi contributivi per i lavoratori. Sale il tetto di reddito per la flat tax per i dipendenti che svolgono lavoro autonomo, fissato a 35.000 euro.
Fringe benefit e mobilità del lavoro
Confermata la soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit fino a 1.000 euro per tutti i lavoratori e 2.000 euro per chi ha figli a carico. Per incentivare la mobilità del lavoro, aumentano i fringe benefit per i nuovi assunti che trasferiscono la propria residenza oltre i 100 chilometri.
Pensioni: novità e incentivi
Le pensioni minime aumenteranno leggermente, passando da 614,77 a 617,9 euro. Per chi desidera rimanere al lavoro, il bonus Maroni consente di ottenere in busta paga i contributi previdenziali. Confermate le misure di flessibilità in uscita come Ape sociale, Opzione donna e Quota 103, senza modifiche alle regole rispetto al 2024. Per le lavoratrici con quattro o più figli, previsto un anticipo di 16 mesi per la pensione di vecchiaia.
Sanità: investimenti e bonus
La sanità riceve un nuovo impulso con la flat tax al 5% sugli straordinari degli infermieri e fondi per campagne di prevenzione, monitoraggio del tumore al polmone e sensibilizzazione sul test di riserva ovarica. Incrementato anche il bonus psicologo e il sostegno psicologico per gli studenti. Premi alle Regioni che riducono le liste d’attesa e aumenti delle indennità per medici e infermieri.
Agevolazioni sulla casa
Le detrazioni fiscali per interventi edilizi subiscono una revisione: l’Ecobonus scende al 50% per la prima casa e al 36% per le altre proprietà, con ulteriori riduzioni dal 2026. Confermati invece il bonus mobili ed elettrodomestici con uno sconto del 50% e nuovi incentivi per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Rifinanziato il Fondo di garanzia mutui per la prima casa fino al 2027, con particolare attenzione agli under 36 e alle giovani coppie.
Grandi opere e infrastrutture
Un miliardo in più è destinato alla Tav Torino-Lione, mentre ulteriori fondi sosterranno opere come la Metro C di Roma e il Ponte sullo Stretto. In ambito trasporti, aumentano i fondi per il trasporto pubblico locale. Altri 708 milioni sono stanziati per il settore idrico e 36 milioni per la diga di Campolattaro.
Spending review e altre misure
Per contenere la spesa pubblica, è stato introdotto un tetto agli stipendi dei manager pubblici, esclusi però enti come Inps e Inail. Ridotti anche i costi della Rai, con un focus sulle consulenze esterne. Previsto un risparmio complessivo di 3 miliardi l’anno dal 2025 al 2027.
Altre misure settoriali
Confermata la riduzione del Sismabonus al 50% per la prima casa e al 36% per le altre proprietà. Introduzione di un fondo per lo sviluppo di impianti sportivi e il rifinanziamento di misure per l’editoria con 50 milioni di euro. Nuove risorse per sostenere le imprese del settore automotive, con 400 milioni in due anni.
La Manovra 2025 rappresenta un intervento articolato che tocca numerosi aspetti della vita quotidiana, con l’obiettivo di sostenere famiglie, lavoratori e imprese, ma anche di mantenere sotto controllo la spesa pubblica. Resta ora da vedere come queste misure influiranno sull’economia del Paese nei prossimi anni.
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