“Nessuna intenzione di polemizzare, ma credo che sia doveroso fare chiarezza, considerando che la città merita risposte concrete su quanto accaduto e su quanto affermato dopo dal sub commissario per il Risanamento Marcello Scurria durante una conferenza stampa decisamente discutibile”, così il sindaco Federico Basile, questa mattina, ha voluto fare chiarezza, supportato dai dati, ripercorrendo il cammino intrapreso dal 2019, grazie all’azione del sindaco Cateno De Luca. Con il primo cittadino erano presenti all’incontro con i giornalisti, il vicesindaco Salvatore Mondello, il direttore generale Salvo Puccio e i presidenti di Patrimonio Messina Spa e Arisme rispettivamente Maurizio Cacace e Fabrizio Gemelli.
“Ringrazio Schifani”
“Nello svolgimento del mio ruolo istituzionale- spiega Basile- mi sono limitato a portare all’attenzione del commissario, il presidente Renato Schifani, che ringrazio per la celerità con cui ha risposto, una problematica legata alla gestione del risanamento da parte della struttura commissariale e del sub commissario Scurria. È innegabile il lavoro che l’amministrazione De Luca prima e la mia dopo ha portato avanti”. Negli anni dal 2019 al 2024, le Amministrazioni guidate da De Luca e Basile hanno ottenuto risorse finanziarie per un totale di 195.545.350 euro, pari al 66,17 per cento delle risorse totali disponibili, dimostrando un significativo impegno nel reperimento e nella gestione dei fondi per il risanamento della città. Parallelamente, le risorse attribuite ai commissari ammontano a 100 milioni di euro, rappresentando il 33,83 per cento delle risorse complessive.
Le fonti principali dei finanziamenti includono:
- Fondi PINQUA: 145 milioni di euro;
- PON Metro (2014-2020): 14.230.350 euro;
- Capacity: 1.375.000 euro;
- CIPE: 11.250.000 euro;
- Legge Regionale 10/90: 23.600.000 euro.
Nel periodo compreso tra il 2019 e il 2024 sono stati assegnati complessivamente 323 alloggi. Di questi: n.193 sono stati assegnati tra il 2019 e il 2021; n. 69 nel 2022; e n.61 nell’anno 2023. L’Amministrazione De Luca-Basile si è distinta per aver assegnato 323 alloggi, pari al 73,08 per cento del totale delle assegnazioni, mentre i commissari hanno contribuito con l’assegnazione di 114 alloggi, corrispondenti al 26,08 per cento del totale.
“Abbiamo fatto tanto lavoro”
“Di lavoro ne abbiamo fatto tanto – prosegue il Sindaco – come dimostrano i numeri e non consentiamo a nessuno di mettere in discussione la nostra azione. Quanto accaduto nelle ultime ore con il sub commissario Scurria non può essere declassato a semplice incidente di comunicazione. Il punto centrale è che il commissariamento dovrebbe rappresentare un valore aggiunto a un lavoro già avviato e che deve rispondere alle necessità della cittadinanza. Ad oggi, invece, dobbiamo stigmatizzare l’atteggiamento del sub Commissario che sembra giocare una partita in solitaria. E non posso non evidenziare e ribadire la gravità di quanto accaduto in relazione all’asta. Non è normale, l’ho detto e lo ribadisco, che il comune partecipi ad un’asta pubblica per acquisire immobili necessari per la città, e si trovi a fare i conti con la presenza quasi da antagonista di quel sub Commissario che, invece, dovrebbe collaborare, coadiuvare e coordinare le stesse attività. L’azione messa in campo dal sub Commissario apre una riflessione anche sull’uso oculato delle risorse pubbliche. Perché anche un solo euro speso male crea un danno, non solo in termini di risorse, ma anche di fiducia”, rimarca Basile.
“Ribadiamo il danno erariale”
“Abbiamo parlato di danno erariale e lo ribadiamo. Poi lo possiamo anche chiamare un maggiore esborso di soldi pubblici, ma la sostanza non cambia. Ritengo che quanto accaduto sia grave, poiché acquistare gli stessi immobili per i quali l’ente aveva già individuato risorse finanziarie, tempo e lavoro, ad un costo oltretutto maggiore non è affatto normale. Il Comune, partecipando all’asta, ha agito come pubblica amministrazione nel rispetto dei principi di buon andamento, economicità e equilibrio di bilancio, presentando un’offerta con un ribasso del 25 per cento rispetto al prezzo di base d’asta. Abbiamo ritenuto giusto, come ente pubblico, applicare questo ribasso per ottimizzare l’uso delle risorse pubbliche. Il nostro obiettivo non è fare affari con l’acquisto degli immobili, ma acquistare le case al prezzo più basso possibile, in modo da destinare i fondi risparmiati alla loro ristrutturazione e adeguamento. Di fronte alla nostra offerta ci siamo invece ritrovati a dover fare i conti con l’offerta del sub commissario Scurria che ha invece presentato un’offerta che corrispondeva al prezzo di base d’asta, con un incremento di 500 euro per ogni lotto. In questo modo, il sub commissario ha pagato oltre 300 mila euro in più rispetto all’offerta presentata dal comune di Messina“, sottolinea Basile.
“Mi dispiace che siano stati spesi più soldi”
“Mi dispiace che siano stati spesi più soldi, perché con quella cifra avremmo potuto acquistare più immobili, realizzare ulteriori interventi di manutenzione e fare altri investimenti. Appare inoltre strano anche la scelta del sub Commissario di versare come cauzione invece del 10 per cento richiesto, addirittura il 50 per cento. Tuttavia, non spetta a me giudicare come sono state spese queste risorse; sarà il commissario Schifani a fare le proprie valutazioni. Contestiamo ovviamente anche lo scenario di turbativa d’asta di cui ha parlato il sub commissario Scurria ieri nella sua conferenza. Qui l’unico dato certo è il maggiore esborso di risorse pubbliche per un bene che comunque dovrà essere assegnato al Comune. Il nostro compito è utilizzare al meglio le risorse, spendendole per il bene della collettività, portando avanti il risanamento e facendo uscire le persone dalle baracche, come abbiamo già fatto e stiamo continuando a fare. Alla luce di tutto quello che è successo al presidente Schifani nella sua qualità di commissario chiedo un cambio di rotta rispetto alla direzione che evidentemente il sub commissario Scurria ha inteso seguire dimenticando anche che il soggetto attuatore individuato proprio dal commissario Schifani è A.ris.Mé, e quindi il Comune”, conclude Basile.
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