IGF 2024: priorità e futuro dell’internet governance

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Intelligenza artificiale, competenze digitali, cybersecurity, protezione dei minori, disinformazione e governance della rete. Sono questi i temi trattati nel corso dell’Internet Governance Forum Italia, che si è svolto il 5 e 6 dicembre scorso presso l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID).

Il forum, dal tema “L’Internet che vorrei. Costruiamo insieme il nostro futuro digitale”, ha visto la partecipazione di numerosi esponenti istituzionali nazionali e internazionali che si sono confrontati sulle prossime sfide legate alla rete e al suo impatto nelle nostre vite.

Cos’è l’Internet Governance Forum Italia

L’Internet Governance Forum (IGF) è uno spazio di dibattito che può elaborare una visione collettiva, mettere a fuoco benefici e rischi, favorire l’implementazione di soluzioni tecnologiche che tengano conto degli impatti etici e sociali della Rete, promuovano il rispetto delle democrazie, le libertà e i diritti fondamentali di cittadini e imprese.

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Come nasce l’IGF

L’IGF nasce in seno alle Nazioni Unite circa venti anni fa a seguito del World Summit on the Information Society (WSIS), vertice mondiale svoltosi in due fasi, a Ginevra nel 2003 e a Tunisi nel 2005. I risultati del WSIS hanno indicato la necessità di promuovere “una società dell’informazione incentrata sulle persone, inclusiva e orientata allo sviluppo” e per questo sono stati definiti obiettivi e linee di azione, oggetto di valutazione da parte del CSTD (Commission on Science and Technology for Development), ottenendo dall’allora Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, l’istituzione di IGF, la cui prima edizione si è svolta nel 2006.

La nascita d IGF Italia

Collegato alla piattaforma internazionale delle Nazioni Unite, a cui si ispira, è nato IGF Italia, che dal 2008 si occupa dei temi della gestione ed evoluzione di Internet e del digitale attraverso un modello multistakeholder, processi aperti, trasparenti, inclusivi. Gli stakeholder si confrontano su un piano paritario per indirizzare le istituzioni, le aziende private e gli altri soggetti e contribuire a definire le politiche di governo di Internet.

Il Comitato IGF Italia

Il dialogo costante tra IGF Italia ed IGF globale ha rappresentato in questi anni un filo conduttore e un percorso di miglioramento continuo che nel 2023 è culminato con l’istituzione del Comitato IGF Italia presso il Dipartimento per la Trasformazione Digitale.

Il Comitato nasce in realtà da un’idea che ha visto la sua prima enunciazione nel 2015, nella Dichiarazione dei Diritti di Internet della “Commissione per i diritti e i doveri relativi a Internet” coordinata da Stefano Rodotà. Esso raggruppa referenti delle istituzioni, della società civile, del mondo accademico e delle imprese e rappresenta una realtà unica in Europa. I suoi compiti sono ampi e importanti, e riguardano non solo la creazione di uno spazio di dibattito, ma includono la definizione di linee guida strategiche, l’individuazione di programmi di ricerca e sviluppo, l’elaborazione di studi, procedure, norme, standard tecnici e operativi, la promozione di iniziative di alfabetizzazione e conoscenza di Internet a tutti i livelli, facilitando la partecipazione dei giovani. Il Comitato promuove, inoltre, la cooperazione tra gli IGF dei vari Paesi e la collaborazione con gli altri organismi internazionali che operano nel campo della governance di Internet. In estrema sintesi, l’obiettivo finale è creare un sistema di coordinamento distribuito tra gli stakeholder.

L’edizione 2024 di IGF Italia

IGF Italia 2024 è stato organizzato da un gruppo di lavoro coordinato da AgID, di cui fanno parte numerosi componenti del Comitato, nonché alcuni rappresentanti dell’Associazione Youth IGF Italy, anch’essa riconosciuta dalle Nazioni Unite.

Partendo dai risultati della consultazione pubblica svoltasi lo scorso ottobre, è stato definito un programma che ha toccato argomenti che hanno riguardato gli aspetti etici e di sicurezza delle applicazioni di intelligenza artificiale, le competenze digitali e gli strumenti necessari per colmare il cosiddetto “divario digitale”, la libertà, la disinformazione, la protezione dei minori in Rete, la cybersicurezza, le iniziative parlamentari italiane sul digitale, la strategia europea sulla governance multistakeholder di Internet, le attività implementative del Global Digital Compact.

Nel corso dei due giorni, sono intervenuti, tra gli altri, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, il Direttore Generale della DG-Connect (Commissione Europea), Roberto Viola, la vicepresidente della Camera dei Deputati, Anna Ascani, la Presidente del MAG, Carol Roach, il coordinatore del Segretariato IGF, Chengetai Masango, e la coordinatrice delle NRIs (National Regional and Youth Initiatives), Anja Gengo.

Dal dibattito sono emersi spunti e riflessioni i cui risultati sono stati condivisi durante l‘IGF globale che si è svolto a Riad dal 15 al 19 dicembre.

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Il futuro di IGF

Il 2025 sarà un anno importante per IGF, che vedrà anche il rinnovo del mandato. Nel corso dei lavori della CSTD (Commission on Science and Technology for Development), infatti, si valuterà lo stato di attuazione degli obiettivi indicati nel framework WSIS e si deciderà se rinnovare o meno il mandato di IGF.

Di grande importanza saranno le attività del Global Digital Compact, che in diversi paragrafi richiama il ruolo centrale di IGF quale piattaforma di riferimento per l’Internet Governance, nonché i risultati dell’appuntamento di Riad.

IGF ha avviato un percorso di trasformazione importante per rispondere alle sollecitazioni del Segretario Generale delle Nazioni Unite indicate, ad esempio, nell’iniziativa “Roadmap for Digital Cooperation” e in “Our Common Agenda Report”. Proprio quest’ultima ha portato al rilascio, nel corso del Summit of the Future del 21 settembre scorso, del Pact for the Future di cui il Global Digital Compact è un allegato.

Condividere una visione di futuro

In tale contesto la comunità italiana può contribuire e condividere la propria visione di IGF per il futuro, contribuendo al suo rafforzamento: l’Agenda di Tunisi contiene già tutti gli ingredienti per consentire di fronteggiare le sfide indicate nel Global Digital Compact e IGF potrebbe avere un ruolo fondamentale nel coordinamento degli spazi di dibattito che riguardano Internet e il digitale, migliorando il dialogo e i collegamenti tra iniziative globali, regionali e nazionali, superando la frammentazione e la duplicazione dei forum e delle discussioni isolate di alcuni organismi.



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