nel 2024 quasi 200 persone hanno preso parte ai progetti di accompagnamento del Consorzio Socio Assistenziale – Targatocn.it

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La casa è un sacrosanto diritto di ogni cittadino anche a Cuneo?”: la domanda se l’è posta il consigliere comunale PD e presidente della VI commissione consiliare Erio Ambrosino, nell’incontro – occorso l’11 dicembre scorso – utile a fare il punto della situazione assieme al Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese e agli altri attori coinvolti sul tema dell’emergenza abitativa nel territorio comunale.

Presenti in sala Consiglio la sindaca Patrizia Manassero, l’assessora Paola Olivero, i responsabili di settore Ivano Biga e Rosalba Bramardi per il Comune. Poi Giancarlo Arneodo, Giulia Manassero e Barbara Re per il Consorzio, Enrico Manassero e Claudio Mondino della Caritas, Gianluca Ghiglione e Claudio Mondino di ATC Piemonte Sud e Marina Marchisio di Open House.

Nel 2024 coinvolte quasi 200 persone in emergenza abitativa
Il tema dell’emergenza abitativa tocca tutte le collocazioni che coinvolgano nuclei con minori, persone con disabilità impossibilitate a utilizzare le risorse già disponibili, over 65, neomaggiorenni e/o donne in grave marginalità. Secondo i dati illustrati dalla direttrice del Consorzio Manassero nel 2023 sono stati 93 i nuclei in emergenza abitativa compresi in progetti di accompagnamento, per un totale di 205 persone coinvolte – di cui 76 minori, 61 adulti con minori, 41 adulti soli, 20 adulti disabili e sette anziani – e per una spesa di 272.600 euro.

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Nel 2024 – con dati fermi al 30 novembre scorso – sono stati 90 i nuclei coinvolti in progetti di accompagnamento, per un totale di 199 persone, di cui 76 minuti, 55 adulti con minori, 40 adulti soli, 20 adulti disabili e otto anziani. I nuclei sono ospitati presso strutture gestite dal Consorzio o in strutture di terzi presso le quali il Consorzio corrisponde un qualche tipo di pagamento.

Secondo invece quanto riportato dai funzionari comunali nel 2022 sono stati assegnati 16 alloggi di cui 12 secondo graduatoria e quattro in emergenza e nel 2023 dieci equamente divisi; a fine 2024 si conta di arrivare all’assegnazione di 35 alloggi, di cui 20 per graduatoria e 15 in emergenza.

Le decadenze registrate sono in totale 43, di cui 40 per morosità colpevole e tre per abbandono alloggio.

Il Comune contribuisce poi a un fondo di sostegno per le attività dell’ATC nella misura di 54.200 euro nel 2021, 81.850 euro nel 2022 e 88.000 euro nel 2023. Illustrate poi anche le attività dell’agenzia sociale locazione, che guarda a evitare il più possibile le istanze di sfratto: nel 2022 sono state soddisfatte otto domande ed erogati quasi 33.500 euro, nel 2023 cinque domande per 12.250 euro e nel 2024 quattro domande per circa settemila euro.

Le istanze di appello al fondo per la morosità incolpevole sono state tre per 15.700 euro nel 2022, una sola per 2.620 euro nel 2023 e nessuna nel 2024. Dal fondo di sostegno alla locazione nel 2021 sono stati erogati 190mila euro e nel 2022 230mila euro.

Secondo ATC, poi, sono 77 gli alloggi a disposizione, di cui 12 dei quali è stata data comunicazione dopo averli ritenuti assegnabili. Otto sono da sgomberare, 21 necessitano di manutenzione e 13 di una vera e propria ristrutturazione.

“Serve aggiornare la politica abitativa ai bisogni del territorio”
L’intervento della sindaca ha puntato l’attenzione sui progetti PNRR che riguardano, in città, il recupero di immobili per la realizzazione di unità abitative: una delle due direttrici, quella dell’Housing First, si popone di realizzare quattro alloggi per l’ATC in grado di ospitare 13 persone e un monolocale nell’ex Casa del Fascio femminile, protagonista già di per sé di un intervento di ristrutturazione che porterà 12 posti dedicati all’autonomia abitativa per persone con disabilità.

La misura del PinQua, poi, aggiungerà 118 unità abitative per 267 posti totali.

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Come settore ci stiamo interrogando sul modo per elaborare una politica abitativa innovativa che risponda ai nuovi bisogni del territorio – ha concluso Biga, che ha sottolineato l’importanza di ulteriori momenti di confronto pubblico –. L’idea è centrare gli ‘stati generali dell’abitare’ su Cuneo e coinvolgere tutti gli attori per definire un progetto e un’azione integrata. A Cuneo ci sono seimila alloggi sfitti, serve metterli a disposizione”.



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