4 miliardi, 1 per i trasporti. Più soldi per giovani, sport, welfare e la Beic

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Il bilancio di previsione del Comune di Milano è stato approvato, per gli anni 2025/2027, con 26 favorevoli e 6 contrari, martedì sera. La sessione proseguirà giovedì con i voti degli ordini del giorno collegati. Il bilancio prevede una spesa corrente di 3,9 miliardi per il 2025, di cui circa 1 miliardo per il traspoto pubblico. L’amministrazione finanzia, con proprie risorse, aumenti di budget sulle risorse umane (+20 milioni), sulla sicurezza (+7 milioni), sul welfare (+5 milioni) e sull’educazione (+6,7 milioni). Complessivamente l’aumento di budget ammonta a 146 euro in più.

Approvando il documento di bilancio prima della pausa natalizia, l’amministrazione, già dall’inizio di gennaio, potrà adottare il piano di assunzioni concordato coi sindacati e procedere con programmi di investimento, evitando i limiti che, fino al 2022, avevano caratterizzato i bilanci previsionali varati ad anno fiscale già in corso. “Approvare la manovra prima della fine dell’anno è una scelta politica, economica e finanziaria, che consente una gestione ordinata dei conti e una tempestiva programmazione degli investimenti”, ha dichiarato Emmanuel Conte, assessore alle risorse finanziarie e patrimoniali, aggiungendo che si investe “nelle priorità dei milanesi e nei servizi che promuovono una città più giusta e più sicura, affrontando le sfide e le trasformazioni sociali e ambientali”.

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Gli investimenti: metrò, cultura e Pnrr

Tra gli investimenti, da segnalare quelli sui prolungamenti della metropolitana e quelli culturali, dal Museo del Novecento alla Biblioteca europea in costruzione (per la quale vengono stanziate risorse fin da subito). Il Pnrr, che a Milano “vale” circa 1 miliardo spalmato su 95 interventi, vede 20 progetti completati, 67 in realizzazione e 8 in progettazione.

“Investiamo sulla casa, i giovani, i fragili e le fasce deboli”, ha detto in sede di dichiarazioni di voto la capogruppo del Pd Beatrice Uguccioni: “1 miione e 200mila euro concentrati su queste tematiche, senza disperdere le risorse, preziose, in tanti rivoli”. Dall’opposizione di centrodestra è stato contestato che il bilancio non trasmette “una idea di città”. “Non ci vediamo un’anima politica”, ha detto Riccardo Truppo di Fratelli d’Italia, mentre per Alessandro Verri della Lega il bilancio “non è all’altezza di Milano, che ha una qualità della vita sempre peggiore e scala la classifica delle città più insicure”.

Tutt’altro il pensiero di Daniele Nahum di Azione-Riformisti: “Riusciamo sempre a fare un bilancio rafforzando il welfare e i servizi. Abbiamo una città che da oltre 10 anni sta crescendo e correndo, ed è diventata sempre più europea grazie ai sindaci Pisapia e Sala che, nonostante gli scenari fantascientifici dell’opposizione, gode ancora di apprezzamento da parte dei cittadini. Nonostante lo scarso aiuto dal governo, questa città sta marciando”.

Dall’opposizione: sosta, bodycam, statue

Durante il dibattito sul bilancio sono stati approvati vari emendamenti, alcuni frutto di un accordo con l’opposizione di centrodestra. Attraverso emendamenti della Lega, si è tra l’altro stabilito il rinvio a dopo il 2025 dell’eventuale pagamento della sosta su strada da parte dei residenti, l’acquisto di bodycam per i vigili, i contributi per servizi di vigilianza per i negozi, l’acquisto di fototrappole per individuare chi abbandona i rifiuti. Attraverso emendamenti di Forza Italia, si è tra l’altro stabilito di sostenere i servizi educativi per i disabili e di realizzare un parco giochi, come chiedono i residenti, in un’area abbandonata da 40 anni. Attraverso un emendamento di Fratelli d’Italia, si sono stanziati 100mila euro per realizzare una installazione (presumibilmente una statua) in memoria del beato Carlo Acutis e della pedagogista Giuseppina Pizzigoni, provocando qualche scintilla in aula da parte di Angelica Vasile (Pd), che ha votato contro, sottolineando che a Milano ci sono già 124 statue dedicate a uomini e appena 2 dedicate a donne.

Dalla maggioranza: sport, giovani e scarti alimentari

Diversi anche gli emendamenti di maggioranza approvati. Alcuni, a prima firma di Angelica Vasile, Luca Costamagna e Federico Bottelli (Pd), riguardano strutture e attrezzature sportive, educative e culturali per i giovani dei quartieri più problematici, nonché un contributo (sostanzioso) per la Biblioteca europea in costruzione e uno per piccole ristrutturazioni di case popolari del Comune ora sfitte. Uno, a prima firma di Tommaso Gorini e Francesca Cucchiara (Europa Verde), punta a stanziare denaro per proseguire la raccolta degli scarti alimentari nei mercati milanesi: un programma di ‘food policy’ avviato grazie a un premio della Corona inglese, che rischiava di scomparire senza un ulteriore intervento finanziario.



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