Il meglio di “Unstoppable Women”, quelle innovatrici che creano impresa e impatto sociale

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Su StartupItalia il nostro speciale con il meglio di quelle donne che fanno la differenza nella società e nel mondo delle imprese. Le storie di Marisa Fagà, Paola Bernadotto, Elena Grifoni Winters, Aminata Gabriella Fall e Francesca Colombo

Sfidano la politica, la finanza, la space tech, l’industria culturale, l’imprenditoria, per farne un lavoro e una missione. Sono le donne che raccontiamo ogni sabato nella nostra rubrica Unstoppable Women, di cui vi riproponiamo alcune delle ultime puntate. In questo speciale con il nostro “Best of Unstoppable Women” scopriamo le storie di Marisa Fagà, Paola Bernadotto, Elena Grifoni Winters, Aminata Gabriella Fall e Francesca Colombo. Impegnate in settori molto diversi tra loro, dalla politica alla Space Tech, dalla finanza all’imprenditoria e all’industria culturale, sono accumunate tutte da una cosa: la volontà di farcela, di cambiare le carte in tavola e portare quella ventata fresca di innovazione in settori che a lungo sono stati, per la maggior parte, diretti da uomini.

Leggi anche: Sfidare se stesse per spingersi oltre. Le Unstoppable Women Giulia Lamarca, Giorgia Bellini e Giulia Lapertosa

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Marisa Fagà

Classe 1942, di Catanzaro, Marisa Fagà di battaglie nella vita ne ha sostenute tante. Quella contro la discriminazione di genere è stata una di queste, tra le più importanti. Dalla militanza nella DC alla presidenza dell’Arpacall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente calabrese. Dai banchi di scuola, dove ha insegnato Italiano e Storia fino al 1998 all’istituto tecnico “B. Grimaldi” di Catanzaro all’incarico da consigliera regionale alla Parità, dal 2001 al 2005. È stata il primo assessore donna della DC a Catanzaro. Oggi è presidente di A.N.D.E (Associazione Nazionale Donne Elettrici). «Per costruire una società migliore non si può prescindere dall’apporto delle donne: questo vale per il mondo del lavoro, ma anche per la politica che deve rimuovere gli ostacoli che impediscono una congrua rappresentanza di genere nelle Istituzioni», aveva dichiarato in occasione del Premio internazionale “Standout Woman Award” che l’ha riconosciuta tra le “ventuno donne eccellenti”. Qui la nostra intervista.

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photo credit: Alessandro Rocca

Paola Bernadotto

La sua passione? La comunicazione e lo studio della società che la circonda. Laureata in Sociologia, Paola Bernardotto, fondatrice e CEO di Ettomio e vincitrice del Premio GammaDonna 2024, ha iniziato a lavorare molto presto, a 19 anni. La curiosità è stato sempre il suo motore, l’attivismo e il dinamismo alcune tra le caratteristiche che la contraddistinguono. La cosa che non sopporta? La monotonia. Così, dopo un’esperienza personale e professionale a Londra, che le ha spalancato le porte del lavoro e della sua carriera, Paola, nata a Vicenza, torna in Italia. «Mi mancava molto e poi mi aspettava il mio compagno (che è poi diventato mio marito)». Una rincorsa verso quella passione che l’ha sempre seguita prende poi la direzione dei social. Ma a un certo punto arriva il suo primo figlio. «Un evento dirompente», lo definisce lei stessa. Così cambiano le priorità, lo stile di vita, le risposte alle domande che cerca. E da quelle risposte nasce Ettomio, azienda innovativa che realizza oggetti di arredamento (e non solo) adattabili nel tempo e progettati per cambiare, contribuendo a ridurre anche l’impatto ambientale. Qui la nostra intervista.

Elena Grifoni Winters Professoressa di Space Policy e Governance Gran Sasso Science Institute 3 e1733413224103

Elena Grifoni Winters

Toscana, classe ’63, nata a Pisa da famiglia fiorentina, Elena Grifoni Winters è stata ingegnere alla NASA e all’Agenzia Spaziale Europea, dove ha ricoperto anche ruoli di coordinamento, consigliere e capo gabinetto del direttore generale, Josef Aschbacher, ruolo per cui, nel 2020, le è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ha diretto l’Ufficio Spazio della Presidenza del Consiglio italiano, fino alla fine del 2023. Oggi è docente di Space Policy e Governance al Gran Sasso Science Institute. Siamo riusciti a contattarla durante il Women Economic Forum, in programma dal 20 al 22 novembre a Roma, a cui ha partecipato in un confronto sul ruolo delle attività spaziali nel monitoraggio del cambiamento climatico e nella sostenibilità e della scarsa rappresentanza femminile nel settore spaziale, soprattutto nelle posizioni di leadership. Ecco che cosa ci ha raccontato.

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Aminata Gabriella Fall

Per quelli che la conoscono bene è “l’amica che lavora in banca”. Con una community di oltre 49mila follower su Instagram, Aminata Gabriella Fall (alias @pecuniami) riesce a conquistare anche di finanza non ne capisce niente. Con la sua carica frizzantina, la sua competenza e quella capacità comunicativa che la contraddistingue, le viene naturale trasmettere un approccio pratico a materie apparentemente ostiche per alcuni, come l’economia e la finanza. Proprio lei, che in tasca ha un diploma di maturità classica e una laurea in Giurisprudenza. Insomma, quando si dice “essere fuori dagli schemi” Aminata Gabriella sa di che cosa parliamo. In un’intervista ci ha raccontato di lei, come è arrivata sui social, che cosa l’ha portata al successo e quali sono i suoi sogni nel cassetto. Ecco che cosa ci ha raccontato.

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Francesca Colombo

Cresciuta a musica e arte, Francesca Colombo, attuale direttrice generale e culturale di BAM, la Biblioteca degli Alberi Milano, da anni si occupa di management culturale, una disciplina che quando lei ha iniziato a studiare, in Italia era semi sconosciuta. Laureata in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano e diplomata in Pianoforte al conservatorio Verdi, Francesca ha iniziato a lavorare come manager culturale nel ’96. «Mentre ero in Erasmus a Monaco, in Germania, un professore mi chiese: Perchè non inizi a fare l’”ingegnere della cultura”?. Da quella proposta nacque prima la mia tesi, una materia che in nessuna università milanese si studiava, poi la mia carriera. Non è stato semplice mettere insieme quei mille pezzetti che non possono mancare in un manager culturale, ma ci sono riuscita e sono sempre stata riconoscente verso chi ho incontrato nel mio cammino e grazie al quale tutto ha avuto inizio», ha raccontato a StartupItalia.





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