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Vittime 85 membri delle fazioni sostenute da Ankara e 16 di Fds
BEIRUT, 05 GEN – Oltre 100 combattenti sono stati
uccisi negli ultimi due giorni negli scontri nel nord della
Siria tra fazioni armate sostenute dalla Turchia e le forze
curde siriane, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti
umani (Osdu).
Da venerdì sera, gli scontri nei villaggi attorno alla città
di Manbij hanno provocato 101 morti, 85 membri delle fazioni
siriane filo-turche e 16 delle Forze democratiche siriane (Sdf,
dominate dai curdi), ha dichiarato il direttore dell’Osdu, Rami
Abdel Rahmane. In una dichiarazione, le Sdf hanno affermato di
aver respinto “tutti gli attacchi dei mercenari turchi
supportati da droni e aerei turchi”. Le fazioni filo-turche
hanno ripreso gli attacchi contro le Sdf nello stesso momento in
cui i gruppi ribelli islamici hanno lanciato la loro offensiva
il 27 novembre contro le forze del presidente Bashar al-Assad,
detronizzato undici giorni dopo. Hanno preso le città di Manbij
e Tal Rifaat nella provincia settentrionale di Aleppo,
sottraendole alle Sdf.
Da allora i combattimenti sono continuati, con ingenti costi
umani.
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