Incentivi ai voli dell’aeroporto di Comiso, alcune riflessioni Comiso

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Comiso – Leggo vari interventi circa la necessità di pubblicare apposito bando di gara per la somministrazione dei fondi messi a disposizione da Regione Siciliana (€. 3.000.000 per tre anni, quindi un totale di 9 milioni di euro) per incentivare i voli all’aeroporto di Comiso.

Circa la necessità del bando pubblico per individuare i clienti in un’impresa aeroportuale, perché è bene chiarire da subito che i vettori aerei sono i clienti e non i fornitori di servizi, non mi pare che vi sia una norma impositiva in tal senso.

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Tra l’altro questa ipotesi del bando di gara non ricade fra quelle disciplinate dall’Unione Europea quali i cosiddetti “Oneri di Servizio Pubblico” o più banalmente i voli in “Continuità Territoriale”.

Le imprese trovano i propri clienti in base a trattative private, non in base a bandi pubblici.

Se poi si volesse per forza far ricorso all’ipotesi del bando, esso deve necessariamente assumere la veste del Bando Europeo, aperto a tutti i Vettori Aerei titolari di Licenza di Trasporto Aereo e di COA rilasciato da uno Stato Comunitario, e aperto anche ai Vettori extra comunitari purché gli Stati Extra Comunitari di appartenenza di quei singoli vettori diano garanzie di partecipazione in bandi analoghi nei loro paesi ai vettori comunitari.

Procedura complessa e con tempi di conclusione lunghi.

Comunque sia, prima di confezionare il vestito, bisogna misurare il corpo.

Cioè bisogna che il Territorio tutto, Politico, Economico, Produttivo e Sociale, rappresentato anche dai Comitati Spontanei che innegabilmente hanno dato una notevole spinta in questi ultimi tempi alla consapevolezza dell’assenza di traffico aereo su Comiso, indichi le Destinazioni/Provenienze che da Essi vengono ritenute necessarie

Oltre alle Destinazioni/Provenienze, vanno indicate per ognuna di esse la ripetitività giornaliera e settimanale, oltre alle finestre orarie che possano dare appetibilità agli stessi voli in punto di riempimento.

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Individuato il paniere di voli desiderati, il bando andrebbe costruito con punteggi variabili in relazione alle tratte, alle ripetitività giornaliere/settimanali e alla capacità degli aeromobili impiegati.

In pratica, ad esempio:

– Punteggi alti per voli comunitari o extra comunitari fra quelli indicati nel paniere;

– Punteggi più bassi per i voli domestici fra quelli indicati nel paniere.

Ed ancora, ad esempio:

– Punteggi alti per aeromobili con capacità di carico pari o superiori a 160 passeggeri;

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– Punteggi medi per aeromobili con capacità di carico da 100 a 159 passeggeri;

– Punteggi bassi per aeromobili con capacità di carico inferiore a 99 passeggeri.

Ed ancora prevedere, ad esempio:

– Un aumento di punteggio per quei vettori che si impegnano a svolgere più voli fra quelli indicati nel paniere, a condizione che si tratti contemporaneamente di pianificazione di voli sia domestici che comunitari/extracomunitari.

Ed ancora, ad esempio:

– Differenziazione della quota del budget a disposizione in relazione al tipo di volo e al tipo di aeromobile impiegato.

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Un bando così abbozzato nei contenuti dell’oggetto darebbe risposte alle esigenze espresse dal Territorio piuttosto che a quelle dei vettori che potrebbero vedere nei voli a bando solo dei riempitivi della programmazione dei loro giro macchina.

Una volta un Grande Avvocato, a proposito dei bandi di gara che verrebbero confezionati per garantire l’oggettività della scelta, mi disse che i bandi di gara non si leggono, si scrivono.

Tutto ciò è solo un abbozzato tentativo di contributo, non vincolante per nessuno neanche nella lettura.

Gallarate, 03/01/2025

Giombattista Lorenzo Scapellato*

*Gianni Scapellato ha diretto per molti anni l’aeroporto di Malpensa e prima ancora quello di Rimini. Classe 1956, siciliano di Comiso. Lasciata l’Enac, si è messo a fare il libero professionista, diventando consulente di numerose compagnie aeree e anche team leader per il progetto dell’aeroporto della sua città. Ha deciso poi di insegnare in un istituto aeronautico paritetico, con sedi a Varese e a Gallarate (Va).

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