Sono sette in totale le contestazioni mosse ad Alessandra Todde nella relazione del Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d’Appello di Cagliari, che ha inviato ora gli atti al consiglio regionale per il provvedimento di «decadenza» dall’incarico della governatrice della Sardegna, che – dal canto suo – si dice «tranquilla» e «pronta ad andare avanti».
Di seguito il dettaglio:
- 1) «…La candidata alla carica di presidente ha inviato via pec i moduli di dichiarazione di spesa e di rendiconto pubblicati nel sito della Segreteria del Collegio regionale di garanzia elettorale predisposti per le spese sostenute dai singoli candidati in cui la medesima ha dichiarato, in relazione alla campagna elettorale, di aver sostenuto spese, come da rendiconto allegato, per complessivi euro 90.629,98 e di aver ricevuto contributi e o servizi, come da dichiarazione allegata, per euro 90.670,01; i detti moduli risultano firmati solo dalla predetta e, agli stessi, la medesima ha allegato un rendiconto di spese elettorali e di fonti di finanziamento che appaiono sostenuti da un comitato denominato “Comitato elettorale del M5S per l’elezione del presidente della regione Sardegna” che, come da lettera di accompagnamento, risulta essere stato inviato alla Corte dei Conti quale rendiconto delle spese elettorali del movimento/partito. Tale modalità non consente di chiarire se le spese indicate nei documenti depositati afferiscano alle spese della singola candidata alla carica di presidente o alla campagna elettorale dei candidati alla carica di Consigliere sostenuti dal movimento».
- Ancora, al capo 2, a Todde viene contestata la mancanza (giudicata «non sanabile» e «irrimediabile») di un mandatario nominato: «Non risulta essere stato nominato il mandatario, la cui nomina deve ritenersi obbligatoria ai sensi dell’articolo 7, comma 3 della legge 515/1993 come richiamato dall’articolo 3, comma 1 della legge regionale Sardegna numero 1/1994: la candidata alla carica di presidente ha compilato i moduli dichiarando di aver ricevuto contributi e o servizi per euro 90.670,01 ma non ha provveduto a nominare il mandatario».
- 3) «…Non risulta – scrive il Collegio nel terzo punto – essere stato aperto un conto corrente dedicato esclusivamente alla raccolta dei fondi ai sensi dell’articolo 7, comma 4, della legge 515/1993 come richiamata dall’articolo 3, comma 1, della legge regionale della Sardegna numero 1/1994…».
- 4) «…Non risulta – si legge ancora nel documento – l’asseverazione e la sottoscrizione del rendiconto da parte del mandatario che avrebbe dovuto essere nominato (…): la candidata alla carica di presidente ha dichiarato nei moduli di dichiarazione di spesa e di rendiconto come depositati di aver ricevuto contributi e o servizi pari ad euro 90.670,01 ma, non avendo nominato mandatario, ha omesso di certificare la veridicità del rendiconto in relazione all’ammontare delle entrate…».
- 5) «…La candidata alla carica del presidente ha prodotto una “Lista movimenti” di un conto corrente (…) e non un estratto conto dal quale risulti l’intestazione del conto corrente utilizzato…».
- 6) «…Non risultano dalla lista dei movimenti bancari i nominativi dei soggetti che hanno erogato i finanziamenti per la campagna elettorale…», come previsto dalla Legge.
- 7) «…Non risulta su quale conto corrente siano confluite le somme indicate nell’elenco delle operazioni Paypal prodotto dalla candidata…», sempre come previsto dalla Legge.
A Todde viene inoltre contestata una fattura da 153,16 euro per le spese Enel della sede della campagna elettorale affittata a Cagliari in via Sonnino, presente nel suo “cassetto fiscale”, ma –scrive il Comitato – «mai depositata».
Dopo aver segnalato e dettagliato le varie contestazioni, il Collegio conclude ingiungendo «il versamento di una somma di 40.000 € a titolo di sanzione amministrativa presso l’agenzia delle entrate entro il termine di 30 giorni» e disponendo «la trasmissione della presente ordinanza/ingiunzione al presidente del consiglio regionale per quanto di sua competenza in ordine all’adozione del provvedimento di decadenza di Todde Alessandra dalla carica di presidente della regione Sardegna, nonché alla procura della Repubblica, stante le anomalie riscontrate».
(Unioneonline/l.f.)
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