Regionali in Campania, scontro tra Lega e Forza Italia

Acque agitate nel centrodestra campano, dove ieri Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia, e Crescenzio Rivellini, l’ex europarlamentare che ora è il coordinatore a Napoli della Lega, non si sono risparmiati nella polemica. Lo spunto è quello della nota vicenda del terzo mandato di De Luca, ma sullo sfondo c’è la corsa per decidere chi sarà l’aspirante presidente della giunta nelle prossime regionali. Ieri la Lega in consiglio regionale ha diramato una nota per annunciare di avere presentato ricorso al Tar Campania «per chiedere l’annullamento della seduta di Consiglio regionale che si è svolta lo scorso 5 novembre, e durante la quale è stata approvata a maggioranza la legge cosiddetta del ‘terzo mandato’ che dà il via libera a una nuova candidatura dell’attuale presidente della Regione, Vincenzo De Luca». Secondo il Carroccio sarebbero stati violati il regolamento interno del Consiglio regionale e gli articoli 3 e 97 della Costituzione. 

«La presentazione del ricorso — è stato aggiunto — è stata condivisa da tutti i consiglieri del centrodestra. Al netto della puntualizzazione di Muscarà: «Ho firmato sì il ricorso, ma resto dove sto, nel Gruppo Misto». Ma la Lega ha incassato una precisazione che sa tanto di sconfessione da parte di Martusciello. «Non c’è alcun ricorso al Tar del centrodestra campano — ha dettato alle agenzie il coordinatore regionale di Forza Italia — e quello firmato dai consiglieri regionali riguarda esclusivamente le procedure di convocazione della seduta in cui è stata votata la legge. Una questione completamente diversa». Come se non bastasse, ha sottolineato poi: «Sul terzo mandato la linea sarà dettata dal governo nella seduta del 7 gennaio, in accordo con i leader nazionali. Il Tar non ha competenze sulla legittimità della legge relativa al terzo mandato, ma solo sulle procedure seguite». Rivellini, a stretto giro, ha rilanciato la palla nel campo di Martusciello. Ha definito con sottile perfidia quella del segretario campano di Forza Italia «una candidatura autorevole, ma improbabile». Per poi aggiungere: «Probabilmente Martusciello vuole stimolare il centrodestra ad un positivo attivismo, ma è arrivato il momento di evitare le schermaglie e le provocazioni».

Sullo sfondo, si diceva, c’è l’irrisolta partita della scelta dell’uomo da proporre alla presidenza della giunta regionale. È vero che manca ancora più di un anno all’appuntamento elettorale, ma è vero anche che proprio Martusciello ha lanciato la volata con un anticipo che ha suscitato irritazione tra le altre componenti dello schieramento alleato. Alcuni mesi fa pareva che il suo competitore potesse essere il vice ministro Cirielli, molto forte nel Salernitano. Ha poi preso consistenza l’ipotesi del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, reduce dai fasti del G7 portato per la prima volta in Irpinia. È circolato anche il nome di Gianpiero Zinzi, commissario della Lega in Campania. Dopo la richiesta di chiarimenti, intanto, il Governo si appresta ad impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale la legge campana sul terzo mandato. Il 10 gennaio scadranno i termini, ma la pratica dovrebbe essere espletata già il 7 gennaio. A quel punto potrebbe rompere il silenzio anche De Luca, che sul tema non proferisce verbo ormai da circa due mesi.

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