Saldi, si parte. L’appello di Confcommercio: “Comprate sotto casa”. A Genova parcheggi gratis in centro

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Genova. Sono partiti gli attesi saldi invernali, che da oggi, 4 gennaio, saranno disponibili fino al prossimo 17 febbraio con occasioni, sconti e promozioni. Un appuntamento che quest’anno arriva in un contesto di generale incertezza sia per i consumatori che per i commercianti, entrambi “schiacciati” da rincari, inflazione e aumento dei costi di produzione.

Come sempre Confcommercio ha deciso di rilanciare la campagna “#ComproSottoCasa” per incentivare gli acquisti nei negozi fisici, in modo da sostenere le attività locali che, con il loro impegno e la loro professionalità, garantiscono un servizio alla collettività 365 giorni l’anno.

PARCHEGGI GRATIS A GENOVA

Parcheggi gratis a Genova nei primi due fine settimane di saldi. La sosta a pagamento nelle “Blu Area” e nell’ “Isola Azzurra” – ovvero le aree gestite da Genova Parcheggi – sarà temporaneamente sospesa nei giorni di sabato 4 gennaio e sabato 11 gennaio 2025. Lo annuncia il Comune di Genova.

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Pertanto, i parcheggi in tali aree saranno gratuiti da sabato 4 a lunedì 6 compreso e sabato 11 e domenica 12 gennaio. Nei due fine settimana di saldi sarà anche sospesa, a partire dal venerdì sera, la zona a traffico limitato di Piazza Fontane Marose.

I DATI

In Italia, secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, saranno circa 16 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e ogni persona spenderà circa 138 euro per una media di 307 euro a famiglia per un giro di affari di 4,9 miliardi di euro.

Per la presidente di Federmoda Confcommercio Genova, Manuela Carena, “sono stime che evidenziano una discreta tenuta dei consumi durante i saldi, dopo un anno complesso in cui il settore moda come sempre ha contribuito in maniera determinante all’economia della nostra regione e del nostro paese. Questi saldi rappresentano un’eccezionale opportunità per i consumatori che potranno trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti”.

In generale tutti i negozi indipendenti del settore moda parteciperanno ai saldi, ma ogni anno crescono i negozianti che a gennaio, proprio per ribadire la necessità di non “svendere” la merce, praticano saldi “chiari e moderati”, mettendoin saldo solo una parte dell’invenduto e non tutto e con sconti che vanno dal 20 al 30%: “I primi di gennaio, così come i primi di luglio, sono una data sbagliatissima che penalizza i piccoli e chi lavora seriamente – sottolineano le associazioni di categoria – ed è anche rispetto verso la clientela che fino a pochi giorni prima ha comprato a prezzo pieno”.

“Il 2025 si prospetta come un anno caratterizzato da una moda più consapevole, inclusiva ed emozionale – conclude Carena – quindi ritengo che questi saldi possano essere contraddistinti da una tripla ‘E’: economia, per consentire acquisti responsabili in grado di soddisfare l’interesse dei consumatori verso prodotti di qualità, di moda e di stile con prezzi molto convenienti; ecologia, per scegliere acquisti di qualità nei negozi di prossimità evitando la sovraproduzione e l’inquinamento dovuto all’eccessiva circolazione di prodotti spediti e molto spesso restituiti; etica, per promuovere una moda che non sia solo esteticamente accattivante, ma anche rispettosa della salute dei consumatori e delle condizioni di lavoro”.

REGOLE

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base.

CAMBI: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio.

PROVA DEI CAPI: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.

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PAGAMENTI: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

PRODOTTI IN VENDITA: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

INDICAZIONE DEL PREZZO: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal D.lgs 26/2023, in base alla quale va comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.

Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.





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