Puglia, dall’Arif all’Arca-Sveva è una partita da 13 poltrone E i fedelissimi di Emiliano sperano nella nomina

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di
Vito Fatiguso

Dopo il Bilancio nuovi spazi nei cda di enti e agenzie. Gli incarichi passati del governatore ai suoi uomini: hanno tutti un’occupazione

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Il colpo gobbo messo a segno da Antonella Laricchia (consigliera regionale “dissidente” del M5S) va al di là del semplice emendamento calato come un poker nell’ultima legge di Bilancio. Aver riformato i meccanismi per assegnare le poltrone di agenzie regionali e ruoli di staff (con più trasparenza e meno discrezionalità) spinge il governatore Michele Emiliano a fare i conti con l’intero Consiglio e con i numeri della maggioranza che lo sostiene. Soprattutto quando il magistrato in aspettativa (da oltre vent’anni) ha portato a conclusione la rivoluzione della governance delle controllate.

Una mossa che prevede l’introduzione di altri consigli di amministrazione le cui poltrone sono da occupare nell’anno che dovrebbe portare alle Regionali. Per le sole Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente), Arif (Agenzia regionale attività irrigue e forestali) e Aret (Agenzia regionale per il turismo) l’infornata di incarichi introdurrà, complessivamente, tre presidenti e sei consiglieri d’amministrazione. Si tratta delle novità contenute negli articoli 114, 115 e 116 della manovra regionale che mirano a «smontare» il principio degli amministratori unici e delle responsabilità accentrate.




















































Un po’ come già realizzato per Acquedotto Pugliese e Aeroporti di Puglia. Ma c’è anche l’articolo 121 che prevede l’istituzione dell’Arca Sveva-Ofantina, un’altra articolazione dell’Agenzia per la casa e l’abitare con un servizio dedicato ai Comuni dell’area Nord Barese (Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Minervino Murge, Spinazzola, Trani, Comuni di Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli). L’aggiornamento porterà all’assegnazione di un amministratore unico e di tre componenti del collegio dei sindaci. Complessivamente i quattro articoli presi in considerazione creano 13 posti da assegnare. «Con il cambiamento delle regole per assegnare gli incarichi – spiega Laricchia – si è rotto il giocattolo. Ci sono più posti? Sì, ma ora la discrezionalità sulla loro assegnazione è ridimensionata. Occorrerà giustificare la scelta con curriculum validi e concordare con i consiglieri regionali. Poi c’è l’impossibilità di garantire ruoli ai cosiddetti “trombati” delle elezioni. Nessun contratto a chi ha partecipato alle elezioni e non è stato premiato dai cittadini».

Tempo fa sui social correva un’immagine rappresentativa del governatore Emiliano accerchiato dal suo staff. È il 2015 e il neo presidente della Regione Puglia prende servizio nell’ufficio che fu di Nichi Vendola. A distanza di qualche anno la gran parte dei presenti ha trovato qualcosa da fare o ha svolto ruoli di primo piano nell’universo regionale. Nella fotografia spuntano i collaboratori storici (alcuni freschi di ruoli già ricoperti al Comune di Bari). Gianni Paulicelli, autista del governatore (pagato dal gruppo regionale del Pd come supporto alle attività organizzative mediante «contratto interinale a retribuzione mensile di 3.100 euro con ETJCA e successive proroghe fino al 31 dicembre 2024»), Giovanni Procacci, consigliere del governatore (contratto di 65 mila euro all’anno fino alla scorsa legislatura). Ci sono anche Angelo Pansini passato alla direzione generale dell’agenzia Ager (compenso 2022 indicato sul sito internet, aggiornato al lontano 2023, pari a 108.960 euro) insieme a Domenico De Santis, vice capo di gabinetto (contratto a tempo determinato e in precedenza consulente del governatore a 65 mila euro all’anno) e Titti De Simone che dal 2015 è legata alla Regione Puglia da un contratto di consulenza (65 mila euro all’anno) per «partecipazione e politiche di genere». Oltre a Giovanni Sasso (storico autore delle campagne elettorali distribuite tra Emiliano e Antonio Decaro) figurano anche il compianto Stefano Fumarulo per la cui memoria è stata istituita una Fondazione antimafia sociale, e Antonio Maria Vasile che da assessore al marketing territoriale del Comune di Bari (viste le conoscente nel settore alberghiero) è stato catapultato nell’orbita di Aeroporti di Puglia, nominato presidente (a 60 mila euro all’anno). Alla portavoce Elena Laterza, già a Palazzo di Città e vincitrice di concorso in Regione, si aggiunge la presenza di Ubaldo Pagano parlamentare del Pd al secondo mandato consecutivo inserito nel listino bloccato. Ma la sequenza non finisce qui. E da PugliaPromozione (direttore generale Luca Scandale) ad Arca Puglia Centrale (amministratore unico Pietro Augusto De Nicolo) gli spazi sono sempre ampi.

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4 gennaio 2025 ( modifica il 4 gennaio 2025 | 16:08)

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