Due medici aggrediti nel reparto di Pediatria dell’ospedale Policlinico

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“La vile aggressione a due eccellenti professionisti al servizio dei cittadini, è un grave attacco alla convivenza civile che va condannato senza riserva alcuna, tenuto conto che il teatro della violenza è stato un reparto ospedaliero per giunta riservato ai bambini”. E’ quanto dichiara il primo cittadino di Catania, Enrico Trantino, in relazione all’aggressione subita da un medico e da un collega venuto in suo aiuto. I fatti si sono verificati ieri nel reparto di Pediatria del Policlinico Universitario di Catania. “Ho sentito telefonicamente Pierluigi Smilari e Piero Pavone, che conosco da parecchio tempo e che apprezzo per serietà e competenza, per sincerarmi delle loro condizioni fisiche ed esprimere la solidarietà e la vicinanza della comunità cittadina. Auspichiamo – conclude il sindaco – che i competenti organi agiscano con la risolutezza necessaria per affidare alla Giustizia balordi di tal fatta, autori di una vergognosa imboscata”.

“Il nuovo anno si apre con l’aggressione ai danni di due medici della Pediatria del Policlinico. Nel deprecare l’ennesimo vile atto di violenza contro gli operatori della sanità catanese e portare loro la solidarietà del sindacato, la Cisl, la Cisl Medici e la Cisl Funzione pubblica di Catania ritengono necessario che la Prefettura riconvochi il tavolo di confronto avviato lo scorso mese di ottobre, perché siano verificate quante e quali delle azioni promesse i direttori generali delle aziende ospedaliere catanesi hanno messo in atto. Auspichiamo che anche in quest’ultimo episodio, il direttore generale del Policlinico-San Marco si costituisca parte civile nei confronti di chi ha aggredito i due medici”. Lo affermano Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, con Massimo De Natale e Danilo Sottile, segretari generali rispettivamente di Cisl Medici e Cisl Fp di Catania, appresa la notizia dell’aggressione dei due pediatri del Policlinico. “Anche nel corso della campagna contro le aggressioni in sanità promossa da Cisl, Cisl Medici e Cisl Funzione pubblica di Catania nel 2024, ‘Prendiamoci cura di chi si prende cura della nostra salute’ – aggiungono – abbiamo chiesto che per consentire al personale sanitario di lavorare in serenità bisogna andare oltre: c’è bisogno di maggior personale nelle strutture d’urgenza/emergenza; l’esigenza di poter avere una protezione, come avviene in tutti gli altri campi, con un ruolo diverso per le guardie giurate, un raccordo migliore con la Polizia di Stato e le forze dell’ordine. Abbiamo chiesto che vengano modificati i documenti di valutazione del rischio così da adeguarli rispetto alle direttive ministeriali e regionali, accompagnati anche da una diversa distribuzione della rete della medicina del territorio. È necessario infatti che al pronto soccorso non arrivino troppi interventi (che arrivano a costituire anche il 60 per cento del complessivo) che possono essere differibili – concludono gli esponenti sindacali – e affrontati in altre strutture territoriali, come quelle previste nel Pnrr, che però devono essere adeguate in termini di personale”.

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‘Un episodio di inaudita violenza quello che si è verificato nel reparto di pediatria del policlinico. L’aggressione consumatasi alla presenza di pazienti e colleghi evidenzia ancora una volta l’urgenza di affrontare il problema della sicurezza del personale medico e degli operatori sanitari tutti. E’ intollerabile ed ingiustificabile che chi è dedito, con passione e sacrificio, alla salute pubblica e a salvare le vite, operando a volte con risorse limitate, debba rischiare o temere di rischiare quotidianamente la propria solo perché svolge il proprio dovere professionale. Sono purtroppo centinaia i casi di aggressioni fisiche e verbali che si registrano ogni anno a danno degli operatori sanitari, nei reparti dei nostri ospedali ed in particolare dei Pronto Soccorso. Questo, se da un canto deve fare riflettere sulla necessità di investire sempre più sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, anche con un potenziamento ove occorra del personale di sicurezza H24 in tutti i presidi ospedalieri, dall’altro deve essere un monito per la collettività. La sicurezza e il rispetto dei nostri medici e di tutti quelli che prestano servizio per la sanità pubblica equivale a garantire non solo un sistema sanitario efficace, ma significa anche proteggere un diritto: quello alla salute fondamentale e costituzionalmente garantito. Come coordinamento Mpa Catania esprimiamo la nostra solidarietà nei confronti dei medici vittime dell’aggressione”. Lo dichiara la coordinatrice Mpa di Catania Pina Alberghina.



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