Agenzia delle Entrate, nuove regole per rateizzare le cartelle esattoriali in 120 rate: ecco i requisiti e le istruzioni

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Dal 1° gennaio 2025, nuove regole per la rateizzazione dei debiti fiscali semplificano l’accesso e aumentano la flessibilità, con piani estesi fino a 120 rate in casi di difficoltà economica o eventi eccezionali, promuovendo equità e adempimento spontaneo

Le nuove modalità di rateizzazione dei debiti fiscali, operative dal 1° gennaio 2025, rappresentano un significativo passo avanti nella riforma della riscossione fiscale. Sotto la guida del viceministro dell’Economia Maurizio Leo, queste misure mirano a semplificare i rapporti tra contribuenti e fisco, rendendo i piani di pagamento più flessibili e accessibili.
La prima novità riguarda i contribuenti con debiti inferiori a 120.000 euro, i quali potranno accedere a piani di rateizzazione senza obbligo di comprovare lo stato di difficoltà economica, basandosi solo su un’autocertificazione. Si parla di stato di difficoltà con riferimento a una situazione in cui il debito supera un certo rapporto con l’ISEE del nucleo familiare (per persone fisiche e imprese individuali) o con il valore della produzione aziendale.

In particolare, tali soggetti potranno accedere a una rateizzazione così distribuita:

Conto e carta

difficile da pignorare

 

  • 84 rate mensili per richieste presentate nel 2025 e 2026;
  • 96 rate mensili per richieste presentate nel 2027 e 2028;
  • 108 rate mensili per richieste presentate dal 1° gennaio 2029.

Se il contribuente dimostra, tramite adeguata documentazione, uno stato di difficoltà economico-finanziaria, i piani di pagamento possono estendersi ulteriormente:

  1. fino a 120 rate mensili per debiti superiori a 120.000 euro;
  2. per debiti fino a 120.000 euro, il numero di rate varia a seconda dell’anno:
  • da 85 a 120 rate per richieste nel 2025 e 2026;
  • da 97 a 120 rate per richieste nel 2027 e 2028;
  • da 109 a 120 rate per richieste dal 2029.
Questa riforma si propone innanzitutto di facilitare l’adempimento fiscale, rendendo i piani di rientro più sostenibili per cittadini e imprese. Ulteriori obiettivi consistono nel miglioramento della gestione dei debiti fiscali – con un’attenzione particolare alle fasce di contribuenti in difficoltà – e nella promozione della semplificazione delle procedure di riscossione e incentivazione dell’adempimento spontaneo.
La documentazione richiesta varia in base alla tipologia del debitore. Con riferimento a persone fisiche e ditte individuali in regime semplificato, il parametro da tenere in considerazione è la certificazione ISEE. Per società di capitali e cooperative si tiene conto dell’Indice di liquidità, dell’Indice Alfa e dei documenti contabili aggiornati. Infine, per gli enti diversi da quelli sopracitati sono necessari l’atto costitutivo, lo statuto e i prospetti economico-finanziari.

Inoltre, un contribuente è considerato in una situazione di obiettiva difficoltà anche in presenza di eventi eccezionali che comportino gravi conseguenze sull’immobile principale utilizzato dal nucleo familiare o per lo svolgimento di attività lavorative. Tali eventi comprendono:

  • eventi atmosferici estremi;
  • calamità naturali;
  • incendi;
  • qualsiasi altro evento straordinario che provochi l’inagibilità totale dell’unico immobile adibito ad uso abitativo per il nucleo familiare, oppure a studio professionale o sede operativa dell’impresa.
In questi casi, il contribuente, persona fisica o società, può accedere automaticamente a un piano di rateizzazione di 120 rate mensili, senza alcuna limitazione sull’importo del debito.
Per accedere a questa agevolazione, è necessario presentare una certificazione di inagibilità dell’immobile rilasciata dal Comune, che soddisfi le seguenti condizioni:
  • data di rilascio: non oltre sei mesi precedenti alla presentazione della richiesta di rateazione;
  • contenuto: deve attestare l’effettiva inagibilità totale dell’immobile.

Le nuove modalità di rateizzazione, introdotte a partire dal 2025, segnano un’evoluzione rilevante nella gestione dei debiti fiscali, offrendo strumenti concreti per il sostegno ai contribuenti in difficoltà. La riforma, oltre a promuovere una maggiore equità e sostenibilità nei piani di pagamento, mira a incentivare l’adempimento spontaneo attraverso la semplificazione delle procedure e l’adattamento delle misure alle specifiche esigenze dei contribuenti. Tale approccio non solo rafforza il rapporto di fiducia tra cittadini e amministrazione fiscale, ma rappresenta anche un importante passo verso una gestione più moderna ed efficiente della riscossione tributaria, capace di coniugare flessibilità e rigore.





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