«È stato un anno molto complicato, soprattutto dal punto di vista personale perché ho dovuto affrontare un tumore e le necessarie cure per uscire fuori dalla malattia. Sono ancora in terapia, finirò il prossimo febbraio».
Matilde Celentano, sindaca di Latina dal 17 maggio 2023, ha accettato di rispondere alle domande del Messaggero al termine dell’iniziativa che ha visto cento latinensi esprimere un desiderio per il nuovo anno, ma non poteva che iniziare dall’anno appena concluso, dall’annuncio che la prima cittadina ha fatto in Consiglio comunale, raccontando alla città della sua malattia.
«Non mi sono mai abbattuta e ho cercato di reagire concentrandomi sul lavoro che ho affrontato con lucidità, anche se con la pesantezza di chi vive in contemporanea i postumi delle chemioterapie. Ma iIl 2024, nonostante tutto, è stato l’anno in cui abbiamo gettato le basi per fare di Latina una città universitaria. Abbiamo concesso a Sapienza Università di Roma parte degli immobili dell’ex Banca d’Italia e dell’ex Garage Ruspi, abbiamo istituito una linea di collegamento tra la stazione e l’Icot, sede delle specializzazioni di Medicina, abbiamo appena istituito borse di studio per le start up. Abbiamo lavorato per protocolli d’intesa volti a migliorare le agevolazioni per gli studenti. Vogliamo che Latina sia scelta non solo per l’offerta formativa ma anche per i suoi servizi».
Sindaca, il desiderio più gettonato riguarda la mobilità. I latinensi auspicano migliori collegamenti tra il centro e le periferie, più piste ciclabili, più autobus e strade più sicure. Cosa intende fare il Comune nel 2025 per venire incontro a questi auspici?
«Per quanto riguarda la manutenzione delle strade siamo già intervenuti su più fronti, in via Nascosa, via del Lido, via del Mare tra Borgo Grappa e Rio Martino. Nel bilancio di previsione, approvato il 27 dicembre scorso, abbiamo inserito circa un milione di euro per la manutenzione delle strade. Abbiamo migliorato l’illuminazione pubblica in diverse zone, soprattutto a Latina Scalo e procederemo come da programma. Realizzeremo a breve l’ampliamento di quelli che sono gli ambiti destinati alle zona 30 che, insieme alla realizzazione di nuove piste ciclabili, ad esempio il raddoppio di quella che sta su viale Pennacchi, in via Piave e viale Mazzini. Il contratto di Tpl sarà rimesso a gara e, visto che abbiamo avviato una serrata interlocuzione con la Regione Lazio per l’ottenimento di maggiori contributi chilometrici, in quest’ambito cercheremo di prevedere maggiori collegamenti tra il centro e i borghi e nelle ore serali. Sarebbe bello poter esaudire tutti i desideri, ma l’amministrazione è una macchina complessa. Cercheremo di fare il nostro meglio».
Impianti sportivi, punto dolente. Il palasport è chiuso, la piscina coperta è chiusa, quella esterna aspetta la fine dei lavori agli spogliatoi. Lo stadio ha problemi con il fungo dell’acqua. Il 2025 sarà l’anno per un nuovo palazzetto o per un nuovo stadio?
«Per quanto riguarda il palazzetto dello sport, stiamo andando avanti con il puntellamento del blocco spogliatoi che permetterà la ripresa dei lavori finanziati dal Pnrr. Abbiamo stanziato in bilancio 1,7 milioni di euro per risolvere il problema strutturale. La piscina open è stata oggetto di una recente deliberazione di Consiglio comunale che consentirà, grazie anche ai lavori che abbiamo concluso per la copertura pressostatica, la riapertura a breve. Mi piace ricordare anche il recente finanziamento di un milione di euro, ottenuto dalla nostra amministrazione con il bando “Sport e periferie, per la riqualificazione del centro sportivo polifunzionale di Borgo Grappa. Lo stadio è agibile, il problema riguarda l’acquedotto e la competenza è di Acqualatina. La domanda dovrebbe essere rivolta al gestore idrico».
Biblioteca, altro punto dolente, cittadini chiedono quando riaprirà completamente e se mai ne avremo una nuova, moderna, al passo con i tempi
Abbiamo già impegnato la somma di 400mila euro, sufficiente a chiudere tutti i lavori, e le opere termineranno entro l’anno. Al momento è questo l’obiettivo per il 2025, poi si vedrà anche alla luce dei nuovi spazi universitari con la realizzazione di aule-studio».
Valorizzazione della storia e delle tradizioni, sarà l’anno della fondazione per il centenario. Cosa ci può anticipare?
«Il centenario non è solo una data ma un percorso finalizzato alla realizzazione di un’offerta culturale destinata a durare nel tempo. Abbiamo dalla nostra parte una legge dello Stato, quella per il Centenario di Latina, che ci assegna importanti risorse per poter raggiungere questo obiettivo attraverso la Fondazione, ma l’amministrazione che rappresento ha già iniziato a lavorare nella direzione della valorizzazione della storia e delle tradizioni. In questo mese di dicembre abbiamo celebrato il primo festival dell’Architettura del Novecento, che rappresenta un carattere identitario della nostra città che si riflette sulla giovane quanto intensa storia, e il Natale di Latina rinnovando il tradizionale omaggio ai bonificatori, a cui dobbiamo la genesi della nostra comunità, aperta alle diversità».
Molti desiderano un lido di Latina più bello e vivibile, cosa può accadere nel 2025?
«Abbiamo appena approvato il nuovo Piano di utilizzazione degli arenili; nei mesi scorsi abbiamo conferito l’incarico per la revisione del Piano particolareggiato della Marina che ci consentirà anche di rimodulare la viabilità. Nell’immediatezza della prossima stagione estiva ci sarà una spiaggia attrezzata per persone con disabilità; provvederemo per tempo alla manutenzione delle passerelle; programmeremo iniziative di intrattenimento per la stagione balneare».
Il ripascimento è stato fatto a ottobre e probabilmente non servirà. Mentre il progetto più grande si è arenato. Troverete soluzioni nel 2025?
«Siamo in attesa di risorse dalla Regione Lazio che ci consentiranno di intervenire in maniera ordinaria sul litorale, avendo già improntato un progetto di ripascimento morbido. Intanto, siamo in attesa dell’ok della Regione per procedere all’escavazione del canale di Rio Martino e contestuale ricostruzione del litorale. Parliamo di 16mila metri cubi di sabbia che potremmo riversare nei tratti più erosi, entro la primavera 2025».
L’intesa con l’università sta creando attese nei cittadini, cosa può dirci? Qualche anticipazione? In tanti chiedono spazi per grandi mostre, sarà utilizzabile il Ruspi?
«Nel 2025 verrà sottoscritto con l’università lo schema di accordo approvato dal Consiglio comunale per la concessione in uso degli spazi dell’ex Garage Ruspi e dell’ex Banca d’Italia che verranno destinati ad aule per studenti e non solo. Nell’edificio di piazza della Libertà, infatti, ci saranno anche uffici comunali, mentre in quello di largo Giovanni XXIII si potranno svolgere eventi organizzati – e patrocinati – dal Comune. Verrà utilizzato anche per la promozione di iniziative, mostre, convegni, spazi espositivi allo scopo di potenziare ulteriormente l’attrattività della nostra città. Non saranno dunque solo nella disponibilità della Sapienza, ma anche della cittadinanza».
Parchi cittadini in cima ai desideri, cosa ci porterà il nuovo anno?
«Sicuramente la riapertura del Parco Falcone e Borsellino entro l’estate, grazie ad un intervento di riqualificazione finanziato con i fondi del Pnrr per oltre cinque milioni di euro. Restituiremo alla nostra comunità uno spazio sicuro ed organizzato con aree per lo sport, per il tempo libero e la promozione di attività culturali, aggregative e di relazioni sociali. L’amministrazione comunale è già intervenuta in diverse aree verdi della città con il ripristino delle attrezzature per lo sport all’aperto e per i bambini».
Rifiuti, in tanti chiedono non solo una città più pulita ma chiarezza sulla raccolta dei rifiuti e sulla differenziata spinta. Come risponde?
«Il 2025 sarà l’anno cambiamenti riguardo a rifiuti e all’azienda speciale Abc. E’ pronto il nuovo piano industriale dell’azienda speciale, un piano sostenibile e che ci porterà a un nuovo metodo di raccolta differenziata nell’area centrale della città, che recupererà una buona percentuale di differenziata e soprattutto una buona dose di decoro».
Lei ha un desiderio per Latina da veder esaudito nel 2025?
«Iniziare a raccogliere i frutti dopo tanto seminare. Mi riferisco in particolar modo alla nuova raccolta di rifiuti, all’avvio del protocollo con l’università, al soddisfacimento delle richieste di politiche socio-sanitarie, quindi anche alla realizzazione del progetto per il “dopo di noi” che stiamo portando avanti a livello distrettuale, l’apertura della case di comunità per le quali ho già sottoscritto accordi con la Asl di Latina. E poi finalmente il centro storico: partiranno a breve i lavori per il nuovo arredo».
Vittorio Buongiorno
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