Emilia Romagna. Qualità dell’aria entro i limiti di legge nel 2024. Priolo: “Massima attenzione a riduzione continua degli inquinanti”

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La qualità dell’aria nel 2024 in Emilia-Romagna resta stabile, nonostante condizioni meteo spesso favorevoli all’accumulo di inquinanti, tra cui il contributo delle polveri dal deserto, che in particolar modo tra marzo e aprile hanno fatto innalzare i livelli di PM10 oltre i limiti giornalieri.

Ma se si scorporano gli effetti dovuti alle polveri, come consentito dalla normativa, sono solo 3 le stazioni in regione che hanno registrato più di 35 giorni di superamento dei valori limite giornalieri (50 µg/m3), mentre il valore limite annuale di PM10 (40 µg/m3) è stato rispettato in tutte le stazioni della regione con valori medi annui in linea con gli ultimi cinque anni.

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Per quanto riguarda il biossido di azoto (NO2) si osserva una diminuzione delle concentrazioni misurate. Il valore limite annuale (40 µg/m3) è stato rispettato in tutte le stazioni e non si è avuto nessun superamento del valore limite orario (200 µg/m3).

Anche per quanto riguarda l’ozono, nonostante l’estate dello scorso anno sia stata tra le più calde registrate dal 1961, non ci sono state situazioni critiche: i superamenti della concentrazione dell’inquinante sono stati isolati nel tempo, con un numero di ore sopra soglia molto basso e nessun superamento della soglia di allarme.

E anche i valori degli altri inquinanti (biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio) sono rimasti entro i limiti di legge in tutte le stazioni di rilevamento.

Questi i dati raccolti nel 2024 ed elaborati da Arpae, Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna.

“Una situazione buona ma che ovviamente non ci soddisfa – afferma l’assessora regionale all’Ambiente, Irene Priolo-. Il cambiamento climatico in atto ci mette davanti ogni giorno a nuove sfide e dobbiamo adottare strategie sempre più incisive per contrastare un quadro che vede la Pianura Padana particolarmente vulnerabile. La qualità dell’aria è un elemento imprescindibile per la salute delle nostre comunità, non conosce ideologie o confini, quindi dobbiamo lavorare tutti insieme, istituzioni, imprese e singoli cittadine e cittadini, per mettere in campo misure integrate, anche di livello nazionale, capaci di contrastare la concentrazione degli inquinanti. Come Regione continueremo a insistere, ad esempio, sulla mobilità collettiva e dolce, con incentivi e infrastrutture dedicate, sul riscaldamento, sulla logistica sostenibile e contro gli sprechi nei consumi”.

La situazione 2024 in Emilia-Romagna

Nel 2024 i livelli misurati dalla rete regionale hanno continuano a mostrare per tutti gli inquinanti concentrazioni medie in linea o inferiori rispetto all’ultimo quinquennio.

Tornando alla concentrazione di PM10, i mesi di gennaio e febbraio hanno presentato diversi episodi di superamenti protratti sempre dovuti a condizioni meteorologiche sfavorevoli, mentre nella parte finale dell’anno – a ottobre, novembre e dicembre -, sono stati osservati superamenti sporadici o di minore persistenza.

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Per quanto riguarda gli inquinanti secondari il valore limite giornaliero (50 μg/m3) è stato superato per oltre 35 giorni in 6 delle 43 stazioni della rete regionale che lo misurano (nel 2020 erano 25, 11 nel 2021, 12 nel 2022 e 1 nel 2023).

In Pianura Ovest le stazioni che hanno superato sono Modena-Giardini (52), Piacenza-Giordani Farnese (40) e Carpi-Remesina (38); in Pianura Est Rimini-Flaminia (40), Ferrara-Isonzo (38) e Ravenna-Zalamella (37). Anche qui, se si eliminano gli episodi dovuti al trasporto delle polveri del deserto, le stazioni di Pianura Est rientrano tutte entro i 35 superamenti annui e rispettano il limite di legge e sono solo 3 le stazioni in regione che hanno superato i limiti per più di 35 giorni.

La media annuale di PM2.5 nel 2024 è stata inferiore ovunque al valore limite della normativa (25 μg/m3), con valori in linea con i cinque anni precedenti.

Per quanto riguarda la media annuale di biossido di azoto (NO2) si osserva una diminuzione delle concentrazioni misurate. Il valore limite annuale di 40 µg/m3 è stato rispettato in tutte le stazioni, come nel 2020 e 2022; nel 2021 e 2023 era stato superato in una stazione.

Inoltre, in nessuna stazione è stato superato il valore limite orario (200 µg/m3).

Per l’ozono le concentrazioni rilevate e il numero di superamenti delle soglie continuano a non rispettare gli obiettivi previsti dalla legge.

Tuttavia, sebbene il periodo giugno-agosto 2024 sia stato il quarto più caldo dal 1961, non vi sono state condizioni estremamente critiche per l’ozono. Ciò è dovuto in generale alla mancanza di episodi acuti, con la presenza di temperature molto elevate intervallata da eventi temporaleschi in grado di evitare l’instaurarsi di condizioni durature favorevoli alla formazione di ozono. Questo ha determinato un minor numero di ore di superamento della soglia di informazione, con superamenti avvenuti pressoché totalmente nell’area occidentale della regione. Diffuso ancora il superamento dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana.

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Nel 2024 i primi superamenti dell’obiettivo a lungo termine per la salute umana (massima media mobile giornaliera su 8 h – 120 µg/m3) sono stati registrati a metà aprile in diverse stazioni della rete regionale della qualità dell’aria. Una sola stazione, Alto Reno Terme-Castelluccio (BO), non ha fatto registrare alcun superamento dell’obiettivo a lungo termine per la salute umana.

I primi superamenti della soglia di informazione (180 µg/m3) sono stati registrati il 16 luglio.
La stagione estiva del 2024 non è stata caratterizzata da rilevanti episodi acuti di ozono, come invece accaduto in anni precedenti. Le concentrazioni di ozono hanno raggiunto anche valori elevati (superiori a 200 µg/m3) tra luglio e agosto, ma i superamenti sono stati isolati nel tempo con un numero di ore molto basso, 33.

La soglia di allarme (superamento del livello di 240 µg/m3 per almeno 3 ore consecutive) non è mai stata superata.

I valori degli altri inquinanti (biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio) sono rimasti entro i limiti di legge in tutte le stazioni di rilevamento.

La rete regionale della qualità dell’aria

La sintesi dei dati annuali e la relativa analisi derivano dalla elaborazione dei valori rilevati dalla rete regionale di misura della qualità dell’aria della Regione Emilia-Romagna. La rete, certificata secondo la norma UNI EN ISO 9001:2015, è gestita da Arpae Emilia-Romagna e sottoposta a rigorosi e costanti controlli di qualità.
La rete è composta da 47 stazioni: in ognuna viene rilevato il biossido di azoto (NO2), 43 misurano il PM10, 24 il PM2.5, 34 Ozono, 5 monossido di carbonio (CO), 9 benzene e 1 biossido di zolfo (SO2).
Le stazioni sono situate prevalentemente in area urbana e sono pertanto rappresentative delle aree a maggiore densità abitativa della regione.

I dati della qualità dell’aria in tempo reale

I dati della qualità dell’aria in tempo reale sono pubblicati da Arpae Emilia-Romagna ogni giorno sulla pagina web dedicata alla qualità dell’aria in cui sono riportati i dati delle stazioni e le mappe di valutazione e previsione quotidiane su tutto il territorio regionale. La pagina della Situazione riassuntiva regionale riporta anche i livelli giornalieri e le statistiche riepilogative relative al superamento dei limiti in ciascuna stazione.
I dati giornalieri vengono pubblicati previa validazione da parte degli operatori qualificati (nei fine settimana e nei giorni festivi i dati sono pubblicati previo controllo automatico ma senza validazione da parte dell’operatore per cui possono subire variazioni a seguito del processo di validazione nel primo giorno lavorativo).
Il sito Liberiamo l’aria è aggiornato quotidianamente durante il periodo invernale, riporta le informazioni relative ai provvedimenti emergenziali e le informazioni aggregate a livello provinciale relative al superamento del valore limite giornaliero per PM10.
I dati sono disponibili anche in modalità open data.

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