A ricevere la somma maggiore, con un articolo ad hoc, è stata l’Arcidiocesi di Catania: ecco chi riceverà i finanziamenti sull’Isola
Se in Sicilia si fosse indietro di cinquecento anni – e qui le battute facili sono dietro l’angolo – si potrebbe pensare a una forma un po’ burocratizzata per pagare le indulgenze, ma considerato che tutto sommato anche qui è il 2025 – e tenere conto dei peccati dei deputati sarebbe disdicevole – non resta che porsi una domanda: esiste un fenomeno clientelare che lega la politica agli ambienti ecclesiastici?
Le risposte possono essere tante e in parte tutte vere: pur essendo passati i tempi in cui all’interno delle omelie ci si poteva trovare qualche esplicita indicazione di voto, non è così raro imbattersi in parroci che, oltre alla cura delle anime, si esprimano su quali dovrebbero essere i comportamenti da tenere e le idee da sposare, spunti che in tempi di elezioni possono avere il loro peso. D’altra parte è anche vero che ancora oggi capiti che le istituzioni religiose, dalle periferie delle grandi città ai paesi più remoti dell’entroterra, sopperiscano alle carenze delle pubblica amministrazione in fatto di servizi assistenziali e socialità. Un contributo non da poco per chi sarebbe tenuto a rispondere delle scelte prese dagli organi di governo. Quanto abbiano influito questi ragionamenti nella redazione dell’ultima finanziaria regionale non è facile dirlo, certo è che all’Ars i deputati hanno tenuto in buona considerazione il mondo religioso: a chiese e parrocchie, infatti, sono stati destinati oltre cinque milioni di euro. Una cifra che cresce ulteriormente se si considera la cosiddetta tabella I.
Scorrendo gli articoli che compongono il maxi-emendamento che anche quest’anno ha rappresentato il pilastro della legge di stabilità regionale, si trovano circa un centinaio di contributi sparsi per le province. Alcuni finanziamenti serviranno a sostenere le spese per la cura del patrimonio immobiliare, in altri casi il denaro servirà a comprare arredi o apparecchiature e non mancano i soldi destinati per l’organizzazione di feste ed eventi.
Il contributo da un milione
A ricevere la somma maggiore, con un articolo ad hoc, è stata l’Arcidiocesi di Catania. Il finanziamento è destinato a interventi utili a “far fronte all’apertura di luoghi di culto colpiti dal terremoto del 2018 e al loro pieno utilizzo da parte delle comunità interessate, nonché per provvedere ad esigenze di recupero o di acquisto di beni o di attrezzature destinati alla fruizione pubblica”, si legge nel testo approvato a fine dicembre da sala d’Ercole.
La stessa Arcidiocesi potrà usufruire di 500mila euro, di cui 400mila per il restauro conservativo della cappella di Sant’Agata del Duomo di Catania e centomila per i lavori di efficientamento energetico e adeguamento della tensostruttura dell’oratorio della parrocchia San Giovanni Apostolo ed Evangelista.
I contributi nell’Agrigentino
Il 2025 sarà un anno importante per la provincia di Agrigento in campo culturale. Il territorio però riceverà anche contributi non indifferenti per la promozione di attività religiose.
A Campobello di Licata, con 50mila euro verranno restaurati nove dipinti presenti nella chiesa Gesù e Maria. Con 30mila euro – destinati all’Unità Pastorale Santissima Trinità, B.V.M. Del Carmelo e Sant’Antonio di Padova – a Cianciana si lavorerà alla ristruttrazione degli edifici e all’acquisto di arredi. A Calamonaci, 20mila euro sono stati assegnati alla parrocchia San Vincenzo Ferreri per l’acquisto di campane e l’ammodernamento di quelle esistenti, mentre l’Arcidiocesi di Agrigento con 85mila euro potrà lavorare al completamento dei lavori di manutenzione straordinaria dell’Opera di Gioeni. A Licata 25mila euro vanno alla parrocchia santa Barbara, che riceverà strumenti acquistati con 50mila euro assegnati alla Arcidiocesi.
I contributi in provincia di Caltanissetta
Sono diversi i finanziamento che arriveranno negli enti religiosi dei Comuni del Nisseno. Questo il lungo elenco dei beneficiari e le relative somme: a Gela, 25mila euro alla parrocchia San Giacomo Maggiore e 30mila alla Chiesa Missione Carismatica Parola della Grazia per arredi e climatizzatore, a Mazzarino 25mila euro per la chiesa Maria Santissima Immacolata per l’acquisto di banchi, a Milena 30mila euro per la Chiesa Evangelica e 40mila per la parrocchia Immacolata Vulgo San Giuseppe di Milena. A Caltanissetta 30mila euro li riceverà la chiesa Santa Barbara per lavori al campetto di calcio della parrocchia. Infine 25mila euro è la somma destinata al santuario diocesano San Rocco a Butera.
I fondi nel Catanese
Tra le province che beneficeranno maggiormente dei fondi dell’Ars c’è Catania. Questa la lunga lista di contributi varati dai deputati a sala d’Ercole: nel capoluogo 50mila euro per il campetto della parrocchia Natività del Signore, 25mila euro per la chiesa di Santa Lucia, 25mila per la chiesa San Giuseppe in Ognina, 25mila euro serviranno alla Chiesa di Santa Maria di Gesù per l’acquisto di un mezzo e attività di contrasto alla povertà, 25mila euro all’Istituto catechistico Divina Provvidenza e 30mila euro per la mensa della parrocchia del Santissimo Sacramento Ritrovato; ad Aci Castello 30mila euro alla parrocchia San Giovanni Battista; ad Aci Catena 30mila euro alla parrocchia Matrice per attività del gruppo estivo rivolte a ragazzi con disabilità intellettiva; ad Aci Sant’Antonio 25mila euro per la parrocchia Maria Santissima de La Salette; a Pedara 25mila euro per la chiesa di Sant’Antonio Abate per manifestazioni connesse alla Settimana santa e altre attività culturali; a San Giovanni la Punta 25mila euro per eventi alla chiesa di San Giovanni Battista; a Zafferana Etnea 25mila euro per la chiesa di San Giuseppe; a Mazzarrone 25mila euro per la chiesa di San Giuseppe; ad Acireale 50mila euro per iniziative varie della Diocesi, 25mila euro per la chiesa di Santa Maria della Misericordia, 25mila euro per la parrocchia di Santa Caterina e 25mila euro alla parrocchia San Giovanni Nepomuceno; a Misterbianco 50mila euro per i festeggiamenti di Sant’Antonio Abate e 30mila alla parrocchia Beato Cardinale Dusmet; a Caltagirone 30mila euro per il campo da calcio a 7 della parrocchia Sacra Famiglia; a Motta Sant’Anastasia 50mila euro per una ludoteca e un parco gioco nei locali della parrocchia Sant’Antonio di Padova; a Nicolosi 25mila euro per la parrocchia Santo Spirito; a Paternò 100mila euro alla Pparrocchia Santa Barbara per la manutenzione dei ceri votivi; a San Pietro Clarenza 25mila euro alla parrocchia di Santa Caterina; a Trecastagni 25mila euro al Santuario dei santi martiri Alfio, Filadelfo e Cirino; a Tremestieri Etneo 25mila euro per attività extrascolastiche e animazione alla parrocchia Santa Maria della Pace.
I contributi nell’Ennese
I finanziamenti stanziati nella più piccola delle province dell’isola comprendono a Enna 50mila euro per la parrocchia San Giovanni Battista e 25mila euro per il restauro conservativo della statua della Madonna della Visitazione nell’omonima chiesa; 25mila euro per la diocesi di Piazza Armerina per realizzare il restauro del portone ligneo della chiesa madre a Villarosa; a Valguarnera Caropepe 20mila euro per la parrocchia San Giuseppe e 30mila alla parrocchia San Francesco di Paola; a Piazza Armerina 30mila euro per la parrocchia San Pietro per la realizzazione di uno spazio espositivo permanente dell’erbario di Federico Roccella; a Regalbuto 45mila euro per la parrocchia San Domenico.
I fondi in provincia di Messina
I contributi alle chiese della provincia peloritana si limitano ai 25mila euro che arriveranno a Monforte San Giorgio per il restauro e la valorizzazione del polittico raffigurante la Madonna con il Bambino conservata presso la chiesa di San Giorgio.
Contributi nel Palermitano
I deputati dell’Ars hanno stanziato fondi per diversi Comuni del Palermitano. Nel capoluogo ben 480mila euro alla parrocchia San Vincenzo De’ Paoli; 50mila euro alla parrocchia Nostra Signora delle Nazioni in S. Eugenio Papa; 40mila euro alla parrocchia Madonna della Provvidenza per un poliambulatorio medico con finalità sociali, 40mila euro per la parrocchia San Sergio I Papa, 30mila euro per la parrocchia San Giuseppe di Passo di Rigano; ammonta a 25mila euro il finanziamento per la parrocchia di Roccapalumba per l’acquisto di un organo a canne; a Scillato con 20mila euro si lavorerà al restauro della chiesa della Madonna della Catena; a Termini Imerese 30mila euro per la riqualificazione degli immobili della parrocchia Santuario Madonna della Consolazione e 25mila euro per la chiesa del Carmelo; a Palazzo Adriano, 40mila euro per la parrocchia Maria Santissima Assunta e 45mila euro per la parrocchia di Maria Santissima Lume; all’Arcidiocesi di Monreale arriveranno 90mila euro per interventi in chiese a Monreale, Partinico, Carini, San Giuseppe Jato; a Mezzojuso 25mila euro per la chiesa dei Miracoli; a Capaci 25mila euro per le parrocchie Sant’Erasmo e Martire e Beata Pina Suriano; a Bagheria 25mila euro alla chiesa del Santo Sepolcro; a Borgetto 30mila euro alla parrocchia Sant’Antonio di Padova; a Ficarazzi 40mila euro per la parrocchia di Sant’Atanasio; a Villagrazia di Carini 25mila euro per la parrocchia Maria Santissima delle Grazie. A Monreale 150mila euro andranno al monastero San Martino delle Scale.
Contributi nel Ragusano
Molto lungo l’elenco delle parrocchie e delle chiese che beneficeranno dei fondi della Regione. A Pozzallo 25mila euro per la chiesa della Madonna del Rosario; a Monterosso Almo 25mila euro per l’Arcipretura, a Modica 25mila euro alla parrocchia San Pietro per la festa del patrono, 50mila euro al Sacro Cuore per l’acquisto di un organo, arredi e l’organizzazione della festa, 25mila euro per i festeggiamenti alla parrocchia Santa Maria di Betlemme, 30mila euro alla parrocchia San Giorgio, 25mila euro alla parrocchia Madonna delle Grazie e 25mila euro alla parrocchia San Giovanni Evangelista; a Ispica 50mila euro alla parrocchia Santa Maria Maggiore e altrettanti alla parrocchia Santissima Annunziata; a Scicli 25mila euro alla parrocchia Santa Maria la Nova; a Giarratana 25mila euro alla parrocchia Maria Santissima Annunziata; a Comiso 25mila euro alla parrocchia Santa Maria delle Stelle; a Ragusa 50mila euro per la Chiesa Evangelica Emmanuel.
Fondi nel Siracusano
Nella provincia aretusea le risorse andranno a Ferla dove la basilica di San Sebastiano riceverà 155mila euro per la ristrutturazione degli altari; a Noto 195mila euro per il recupero dell’altare ligneo alla basilica di San Nicolò; 20mila euro alla parrocchia di San di Cassibile per la festa del santo patrono; 100mila euro alla Diocesi di Noto per lavori di ristrutturazione di diverse tele pittoriche.Contributi nel Trapanese
L’elenco dei fondi alla chiesa è completato dai 25mila euro che arriveranno a Marettimo per la locale parrocchia, dai 70mila euro per le parrocchie di Maria Santissima Immacolata di Nubia a Paceco e dai 30mila euro per la parrocchia Maria Santissima dei Miracoli di Alcamo.
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