Continua il ‘racconto’ di gonews.it: gli auguri del Direttore e le sfide del 2025 per fare ‘buona informazione’

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Si è chiuso il 2024, ma continua il ‘racconto’ della Toscana da parte di gonews.it. Un anno importante quello appena concluso, con tante notizie che vanno dalla cronaca alla politica, dalla cultura all’intrattenimento (qui gli articoli più letti, i più curiosi e quelli più interessanti del 2024) e con numeri importanti: oltre 10 milioni di pagine viste totali e una media di oltre 30mila lettori al giorno.

Un anno importante per il nostro quotidiano anche per il cambio nella Direzione, passata dopo quasi 8 anni da Elia Billero a Giovanni Mennillo. Proprio il nuovo direttore Mennillo fa gli auguri ai lettori per il nuovo anno, ringrazia tutta la redazione e prova a tracciare gli obiettivi per il 2025:

 

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In un contesto di crisi dei Media e di moltiplicazione delle piattaforme online in cui è possibile informarsi, che si tratti di giornali, contenuti social o blog, gonews.it chiude il 2024 con numeri importanti. Ci siamo riusciti grazie ad una redazione che ad oggi può contare su un piccolo gruppo di giornalisti, ma di grande professionalità e passione, che riesce a coprire tutto il territorio toscano con decine e decine di articoli pubblicati ogni giorno. Un primo ringraziamento va a loro: in particolare a Margherita Cecchin e Gianmarco Lotti, ormai colonne portanti di questo giornale, ma anche a Filippo Belli, Chiara Capezzuoli, Giovanni Gaeta, Niccolò Pistolesi e René Pierotti che a vario titolo hanno contribuito a questo 2024, e infine ai due stagisti Niccolò Banchi e Antonio Lanzo.

 

Se si moltiplicano i canali di ricezione delle notizie in quella che è stata definita una vera e propria “overdose informativa”, a rischio è la qualità della notizia e talvolta anche la sua veridicità. La grande sfida dell’Informazione è allora quella di resistere alla tentazione di ‘uniformarsi al ribasso’ alle voci fatue che si riproducono attraverso i più disperati canali, accompagnare per mano il lettore ad ‘informarsi per formarsi’. Di fronte al mondo dei Media c’è il baratro del nichilismo o peggio del trivialismo, la presunzione che tutto sia potenzialmente vero e tutto abbia la medesima autorità; bisogna, invece,  costruire ponti di buona informazione e buon giornalismo. Umberto Eco, e ancor prima Albert Camus, dicevano che “il giornalista è uno storico del presente”, utilizza gli stessi strumenti della ricerca storica: questo è ciò che nel piccolissimo contesto di questo piccolo giornale online intendiamo fare, ossia fornire un’informazione precisa, corretta e deontologicamente attenta in grado di generare una riflessione. Non sempre ci riusciamo, ma dietro ogni frase, articolo o post, dietro anche ad ogni errore, c’è un gruppo di professionisti, alcuni dei quali hanno collaborato o collaborano tutt’ora con i più autorevoli giornali nazionali, che verifica e seleziona ogni notizia. Non abbiamo un gigante editoriale alle spalle, né partiti o colossi industriali, nessuna insegna luminosa né parterre allestiti con la fanfara o una storia centenaria alle spalle, ma questo non significa che non si possa fare Informazione di qualità. 

 

Partiti da una piccola stanza con alcuni pc, tra le prime realtà online della Toscana, gonews.it è oggi un punto di riferimento.  Ringrazio il mio primissimo direttore, nonché fondatore del giornale Giacomo Cioni, e il suo ‘successore’ Daniele Dei. Non per ultimo, un ringraziamento va a Elia Billero che ha guidato la Redazione in momenti difficili e di profonda evoluzione del mondo di internet e dei social. Ogni direttore ha dato una sua impronta e un suo contributo, ha affrontato le sue difficoltà e impostato le sue sfide: da parte mia credo sia importante valorizzare le capacità dei collaboratori e la qualità dell’informazione, anche a discapito della quantità, per far confluire il piccolo vialetto di gonews.it nel viale del buon giornalismo, senza perdersi nell’intricatissima rete di strade e autostrade che è il mondo dell’informazione. Tanto c’è da fare e tante sono le critiche meritate, ma credo che in questo contesto antropologico e culturale che possiamo sintetizzare come Post-Verità in cui i giornalisti sono scambiati per una comitiva di giornalai collusi con chicchessia grande potere occulto, sia importante riaffermare invece l’autorevolezza del giornalista e di questo giornale. 

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In questo primo giorno del nuovo anno, proviamo anche a spiegare cosa è e cosa vuole essere gonews.it per il 2025: il nostro giornale è nato prima di tutto come un portale di informazione, sintetizzato dal titolo che appare sotto il logo “giornale orario della Toscana”. Il nostro obiettivo è dare notizie precise e accurate in tempo reale a tutti coloro che intendono sapere qualcosa del territorio toscano: dalla cronaca alle grandi emergenze, dalle importanti decisioni politiche fino alle informazioni di servizio che possono riguardare la via dietro casa o semplicemente la notizia curiosa che tutti leggerebbero bevendo un caffè. Non ci sono quindi filtri per piccole o grandi notizie, ma solo diversi gradi di importanza: prendiamo in considerazione tutte le voci, dalla segnalazione alla nota del grande partito politico. L’obiettivo è mettere a disposizione dei cittadini un portale aperto a tutti in cui è possibile trovare tanto una notizia di intrattenimento che la grande questione politica o l’editoriale di maniera, il fatto di cronaca o la riflessione su argomenti sensibili. Il nostro giornale è poi anche Giornalismo, in cui vengono realizzati approfondimenti, piccole inchieste, studi su singoli temi, focus e editoriali in cui si commentano fatti o si fa chiarezza su alcuni temi non opportunamente spiegati. L’obiettivo per il 2025 è incrementare questo spirito giornalistico, questo spirito critico e quella curiosità che lo caratterizza, valorizzare le singole competenze dei nostri collaboratori e ‘raccontare’ il territorio con sempre maggiori spunti, focus e approfondimenti. Abbiamo già iniziato a farlo e ci proponiamo di migliorare in questo aspetto.

Un altro obiettivo su cui puntiamo molto è fare di gonews una sorta di ‘agora digitale’, in cui come nelle assemblee del mondo greco il più grande diritto era quello di poter prendere parola ed essere ascoltati, discutere in pubblica piazza e argomentare. Questa è la democrazia. Questo giornale vuole essere esattamente questo: uno strumento di democrazia. Il nostro obiettivo è usare questa agorà digitale come veicolo per ‘mettere in piazza’ voci diverse, ancor meglio se contrapposte, senza fare figli e figliastri, ascoltare tanto il partito quanto il comitato, il singolo cittadino o la grande associazione di categoria. I cittadini per essere tali hanno bisogno di essere messi di fronte a più voci, rompendo quella comunicazione verticale e individuale che domina sui social, devono quindi scendere nella piazza e discutere, farsi un’idea.

Non siamo un giornale di parte, non abbiamo stendardi o bandiere, ma solo la consapevolezza che il nostro ruolo è permettere a chi legge di conoscere posizioni diverse e scegliere. Abbiamo ovviamente idee e opinioni, valori e sensibilità diverse, ma il nostro obiettivo è quello di far diventare questo giornale online uno spazio di discussione e dibattito tra posizioni diverse. In un momento di ‘crisi’ della democrazia e della partecipazione, di sfiducia verso i meccanismi stessi dei regimi democratici, a partire dal dialogo e dal compromesso, crediamo che questo sia il nostro dovere come giornalisti. L’ultima parola sarà poi del lettore. Sentiamo, però, l’esigenza di non poter dare voce a posizioni ‘becere’, irrazionali o discriminatorie: quello che non sta all’interno delle regole della democrazia, del vivere civile, della libertà personale, della tolleranza e dell’accettazione dell’altro, non può esserci in questo giornale, se non per essere criticato. Parafrasando un grande poeta, noi abbiamo solo il dovere di contrapporre ‘ciò che non siamo, ciò che non vogliamo’.

 

Continueremo con questo bagaglio teorico a raccontare la Toscana anche nel 2025. Per il nuovo anno speriamo di poter superare i confini dei nostri territori di riferimento, in particolare l’Empolese Valdelsa, il Cuoio e la Valdera, per ampliare il nostro pubblico e le nostre aree ‘di competenza’. Intendiamo pianificare meglio le nostre strategie social per aumentare le piattaforme e il pubblico di utenti e offrire un accesso semplificato ai nostri articoli, in modo da ‘competere’ anche su quel campo con la cattiva informazione. I social network mutano velocemente, così come il mondo della rete, distorcendo l’informazione intesa come riflessione e apprendimento logico in uno slogan di poche immagini contenuto in un reel di pochi secondi: in questo contesto gonews.it può dire la sua solo se si ‘adegua’ alle tecnologie che avanzano, sfrutta i canali messi a disposizione dallo sviluppo di queste per rendersi visibile, ma senza snaturare la qualità dell’informazione. Non bisogna banalizzare l’informazione, ma renderla solo più attraente per quel particolare mercato. In tal senso c’è tanto da lavorare, ma ci proveremo.

 

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Nelle conclusioni ringrazio la XMediaGroup tutta, editore di gonews.it, per la fiducia data a me e tutta la Redazione, e in particolar modo ad Alessandro Dimitrio che ha seguito gonews.it fin dalla nascita nell’ottobre del 2007. È necessario ringraziare anche l’altro prodotto di XmediaGroup, Radio Lady 97.7, e le sue speaker Irene Rossi, Cristina Ferniani e Patrizia Dimitrio, che sono di fatto la ‘voce’ radiofonica di gonews.it, con più spazi dedicati ad interviste e approfondimenti. Un ringraziamento anche a tutti coloro che lavorano dietro le quinte per far funzionare l’azienda, come Emiliano Freschi, Laura Giani e Michela Renaldini. Infine, il ringraziamento va anche alla squadra di Empoli Channel, il portale dedicato all’Empoli FC di gonews.it, composta da Giacomo Cioni, Alessandro Marinai, Alessandro Marmugi e Niccolò Pistolesi

Da tutta XmediaGroup auguri di buon anno e un invito ad ascoltare anche per il 2025 il nostro ‘racconto’ della Toscana!

 

Giovanni Mennillo

Direttore di gonews.it

 

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