A partire da oggi, 3 gennaio 2025, entra in vigore una nuova misura fondamentale per la regolamentazione delle strutture ricettive in Sardegna: l’obbligo di ottenere il Codice identificativo nazionale (Cin). Questo codice, previsto dal decreto legge n.145 del 2023, art. 13-ter, è destinato a tutte le strutture ricettive, sia alberghiere che extralberghiere, che offrono servizi di ospitalità o locazione breve a fini turistici.
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Cos’è il Cin e come richiederlo in Sardegna
Il Cin è un codice identificativo che ogni struttura ricettiva, compresi gli immobili destinati a locazione breve, deve ottenere per poter essere regolarmente pubblicizzata e promossa. Una volta ottenuto il Cin, il titolare della struttura è tenuto a esporre il codice all’esterno dell’edificio e ad indicarlo in tutti gli annunci pubblicati o comunicati, come richiesto dalle normative vigenti.
Il Cin si affianca al Codice identificativo regionale (Cir), precedentemente assegnato alle strutture ricettive sarde. Per ottenerlo, i titolari delle strutture dovranno seguire una serie di passaggi attraverso la piattaforma nazionale, che prevede l’accesso tramite Spid o Cie (carta d’identità elettronica) e la verifica dei dati già registrati.
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Scadenze da rispettare e procedure
Le scadenze. Per proseguire l’attività turistica, i titolari di strutture ricettive extralberghiere e alberghiere devono confermare il possesso dei requisiti di classificazione previsti dalla legge. La dichiarazione autocertificativa deve essere presentata entro il 31 gennaio 2025 per le strutture extralberghiere e il 7 febbraio 2025 per le strutture alberghiere. Si noti che queste date potrebbero essere soggette a ulteriori proroghe da parte della Regione Sardegna.
Per la presentazione della documentazione, i soggetti interessati dovranno utilizzare la piattaforma Suape, selezionando il modulo appropriato (F29, F31 o F46) in base alla tipologia di struttura ricettiva.
Le fasi operative per il rilascio del Cin. Accedere alla piattaforma ROSS1000: Il primo passo è verificare ed eventualmente aggiornare i dati sulla piattaforma ROSS1000, inserendo correttamente il nome, il cognome e il codice fiscale del titolare o rappresentante legale.
Verifica dei dati. Una volta aggiornato il profilo, l’utente può accedere alla Banca dati nazionale delle strutture ricettive (Bdsr) tramite Spid. Qui, il sistema verifica se il codice fiscale è associato a una o più strutture. A questo punto, l’operatore deve fornire i dati aggiuntivi richiesti, come il codice Ateco, gli estremi catastali e la sottoscrizione delle dichiarazioni sulla sicurezza.
Generazione del Cin. Dopo aver completato la procedura e verificato che i dati siano corretti, il sistema consente di generare e scaricare il certificato con il Cin.
Casi di errore. Se il sistema segnala errori nei dati o non trova la struttura associata, l’utente dovrà segnalare l’incongruenza alla Regione Sardegna attraverso la piattaforma Interacta. La Regione eseguirà una verifica e, se necessario, correggerà i dati.
Fasi successive nella piattaforma ministeriale (Bdsr). Quando si accede alla piattaforma del Ministero del Turismo tramite Spid o Cie, il sistema rileva se il codice fiscale è associato a una o più strutture. Se non risulta alcuna struttura, sarà necessario verificare che i dati siano correttamente registrati su ROSS1000. Se i dati sono corretti ma la struttura non è visibile nella Bdsr, bisognerà inviare una segnalazione alla Regione per correggere eventuali malfunzionamenti.
Cosa dice il decreto del Ministero del Turismo
Il decreto ministeriale del 6 giugno 2024 (prot. n. 0016726/24), che ha introdotto il Cin, prevede che i titolari di strutture ricettive e locazioni turistiche, per ottenere il codice identificativo nazionale, accedano alla piattaforma del Ministero del Turismo. Questa operazione è obbligatoria per tutti coloro che gestiscono affitti brevi e altre forme di ospitalità turistica.
Una volta registrato correttamente il proprio profilo sulla piattaforma e verificati i dati, i titolari possono ottenere il CIN, che dovrà essere esposto chiaramente nella struttura e indicato in ogni comunicazione pubblicitaria o annuncio.
Tempistiche e scadenze per la Sardegna
In Sardegna, l’assessorato regionale del turismo ha predisposto una serie di istruzioni operative per l’assegnazione del Cin, che è necessario per l’inserimento nella Banca dati strutture ricettive (Bdsr). La Regione partecipa alla fase sperimentale della piattaforma dal 23 luglio 2024. Tutti i titolari di strutture ricettive e locazioni turistiche devono, quindi, procedere con la registrazione e l’aggiornamento dei dati sulla piattaforma nazionale.
I termini per ottenere il Cin sono scaduti il 1° gennaio 2025, ma i titolari hanno un periodo di 120 giorni per richiederlo se hanno già ricevuto il codice regionale (Cir/Iun). Al termine di questo periodo, scattano eventuali sanzioni.
Come ottenere il CIN a Cagliari. Dal 2 novembre 2024, l’obbligo di avere un Cin si è esteso anche a Cagliari. I gestori di strutture ricettive e locazioni turistiche devono seguire la stessa procedura descritta per ottenere il Cin e inserirlo correttamente nelle comunicazioni. Il processo di richiesta sarà gestito interamente attraverso il portale del Ministero del Turismo, con onere a carico dei titolari.
“Senza b&b, Cagliari sarebbe vuota”
Il Cin rappresenta una novità fondamentale per il settore turistico in Sardegna, contribuendo a una maggiore trasparenza e tracciabilità delle strutture ricettive. I titolari sono chiamati a seguire scrupolosamente le procedure per evitare sanzioni e garantire la regolarità delle loro attività . Per ulteriori informazioni, inclusi i dettagli sulle procedure e il testo completo delle Direttive regionali, si invita a consultare le pagine dedicate sul portale SardegnaTurismo.
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