Cassa Depositi e Prestiti, un piano strategico per far crescere il Paese – Fiscal Focus

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“Promuovere la competitività del Sistema Paese, stimolarne la sicurezza economica e l’autonomia strategica, rafforzare la coesione sociale e territoriale e sostenere il percorso verso una ‘Just Transition’. Sono le quattro priorità definite nel nuovo Piano Strategico 2025-2027 di Cassa Depositi e Prestiti, approvato dal CDA”.

C’è soddisfazione, nella squadra di Dario Scannapieco, ad di Cassa Depositi e Prestiti: in tre anni, il capitale disponibile è salito a 2,3 miliardi, i crediti a +14% e le risorse mobilitate +69 miliardi, il tutto attraverso un “triplete” di notevole fattura: più dismissioni, meno dividendi e l’aumento dei tassi di interesse che hanno fatto rendere meglio i 250 miliardi di risparmio sul conto corrente della tesoreria per stabilizzare il debito pubblico, permettendo per la prima volta alla CDP di superare i 3 miliardi di utile netto nell’esercizio 2023.

“Oggi – spiega il presidente di CDP Giovanni Gorno Tempini – abbiamo un’economia europea che cresce meno rispetto a quella degli Stati Uniti, il mondo è più conflittuale. Il tema della difesa è diventato centrale, i fenomeni meteorologici confermano la gravità dei cambiamenti climatici e l’Italia deve uscire dalla logica del più 1% toccando nuovi tasti”.

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È proprio per dare risposta a tutto questo, che è stato concepito il nuovo piano triennale di CDP, che tradotto in moneta corrente assicura una liquidità di 81 miliardi di euro, sufficienti ad attivare 170 miliardi di investimenti a vantaggio della competitività, stimolando la sicurezza economica, l’autonomia strategica e la coesione sociale e territoriale. Il tutto in un momento storico assai delicato in cui non solo l’Italia, ma l’intera Europa, sono chiamate a fare la propria parte di fronte a nuove sfide: dal calo demografico all’aumento dei consumi energetici, dalla dipendenza estera alle materie prime ai tassi di interesse.

“Con il nuovo Piano strategico – ha aggiunto l’ad Scannapieco – poniamo solide basi per svolgere un ruolo cruciale come piattaforma di finanza e competenze a sostegno della crescita del Paese. La nostra azione si amplierà a nuove aree di intervento con ulteriori strumenti e iniziative in grado di rispondere alle prossime sfide che dovranno affrontare famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni centrali e locali”.

Un supporto alla crescita del Sistema Paese passando non solo attraverso i prestiti, ma stanziando 4 miliardi per investimenti di capitale diretti e indiretti in cui rientrano dossier ancora aperti come il caso “Tim”, per cui è esclusa qualsiasi vendita del 10% in mano alla Cassa malgrado rumors che parlano di una possibile uscita del francese di “Vivendi”. Tra le questioni aperte anche “Open Fiber”, per cui CDP e il fondo Macquarie hanno deciso un aumento di capitale per completare il piano di copertura con la fibra delle aree grigie del Paese. Sui tavoli, per finire, anche la partita di Autostrade, di cui CDP detiene la maggioranza, e ancora in attesa di sbloccare il piano di investimenti infrastrutturali.

Il nuovo Piano prevede di rafforzare gli interventi, delineati su cinque pilastri operativi destinati a potenziare le attività in Italia e all’estero. Spiccano una maggiore attenzione verso il ‘business’, con l’ampliamento dei finanziamenti a imprese, infrastrutture e pubblica amministrazione, seguono l’ampliamento dei progetti di rigenerazione urbana ed un pilastro concentrato in particolare sull’Africa, per appoggiare la strategia del Piano Mattei.

“Nell’ultimo triennio la Cassa Depositi e Prestiti ha consolidato il proprio ruolo di istituzione al servizio di aziende, pubbliche amministrazioni e territori – hanno commentato il presidente Gorno Tempini e l’ad Scannapieco – Il nuovo Piano potenzierà la nostra azione come volano per lo sviluppo dell’Italia, con un significativo impatto a livello economico, sociale e ambientale.

Oggi, in uno scenario decisamente cambiato, la nostra azione si amplierà a nuove aree di intervento con ulteriori strumenti e iniziative in grado di rispondere alle prossime sfide che dovranno affrontare famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni centrali e locali”.





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