Una visione futuristica del mondo: l’ambiziosa idea, già avanzata in passato ma impossibile da realizzare a causa dei costi e dei vincoli tecnici, oggi potrebbe potenzialmente rivoluzionare il trasporto globale
In questo periodo si fa tanto parlare di tunnel ferroviari. In Italia sono ormai stati ormai completati gli scavi delle gallerie del Nodo di Genova e del Terzo Valico per la linea dell’Alta Velocità da Milano e si sta ultimando il nuovo tunnel del Brennero verso Innsbruck. Nel Regno Unito invece l’argomento sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori è quella serie di tunnel, attualmente al vaglio del governo britannico, della prima alta velocità inglese da Birmingham a Londra (un’opera che si dice ora costi oltre 400 milioni di dollari a miglio). Addirittura si parla di un tunnel sottomarino che dovrebbe collegare Inghilterra e Irlanda. A livello continentale si parla anche del prossimo tunnel da record (di lunghezza mondiale, anche stradale) – il Fehmarnbelt che collega sott’acqua Danimarca e Germania e che verrà inaugurato nel 2029 – e dei tunnel dove potrebbero forse viaggiare gli Hyperloop, i treni che saranno in grado di raggiungere fino a mille chilometri all’ora di velocità. I progetti Hyperloop vengono ormai proposti in giro per il mondo, dagli Usa all’Estremo Oriente, suscitando opinioni controverse.
Tecnologie di scavo
È proprio in questo modo che The Boring Company, la società di Elon Musk che tra le altre cose lavora anche su Hyperloop, pensa di poter andare dalla Costa Occidentale europea alla Costa Orientale americana, cioè da Londra a New York. Servirebbe evidentemente anche un’altra nuova tecnologia per scavare a basso prezzo e alta velocità. Secondo la rivista americana Newsweek che di recente ha rinnovato la sfida, sono circa 5000 chilometri di scavo. Le tecnologie più recenti, come la tunnel boring machine, la macchina cilindrica usata anche a Milano per la realizzazione della M4 (25 km in 2 anni) e della M5 che viene assemblata direttamente sottoterra e che permette di realizzare il rivestimento delle gallerie mentre avviene lo scavo, non bastano. Se si usassero le tecniche testate per il Tunnel sotto la Manica (38 km sotto il mare in 6 anni) ci vorrebbero 790 anni: Elon Musk e la sua società (che si sarebbe proposta di realizzare il tunnel) confidano legittimamente nell’evoluzione e nel prossimo avanzamento della tecnologia di scavo. The Boring Company ha già dimostrato di costruire tunnel in modo efficace almeno per brevi tratti: è accaduto in California e per il Convention Center di Las Vegas, dove è già stata commissionata una rete metropolitana di 69 stazioni e 105 km di lunghezza.
Green Revolution
Se realizzato, il progetto del tunnel potrebbe offrire un’alternativa ecologica ai viaggi aerei, riducendo l’inquinamento e al contempo cambiando drasticamente i modelli di viaggio. L’idea ha guadagnato nuova credibilità perché le innovazioni tecnologiche recenti la rendono teoricamente più facilmente realizzabile, nonostante le enormi sfide tecniche. Il progetto comporterebbe la perforazione sotto il fondale oceanico o la realizzazione di un tunnel fluttuante, eventualmente utilizzando cavi o strutture ancorate al fondo per il suo supporto.
Proposte simili sono state discusse per la prima volta più di 200 anni fa quando l’ingegnere francese Albert Mathieu-Favier suggerì a Napoleone un futuribile tunnel sotto la Manica nel 1802. Va sottolineato ovviamente che i precedenti tentativi di applicare le tecnologie Hyperloop sono state fermate – quantomeno temporaneamente – da problemi di sicurezza e fattibilità economica. Si stima che per questo infinito tunnel potrebbero servire 19.8 migliaia di miliardi di dollari. Una cifra inarrivabile anche per una serie di imprenditori illuminati che paiono essere interessati. Al momento.
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