Piazza Affari, dalla finanza all’energia: su quali titoli conviene puntare nel 2025

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di
Adriano Barrì

Il 2024 si è chiuso con banche e assicurazioni prime tra i guadagni. Ma ora il taglio dei tassi potrebbe favorire altri titoli, da Snam a Stm

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Con il 2024 alle spalle, è tempo di bilanci sui mercati finanziari e di uno sguardo alle prospettive per il nuovo anno. L’indice Ftse Mib, principale benchmark di Piazza Affari, ha registrato una performance positiva dell’11,9%, secondo anno consecutivo di rialzo e terza migliore Borsa d’Europa, riflettendo un clima di ottimismo che ha coinvolto diversi titoli leader del listino milanese e aprendo alla riscoperta di società rimaste indietro nei mesi precedenti. I risultati ottenuti da alcune blue chip confermano il ruolo di protagonisti per titoli finanziari come Unipol, Bper Banca e Monte dei Paschi di Siena, mentre emergono segnali di ripresa per settori come utility e tecnologia, che potrebbero offrire interessanti opportunità nel 2025L’Economia del Corriere della Sera ha messo in rassegna le blue chip mettendo in evidenza i protagonisti e coloro che proveranno a riprendersi la scena. Tra i migliori del 2024 spicca Unipol, che ha guadagnato il 130,5%%, trainata da solidi fondamentali riflessi da un rendimento da dividendo di oltre il 3%. La società ha beneficiato della crescita costante nel settore assicurativo e della capacità di sostenere la distribuzione di cedole agli azionisti.

Chi si distingue

Anche il comparto bancario ha avuto protagonisti di spicco: Monte dei Paschi di Siena e Bper Banca hanno registrato, rispettivamente, una crescita del 117% e del 105%. Questi risultati straordinari riflettono l’ottimizzazione operativa, il miglioramento dei margini e un contesto favorevole per le banche italiane, supportato da un ciclo di tassi solo in leggero calo. Goldman Sachs, in una recente analisi, prevede che il 2025 sarà un anno di consolidamento per le banche europee, con rendimenti sul capitale stabilizzati intorno al 13%, sempre al di sopra dei livelli storici. Gli analisti della banca d’affari sottolineano che il settore bancario, insieme ai titoli ciclici, potrà continuare a beneficiare di un contesto macroeconomico che evita la recessione, pur mantenendo tassi reali elevati. Oltre al settore finanziario, si distingue Leonardo, con un incremento di oltre il 73% nel 2024, sostenuto dal forte posizionamento nel mercato della difesa e dall’espansione internazionale. Anche Prysmian ha avuto un anno positivo (+48,4%), trainata dalla domanda di infrastrutture energetiche e cavi ad alta tecnologia, confermando la sua leadership nel settore. Ferrari, grazie al prestigio del suo brand e a risultati commerciali in costante crescita, ha ottenuto un rialzo del 34,8%, rafforzando la sua posizione tra i protagonisti del lusso unito alla tecnologia e alla ripresa dei risultati della scuderia di F1.




















































Chi può crescere

Parallelamente, il 2024 ha confermato una debolezza per i titoli dei beni di consumo. Amplifon, ad esempio, ha perso terreno con un rosso del 22% da inizio anno anche se il futuro potrebbe riservare sorprese positive grazie a previsioni di crescita del settore delle apparecchiature acustiche. Barclays, nonostante una revisione al ribasso del target price a 35 euro, ha mantenuto un giudizio overweight sul titolo, riconoscendo il potenziale di lungo termine. Nel settore delle utility, Italgas, Snam e Terna proveranno a giocare un ruolo da protagoniste nel 2025. Questi titoli, caratterizzati da rendimenti da dividendo superiori a quelli dei titoli di Stato, sono visti positivamente dal consensus. Snam in particolare ha un rating medio overweight (sovrappesare in portafoglio, nda) con un target di 5,09 euro, +21% sui prezzi attuali. Con l’allentamento delle politiche monetarie, le utilities potrebbero attirare maggiori flussi di capitali grazie al loro profilo difensivo e alla capacità di generare rendimenti stabili. StMicroelectronics ha chiuso il 2024 con una perdita del 47%, penalizzata dal contesto competitivo dell’industria dei semiconduttori. Bank of America ha recentemente confermato una raccomandazione Buy sul titolo, alzando il target price a 30 euro da 29 euro. Gli analisti hanno spostato la valutazione sui multipli 2026 rispetto al calcolo precedentemente, effettuato sui multipli 2025. Una dimostrazione di fiducia nel futuro. Il prossimo anno si preannuncia dunque come un anno cruciale per capitalizzare i successi del 2024 e cogliere le opportunità offerte da una possibile rotazione settoriale.


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