Gli ultimi aggiornamenti dai modelli meteorologici confermano l’arrivo di una situazione invernale eccezionale: una “nevicata perfetta” potrebbe colpire Milano e gran parte della Val Padana, soprattutto la sua porzione occidentale, subito dopo l’Epifania. Tra il 7 e il 9 gennaio, infatti, un’imponente irruzione di aria artica proveniente dal Rodano scaverà una depressione nel Mediterraneo settentrionale, generando le condizioni ideali per intense nevicate. Si tratta di uno scenario raro e affascinante, con i modelli numerici che convergono nel delineare una fase meteorologica estremamente favorevole alla neve.
Le dinamiche atmosferiche: il ruolo dell’aria artica e della depressione del Rodano
La configurazione prevista si basa su un’imponente massa di aria gelida di origine artica che, dopo aver attraversato l’Europa centrale, irromperà nel Mediterraneo attraverso il Rodano. Questo flusso freddo interagirà con le acque ancora relativamente miti del Mar Ligure, generando una depressione in grado di innescare precipitazioni diffuse su gran parte della Val Padana.
Le condizioni saranno ottimali per esaltare le nevicate: da un lato, l’aria fredda garantirà temperature sufficientemente basse su tutta la pianura per permettere che la pioggia si trasformi in neve, anche a quote di pianura; dall’altro, il vortice ciclonico in formazione apporterà umidità e dinamismo, elementi chiave per nevicate abbondanti e persistenti.
Secondo gli attuali modelli, le aree più coinvolte saranno il Piemonte orientale, la Lombardia occidentale e parte dell’Emilia occidentale, con Milano al centro di questo evento. La nevicata potrebbe estendersi su tutta la città metropolitana, con accumuli significativi anche nelle zone periferiche.
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Le condizioni migliori per la neve a Milano
Milano, situata nella parte centrale della pianura lombarda, è spesso al limite tra nevicate e pioggia durante gli eventi invernali. Tuttavia, l’attuale configurazione meteorologica sembra quasi ideale per garantire neve abbondante. Ecco perché:
1. Presenza di aria fredda preesistente: L’arrivo dell’aria artica garantirà un raffreddamento uniforme su tutta la pianura. La temperatura dovrebbe scendere sotto i 2°C, un valore ideale per la neve a Milano.
2. Effetto “cuscinetto freddo”: La Val Padana ha una capacità unica di trattenere l’aria fredda al suolo, grazie alla sua conformazione orografica. Questa caratteristica potrebbe aiutare a mantenere le temperature basse anche durante le precipitazioni.
3. Apporto di umidità dal Mar Ligure: La depressione che si formerà sul Mar Ligure fungerà da motore per le precipitazioni nevose, fornendo il necessario apporto di umidità per intensificare i fenomeni.
4. Assenza di venti di scirocco: Un elemento cruciale per Milano è l’assenza di venti miti meridionali che, spesso, trasformano la neve in pioggia. Al momento, i modelli indicano la prevalenza di correnti fredde settentrionali o occidentali, che favoriranno la neve.
Una nevicata significativa per la Val Padana
Se queste condizioni verranno confermate, Milano potrebbe vivere una nevicata da ricordare. Sebbene sia ancora presto per quantificare gli accumuli, l’intensità delle precipitazioni prevista lascia spazio a scenari suggestivi. Si ipotizzano nevicate forti e continue, che potrebbero portare la città a svegliarsi sotto uno spesso manto bianco, trasformandola in un paesaggio da cartolina.
Anche altre aree della Val Padana occidentale, come Torino, Pavia, Novara e Piacenza, potrebbero essere interessate da neve abbondante. In particolare, il Piemonte orientale e la Lombardia occidentale potrebbero registrare accumuli particolarmente significativi, con conseguenti disagi alla viabilità ma anche la gioia degli amanti della neve.
Conclusioni e prossimi aggiornamenti
Quella prevista tra il 7 e il 9 gennaio potrebbe essere una delle nevicate più significative degli ultimi anni per Milano e la Val Padana. La conferma dei modelli numerici aumenta le probabilità che la neve conquisti non solo la metropoli lombarda, ma anche vaste aree della pianura.
Tuttavia, è fondamentale seguire i prossimi aggiornamenti meteorologici, poiché piccoli cambiamenti nella traiettoria della depressione o nella distribuzione dell’aria fredda potrebbero modificare l’intensità o l’estensione del fenomeno. Una cosa è certa: l’inverno è pronto a lasciare il segno e a regalare spettacoli mozzafiato.
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