Al cinema trovate il nuovo film dedicato alla Terra di Mezzo, ossia Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim. Ma da dove proviene la storia? Basta leggere J.R.R. Tolkien per scoprirlo.
La Terra di Mezzo è tornata, anche se attraverso un nuovo mezzo come il film d’animazione La Guerra dei Rohirrim, uscito al cinema. Senza dubbio, anche soltanto rivedere il font del logo de Il Signore degli Anelli ci riporta indietro di almeno dieci anni per quanto riguarda Lo Hobbit e più di venti per quanto riguarda la prima trilogia targata Peter Jackson.
Un’attesa interessante, perché quando ci si approccia al Legendarium di J.R.R. Tolkien c’è sempre molta “apprensione”. Soprattutto in questa nuova era mediatica, che non risparmia critiche per quanto riguarda il mondo ideato dal professore di Oxford. Tuttavia prima di controllare per filo e per segno cosa va e cosa non va dal punto di vista di fedeltà letteraria, considerando che la fedeltà non dovrebbe essere mai centrata, dato che parliamo sempre di trasposizioni, andiamo a ricercare negli scritti di Tolkien il tema principale di questo nuovo film: i Rohirrim.
I Rohirrim: lingua, religione e fisicità tipica dei popoli nordici
I Rohirrim sono uno dei popoli umani che abitano nella Terra di Mezzo e la loro terra è il regno di Rohan. Sono degli abili cavalieri e valorosi combattenti: amano i propri cavalli come dei figli e non esitano ad accorrere in aiuto degli alleati in difficoltà e proprio per questo vennero chiamati anche “I Signori dei Cavalli”. Come tutti gli umani della Terra di Mezzo hanno una vita relativamente breve, se paragonata ad altre razze di Arda, quindi più o meno ottant’anni (proprio come un umano standard).
La loro aspettativa di vita è minore rispetto a quella dei Dúnedain con una media di 70-80 anni, anche se non sono mancati nel tempo coloro che riuscirono a superare abbondantemente i 90 anni come Aldor il Vecchio che morì a 101 anni. Fisicamente i Rohirrim si presentano come uomini dalla carnagione chiara, gli occhi azzurri, fluenti capelli e barbe bionde. Sono molto alti e possono aggirarsi tra i 180 e i 190 cm di altezza, oltre ad essere parecchio resistenti alle fatiche e hanno un carattere fiero e indipendente ma sono capaci di una lealtà senza pari verso coloro che considerano amici.
I Rohirrim nella loro centenaria storia furono sempre dei fedeli alleati dei Dúnedain di Gondor, che li ricompensarono donandogli le terre del Calenardhon che in seguito divennero il regno di Rohan. Anticamente si chiamavano Éothéod. che nell’antico Rohirric (il linguaggio antico dei Rohirrim) significa letteralmente “Popolo dei Cavalli”. Da appassionato linguista qual era Tolkien per creare questa lingua si ispirò all’antico inglese e alle lingue germaniche parlate in un primo tempo dagli Angli e dai Sassoni. Per quanto riguarda la religione, Tolkien non è molto specifico, ma grazie ai loro frequenti contatti con gli Elfi e gli Uomini dell’Ovest hanno sicuramente assorbito il culto dei Valar e venerano Eru Ilúvatar, anche se come i Dúnedain di Gondor non hanno l’abitudine di costruire altari o templi per venerarlo. Un Valar a cui loro dedicano particolare venerazione è senza dubbio Oromë il Cacciatore, che essi chiamano Béma.
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I migliori Cavalieri della Terra di Mezzo, ma anche mandriani
Questi personaggi possiamo definirli i cowboy della Terra di Mezzo. Sì perché gli uomini di Rohan non amano le città e la maggior parte degli abitanti preferisce condurre la propria vita in piccoli villaggi, dedicandosi all’allevamento di bestiame e ad un’agricoltura di sussistenza. I Rohirrim, che provenivano appunto dal Nord furono decisivi per la fortuna della stessa Gondor, ed erano conosciuti per i loro cavalli: i migliori che si potessero trovare nella Terra di Mezzo. La razza di stalloni allevata dai Rohirrim era chiamata Mearas che, discendendo direttamente dal destriero di Orome, sono la più bella stirpe di cavalli ad aver mai cavalcato su Arda.
La cavalleria di Rohan non era una forza fissa e permanente; infatti gli stessi Rohirrim erano dei mandriani che vagavano nelle praterie (La Marca chiamata come regione) con i loro cavalli proprio come i cowboy del West, per quasi tutto l’anno. Il loro esercito era composto praticamente da cavalieri, tanto che quando riuscivano cercavano di evitare di combattere all’interno di fortezze, preferendo grandi cariche contro il nemico. Venivano convocati solo in tempo di guerra o battaglia proprio perché radunare un intero esercito richiedeva giorni e giorni. Nonostante la loro indole da allevatori erano comunque dei feroci guerrieri, con il loro lignaggio nordico, avendo imparato il codice della guerra da moltissimo tempo.
L’unità militare di base era l’eored, una squadra di grandezza variabile radunato da un maresciallo di una famiglia ben specifica. La Marca era divisa in varie Regioni, ed ogni Regione aveva un maresciallo sui cui gravava la responsabilità della difesa; ogni maresciallo doveva obbedire al sovrano, che viveva nella maggior parte del tempo ad Edoras, la fortezza principale di Rohan. Le armature e le armi usate dai Rohirrim erano quelle analoghe a quelle dei popoli del Nord: lunghissime lance, archi e spadoni. Anche lo scudo era presente e la maggiorparte erano dipinti con il classico cavallo bianco su fondo verde. Cotte di maglia ed elmi, molto leggeri, erano diffusi tra i Cavalieri di Rohan, ma la caratteristica che li rendeva unici era la loro maestria negli attacchi di massa.
Avevano sviluppato delle tattiche di cavalleria leggera e pesante di altissima valore (Tolkien sicuramente si sarà ispirato alle grandi fanterie romane) e probabilmente nella Terra di Mezzo dell’Ovest non c’era esercito che poteva resistere, in campo aperto, ad un loro attacco. Proprio per queste ragioni i Cavalieri di Rohan erano considerati alleati di tutto rispetto anche dagli Uomini di Gondor, consci che una forza così prorompente a cavallo non poteva essere eguagliata all’interno del regno di Minas Tirith. I Rohirrim nella loro storia soccorsero di Dunedain in moltissime situazioni, ma la più importante fu durante la Guerra dell’Anello quando seimila cavalieri guidati da Re Theoden riuscirono a togliere l’assedio di Minas Tirith innescando il più grande scontro della Terza Era: la Battaglia dei Campi del Pellenor.
Da dove arriva la storia de Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim?
Nel 3019 della Terza Era i Rohirrim presero parte alla Guerra dell’Anello contro Sauron guidati dal loro Re Théoden e da suo nipote Éomer. Sebbene all’inizio del conflitto la loro posizione fosse ambigua (circolavano infatti voci che vendessero cavalli all’Oscuro Signore di Mordor) quando Gandalf scacciò Grima Vermilinguo dalla corte di Théoden, questi scese risolutamente in campo contro le forze di Mordor impegnandosi nella sconfitta di Saruman e dell’esercito di Isengard nella Battaglia del Fosso di Helm.
Quando gli emissari di Gondor giunsero a chiedere aiuto a Re Théoden questi mobilitò un esercito di 6,000 cavalieri per correre in aiuto agli antichi alleati e con essi affrontò gli eserciti di Sauron nella Battaglia dei Campi del Pelennor trovandovi la morte per mano dei Nazgûl. In seguito duemila cavalieri di Rohan guidati da Eomer presero parte alla Battaglia del Nero Cancello contro Sauron, al fianco di Aragorn, prossimo Re Elessar.
Dopo la sconfitta di Sauron i Rohirrim continuarono a mantenere ovviamente la propria alleanza con Gondor e Re Éomer (divenuto Re di Rohan) rinnovò il Giuramento di Eorl, ed egli stesso prese parte a molte delle campagne di Re Elessar contro i Sudroni e gli Haradrim che abitavano le terre a sud di Mordor. Il Re Éomer, il capitano più famoso dei Rohirrim, morì nel 63 della Quarta Era e gli succedette sul trono il figlio Elfwine, nato dall’unione tra il Re e LothÃriel di Dol Amroth.
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