BTP Italia, Valore fino al Green: quali emissioni di titoli di stato nel 2025

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Nel 2025 il Tesoro proporrà nuove emissioni di BTP Valore, BTP Italia e BTP green. Così il Ministero dell’Economia e delle Finanze pubblicando il calendario 2025 del Debito Pubblico, indicando le date in cui si terranno le aste del nuovo anno, le tempistiche per il regolamento di tutte le operazioni e i giorni delle comunicazioni ufficiali previste per l’annuncio dei Titoli offerti in ciascuna asta.

Con il Calendario inoltre, via XX Settembre ha reso note anche le Linee guida per la gestione del debito pubblico per il 2025, il documento programmatico che illustra le principali strategie di emissione e gestione per il nuovo anno, il programma trimestrale di emissione con tutte le informazioni circa i titoli in offerta nel primo trimestre 2025, il volume complessivo di emissione di debito a medio-lungo termine atteso per il prossimo anno e una sintesi del quadro macroeconomico e di finanza pubblica di riferimento.

Btp Italia e gli altri titoli dedicati ai risparmiatori

Il Tesoro da diversi anni persegue una politica di gestione del debito finalizzata tra l’altro ad ampliare il coinvolgimento dei piccoli investitori e dal 2022 la quota di investitori è tornata a salire, grazie soprattutto ai maggiori rendimenti offerti. A questa evoluzione, oltre all’andamento dei tassi di interesse, hanno sicuramente contribuito gli strumenti dedicati a questi risparmiatori introdotti nell’ultimo decennio quali il BTP Italia, il BTP Futura e il BTP Valore lanciato nel 2023.

Nel 2025, considerando l’ottimo riscontro ricevuto dal mercato sulle emissioni dedicate ai risparmiatori retail, il Tesoro continuerà a proporre questi strumenti, tenuto conto anche del generale contesto di tassi di interesse più elevati rispetto al recente passato.

Riguardo al BTP Valore, il Tesoro ha effettuato due emissioni nel corso del 2024, nei mesi di marzo e maggio, per un ammontare complessivo di poco inferiore ai 30 miliardi, in linea con le previsioni di inizio anno, riscontrando uno straordinario interesse da parte del mercato. Nel 2025, ove se ne riscontrino le condizioni ed in ragione delle esigenze di finanziamento, il Mef rende noto che sarà valutata l’opportunità di effettuare una o più emissioni di BTP riservati agli investitori retail, riservandosi massima discrezionalità nel valutare in prossimità del collocamento la struttura finanziaria più opportuna per scadenza, tipologia, periodicità di pagamento delle cedole e il premio extra finale di fedeltà.

Con riferimento al BTP Italia,  se nel corso del 2024, il Tesoro non ha ritenuto opportuno effettuare nuove emissioni, nel 2025 le cose potrebbero cambiare. “Considerato che verrà a scadenza un BTP Italia per circa 18,5 miliardi di euro, al fine di continuare a soddisfare la domanda degli investitori istituzionali e retail e di fornire uno strumento ormai consolidato di protezione dei loro risparmi, il Tesoro valuterà l’opportunità di effettuare almeno un’emissione di BTP Italia, riservandosi la massima flessibilità nella scelta della scadenza più opportuna per il nuovo titolo” si legge nel documento ufficiale del Mef,

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In ogni caso, i titoli eventualmente offerti nel corso del prossimo anno, sottolineano dal dicastero guidato da Giancarlo Giorgetti, manterranno l’indicizzazione legata al tasso di inflazione nazionale e un premio fedeltà per gli investitori retail che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza.

In linea con gli anni precedenti, anche nel 2024 il Tesoro ha confermato la sua presenza sul segmento Green, sia con la riapertura di titoli già in circolazione mediante asta sia con l’emissione via sindacato di un nuovo benchmark, effettuata nel mese di maggio. Il nuovo titolo, con scadenza 30 ottobre 2037, è stato collocato per un importo pari a 9 miliardi di euro, riscontrando una forte domanda e una larga partecipazione di investitori ESG (Environmental, Social and Governance) che hanno sottoscritto oltre la metà dell’ammontare emesso. I proventi delle emissioni di BTP Green sono destinati alla copertura del pool di spese con positivo impatto ambientale presenti nel Bilancio dello Stato relativo all’anno di emissione e ai consuntivi dei tre anni precedenti.

In relazione all’evoluzione delle condizioni di mercato ed in ragione delle esigenze di finanziamento, nel 2025 il Tesoro proseguirà con il suo programma di emissioni di BTP Green con volumi sostanzialmente in linea a quelli collocati nell’ultimo anno, fornendo liquidità ai titoli esistenti e valutando la possibilità di collocare un nuovo titolo mediante sindacato.

Infine, il Tesoro rende noto che è in programma, inoltre, una revisione dell’attuale Quadro di riferimento per l’emissione di titoli di Stato Green del 2021, al fine di perseguire il maggior allineamento possibile agli obiettivi fissati dalla Tassonomia UE, in considerazione anche della recente entrata in vigore degli European Green Bond Standard – EuGBS.

Le emissioni del 2024

Nel calendario 2025 il Tesoro ha reso noto inoltre che, relativamente all’anno 2024 sono stati emessi titoli a medio-lungo termine per un ammontare pari a 361 miliardi di euro (senza tenere conto dei 16 miliardi emessi via concambio) e poco oltre 171 miliardi di euro di Bot.

Il costo medio annuo all’emissione, al termine dei collocamenti del 2024, coerentemente con lo scenario globale dei tassi, risulta essere stato pari al 3,40%, in discesa rispetto al 3,76% del 2023. Infine, la vita media a fine anno resta stabile a 7 anni (rispetto ai 6,97 anni del 2023). Il dato migliora se si considerano anche i finanziamenti europei SURE e NGEU. In questo caso la vita media passa da 7,25 anni di fine 2023 a 7,35 anni di fine 2024.

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