5mila hanno scelto l’arte, Sant’Elmo batte il Mann

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Numeri importanti, per il Capodanno al museo a Napoli. Oltre 5mila persone hanno dedicato le prime ore del 2025 all’esplorazione dei capolavori dell’arte. Le sale della cultura in città – come nel resto della nazione – sono rimaste aperte, ieri, al contrario di quanto avvenuto in occasione del 25 dicembre da poco trascorso (a Natale del 2023, invece, i musei erano fruibili).

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È stato un inizio 2025 all’insegna della cultura per migliaia di visitatori. In cima alla classifica dei musei più visitati della città c’è Sant’Elmo, con la collina del Vomero sempre più protagonista del turismo in città. Bene anche gli altri principali siti della cultura made partenopea. Se il primo gennaio dell’anno appena iniziato l’ingresso è stato a pagamento, il 5 l’accesso ai musei sarà gratis. Il Ministero della Cultura di Alessandro Giuli ha infatti deciso di confermare l’iniziativa attiva ai tempi di Gennaro Sangiuliano: tutte le prime domeniche di ogni mese i musei saranno visitabili senza pagare.

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Tanti i napoletani e i turisti che hanno scelto di iniziare l’anno nel segno della cultura. Sommando gli ingressi registrati solo ieri e solo nei principali musei della città, le presenze di Capodanno superano i 5mila ingressi. E i dati raccolti dal Mattino assumono anche maggiore rilevanza se si considera che ieri, dato il giorno festivo, le biglietterie hanno chiuso un’ora prima del solito. Ne hanno beneficiato tanti dei 380mila vacanzieri che hanno scelto Napoli per Natale-Capodanno 2025: i due terzi in città dal 29 dicembre e fino al 7 gennaio. Passando ai numeri, sono stati 448 ingressi registrati a Capodimonte, un dato in linea – fanno sapere dal museo del Real Bosco – con quelli dei giorni festivi infrasettimanali. Ben 1463 gli ingressi di Castel Sant’Elmo che, come detto, è stato il sito più visitato della città. Con la complicità di un meteo che anche ieri è stato quasi primaverile, la fortezza del Vomero offre ai visitatori la possibilità di coniugare arte e panorama. Molto bene anche il Museo Archeologico Nazionale, che ieri ha accolto 1130 persone. 557 ingressi a Palazzo Reale e 40 a Villa Pignatelli. Va poi sottolineato il nuovo sold-out di Cappella Sansevero, col Cristo Velato che registra sistematicamente il tutto esaurito. È rimasto aperto ieri anche il museo del Tesoro di San Gennaro. Le ultime due location, contrariamente a quelle di cui abbiamo parlato sopra, non appartengono alla categoria dei siti culturali statali. L’arte del capoluogo partenopeo e dintorni – si pensi agli scavi di Pompei che spesso superano anche il Colosseo, dal punto di vista delle presenze, e che la prima domenica di dicembre accolsero 11207 visitatori – si attesta come epicentro della cultura a livello nazionale anche nelle festività invernali.

La sfida 

Proprio queste festività invernali, con oltre cento eventi organizzati a Napoli tra il giorno dell’Immacolata e l’Epifania che sta per arrivare, hanno dimostrato quanto i musei possano recitare un ruolo fondamentale in ogni periodo festivo dell’anno. Non a caso, sono state tante le iniziative anche agli scavi di Pompei, visitato ieri da 2034 persone. Le sale della cultura sono ormai parte integrante dei periodi di ferie, dall’estate all’inverno: contribuiscono ad allargare l’offerta e a diffondere la cultura del territorio anche per i turisti che scelgono la vacanza di mare o la festa di fine anno. Più in generale, come sottolineato negli ultimi giorni anche da queste colonne, la sfida che aspetta Napoli per l’anno appena iniziato riguarda in particolar modo la capacità di mettere a frutto il più possibile la sua vocazione turistica, che costituisce ormai il volano economico della città.

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Per l’anno giubilare inaugurato a Roma con l’apertura della Porta Santa il 24 dicembre dal Papa, sono attesi in città «4 milioni di visitatori», secondo le stime che il Vaticano ha fornito alla giunta di Palazzo San Giacomo negli ultimi giorni. Napoli potrebbe sfiorare in sostanza i 18 milioni di turisti nel 2025. «Le previsioni sono ottime e lasciano ben sperare – ha spiegato l’assessore comunale al Turismo Teresa Armato – nei prossimi 12 mesi destineremo 7 milioni di risorse comunali al turismo, così da essere pronti a intensificare i servizi e a destinare gli introiti degli aumenti ad aspetti che riguardano il decoro e l’accoglienza».





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