Subito dopo capodanno partono i saldi invernali. La prima regione è la Valle d’Aosta con i primi sconti a partire da domani, seguita a partire da sabato 4 gennaio da tutte le altre regioni. Lo ricorda Confcommercio sottolineando che, secondo le sue stime, saranno 16 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato: la spesa media sarà di circa 138 euro a persona e di 307 euro a famiglia.
Il giro affari vale 4,9 miliardi di euro. Le stime paragonate con i dati dello scorso anno fornite dalla stessa organizzazione evidenziano un aumento di spesa nominale a persona di 1 euro per una crescita di giro d’affari complessivo di 100 milioni. Per il Presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni: “I saldi rappresentano una tradizione commerciale capace di coinvolgere l’interesse di 16 milioni di famiglie italiane alla ricerca dell’affare e di un crescente numero di stranieri amanti dello shopping made in Italy”.
Secondo Felloni “il 2025 si prospetta come un anno caratterizzato da una moda più consapevole, inclusiva ed emozionale” e i saldi saranno caratterizzati “da una tripla ‘E’ per: 1) Economia, per consentire acquisti responsabili in grado di soddisfare l’interesse dei consumatori verso prodotti di qualità, di moda e di stile con prezzi molto convenienti; 2) Ecologia, per scegliere acquisti di qualità nei negozi di prossimità evitando la sovraproduzione e l’inquinamento dovuto all’eccessiva circolazione di prodotti spediti e molto spesso restituiti; 3) Etica, per promuovere una moda che non sia solo esteticamente accattivante, ma anche rispettosa della salute dei consumatori e delle condizioni di lavoro”.
Durante i saldi, sono in vigore alcune disposizioni particolari. Ad esempio, la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante. Il diritto al cambio esiste solo se il prodotto non sia danneggiato o non conforme In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.
Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati. La prova dei capi: non sarebbe obbligatoria ed è in teoria rimessa alla discrezionalità del negoziante. Ma difficilmente un negoziante vieta la prova perché questo di solito fa desistere l’acquirente dall’acquisto.
Il negoziante ha l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi.
Saldi, Confesercenti: ‘Comprerà quasi un italiano su due’
Saldi invernali al via, a partire domani in Valle D’Aosta, ed è alto l’interesse dei consumatori: quasi uno su due – il 46% – ha già deciso di acquistare almeno un prodotto, ed un ulteriore 50% valuterà le offerte prima di comprare. È quanto emerge dal consueto sondaggio sui saldi di fine stagione invernali, condotto da Ipsos per Confesercenti. Il 59% degli intervistati ha già pianificato quanto investire nel rinnovo del guardaroba: in media si spenderanno circa 218 euro a famiglia, con una media più alta nel Centro Italia (quasi 263 euro) e tra gli over 34 (quasi 239 euro).
Cifre importanti, osserva Confesercenti, per un evento promozionale che è ancora il più apprezzato dagli italiani: il 53% degli intervistati ritiene i saldi l’appuntamento più conveniente e utile, mentre solo il 20% indica il Black Friday. Come accaduto nell’ultima settimana di Natale, anche per i prossimi saldi i punti vendita fisici appaiono in vantaggio sull’online: si comprerà attraverso entrambi i canali, ma otto italiani su dieci (81%) sceglieranno i negozi per almeno un acquisto, contro il 54% che comprerà un prodotto online.
I prodotti di moda più desiderati sono maglioni e felpe, indicati dal 51% di chi ha previsto di acquistare. Seguono, a brevissima distanza, le calzature (49% delle segnalazioni) e poi – ben più staccati – gonne e pantaloni (31%), con un interesse forte per jeans e denim, e maglie e top (30%). “I saldi – e in particolare quelli nei negozi fisici – si confermano l’evento promozionale più atteso dagli italiani”, dichiara Benny Campobasso, presidente di Fismo Confesercenti rilevando che “rimane, tuttavia, il problema della data troppo anticipata: l’inverno climatico è appena iniziato e si rischia di svendere la collezione invernale prima ancora di riuscire a venderla pienamente”.
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