3 allenatori cambiati, 2 problematiche e una Coppa conquistata

CATANIA – Sono stati 365 giorni di alti e bassi per il Catania, che ha cambiato ben 3 allenatori (Lucarelli, Zeoli e Toscano) attuando una rivoluzione nel parco giocatori sia a gennaio ma anche nella sessione di calciomercato estiva. I rossazzurri hanno vinto la Coppa Italia Serie C battendo il Padova in finale 4-2 e mascherando, in parte, il rivedibile posizionamento in classifica della stagione 2023-2024.

Dalle conferenze di Lucarelli alla trasferta old style di Rimini

Il 2024 del Catania è partito con le conferenze ad effetto di Lucarelli. Inutile dire che hanno portato veramente a poco in termini di punti, così come il doppio ruolo – allenatore e ds, dopo il licenziamento di Laneri – è sembrata una scelta azzardata da assegnare all’ex Ternana.

La trasferta di Rimini di fine gennaio, valevole per il cammino in coppa, ha rievocato i tempi passati. Quasi mille tifosi rossazzurri si sono recati allo stadio Romeo Neri. I sostenitori del Catania hanno una grandissima dote che è quella di non far sentire mai la nostalgia e la lontananza dalle mura amiche. La gara d’andata è terminata 1-0 in favore degli emiliani, ma il ritorno è stato esclusivamente dominio etneo. Proprio alla vigilia del match, il vicepresidente Grella ha chiesto a gran voce di riempire lo stadio Massimino: detto, fatto. Gli uomini di Lucarelli si impongono per 2-0 cancellando la precedente sconfitta. Decisive le reti di Cicerelli e Castellini da fuori area.

Rimini-Catania

Ross Pelligra e il ‘dribbling’ sul centro sportivo

Il presidente Ross Pelligra, fin dal suo arrivo in Sicilia e per tutto il 2024, ha schivato la domanda relativa al centro sportivo. Non sono chiare le reali intenzioni della società a tal punto che la squadra si allena tra Cibalino – condizioni del manto erboso non ottimali – e stadio Massimino: “Sempre complessa la domanda sul centro sportivo, ma è un aspetto che rientra nei nostri pensieri. Torre del Grifo richiederebbe dei lavori molto importanti per rimetterlo in sesto dopo anni di abbandono. Personalmente non sono molto convinto di investire su Torre del Grifo interessato da costi e stato di degrado, servirà ancora del tempo prima di dare al Catania e ai catanesi una nuova struttura”.

Bresciano-Pelligra-Grella

Un trofeo per il Catania

Ad inizio aprile arriva l’esonero di Lucarelli dopo troppe partite senza vittorie in Serie C, era arrivato con l’obiettivo di dare una scossa che purtroppo non è arrivata. Pelligra e Grella optano per uno “di casa” come Michele Zeoli. Traghettatore sì, ma che col tempo si è dimostrato qualcosa di più per i tifosi. Porta il suo nome la Coppa Italia Serie C vinta in finale col Padova. Nonostante le porte chiuse per gli scontri durante la gara d’andata, – eccetto per i bimbi delle scuole calcio presente in Tribuna B – il Catania vince 4-2 con reti di Di Carmine, Cicerelli, Marsura e Costantino allo scadere dei tempi supplementari. Anche senza tifosi, lo stadio Massimino in un modo o nell’altro ha dato colore e passione alla finale di Coppa. Il primo dopo tanto tempo ha reso tutto ancora più surreale.

Play Off: Zeoli ha dato tutto

Il cammino del Catania di Zeoli ai play-off comincia con una vittoria fuori casa contro l’Atalanta U23, squadra preparata che sa far male con i giovani di qualità presenti in rosa. Il ritorno al Massimino fa correre un brivido lungo la schiena di tutti i tifosi per risultato e gioco espresso: i rossazzurri escono sconfitti 0-1 ma passano comunque il turno per il posizionamento ottenuto in campionato.

La sfida più difficile sembra essere – ed effettivamente sarà così – quella contro l’Avellino. Anche i più scettici pensano che, battendo l’Avellino, le possibilità di salire in B salirebbero ulteriormente. Questa volta sono i rossazzurri a cominciare in casa con uno stadio completamente sold out. Decisiva la rete di Cianci nel secondo tempo, in Curva Nord probabilmente non hanno neanche capito cosa sia realmente successo per il boato venutosi a creare. Massima concentrazione per il ritorno dove il Catania passa in vantaggio portandosi su un parziale di 0-2, all’Avellino basterebbero anche due gol per il posizionamento in classifica migliore rispetto agli avversari. I ragazzi di Zeoli calano nella ripresa facendosi rimontare e fissando il punteggio sul 2-1. Il Catania esce a testa alta e gli occhi lucidi del mister nel post partita hanno mostrato una statua d’acciaio dal cuore d’oro fuso.

Toscano e Faggiano: inizia così il 2024-2025 del Catania

La nuova stagione comincia con due movimenti importanti: l’arrivo di Domenico Toscano dal Cesena e Daniele Faggiano come nuovo ds. Sono subito tanti i movimenti in entrata e uscita del Catania tanto che l’obiettivo resta quello di avere quasi tutta la rosa al completo in vista del ritiro ad Assisi. Al netto del calciomercato, la stagione del Catania inizia nel peggiore dei modi, quando gli etnei non possono schierare i nuovi acquisti nella gara di Coppa Italia contro la Carrarese per dei ritardi nelle fidejussioni. Successivamente Pelligra depositerà il denaro in un escrow account senza evitare il punto di penalizzazione che verrà inflitto alla squadra.

Domenico Toscano – Catania

Partenza sprint, ma non continuativa

Alzi la mano chi avrebbe pensato che il Catania, dopo una partenza sprint, avrebbe avuto così tante difficoltà specialmente contro molte squadre collocate nella parte sinistra della classifica. La sconfitta contro il Latina ha fatto partire un filotto di risultati poco convincenti fino al 2-0 in favore del Potenza di qualche settimana fa. Piaccia o no, il Catania è costretto nuovamente a rincorrere in classifica: alla prima del 2025 ci sarà proprio il Benevento primo in classifica. Trattasi di aspetto mentale come ribadito spesso da mister Toscano? C’è anche qualcos’altro? Esiste una speranza, quella di trovare la soluzione nel minor tempo possibile.