L’EMERGENZA CLIMA E IL NODO DEL COMMISSARIO POST-ALLUVIONE
L’Emilia-Romagna negli ultimi anni ha pagato un prezzo altissimo
al riscaldamento globale e l’emergenza clima sarà uno degli
aspetti che condizionerà di più la vita delle persone. Anche
perché bisogna sempre fare i conti con le alluvioni che hanno
funestato la regione negli ultimi anni, fra rimborsi ai
danneggiati e opere di prevenzione. Il 2025 si apre subito con
la questione del commissario. Terminato il mandato del generale
Figliuolo, sarebbe dovuto già essere nominato il suo sostituto.
Il presidente della Regione de Pascale rivendica il ruolo per
sé, il governo non pare intenzionato a concederglielo.
—.
LA SANITÀ, IL PRIMO BANCO DI PROVA PER LA NUOVA GIUNTA
De Pascale ha detto di volersi occupare in prima persona della
sanità: al suo fianco ci sarà l’ex direttore generale dell’Usl
di Parma Massimo Fabi. Sarà il primo vero banco di prova della
giunta, alle prese con un progetto di riorganizzazione che avrà
al centro anche i Cau, i centri per le emergenze a bassa
intensità che hanno caratterizzato il precedente mandato. Ma
quello del finanziamento dalla sanità pubblica sarà
probabilmente anche uno dei terreni di scontro politico più
acceso fra il centrosinistra e il governo.
—.
25 APRILE: GLI OTTANT’ANNI DALLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO
Il 25 aprile si celebreranno gli ottant’anni della liberazione
dell’Italia dal nazifascismo. In Emilia-Romagna ci sono molti
luoghi simbolici che, come ogni anno, saranno al centro delle
iniziative, da Marzabotto a Casa Cervi. I testimoni diretti
dell’epoca sono, per ovvie ragioni, ormai rimasti pochissimi, ma
il ricordo della Resistenza è un tema che appassiona molto i
giovanissimi. Anche in questo caso, tuttavia, è facile
ipotizzare che non mancheranno le polemiche politiche a ridosso
della data delle celebrazioni.
—.
POCHI COMUNI AL VOTO, LA POLITICA FRA REFERENDUM E AUTONOMIA
Dopo un 2024 ricchissimo di appuntamenti elettorali, il 2025
sarà un anno di transizione a livello politico: i Comuni
rinnovati nell’autunno del 2020 sono infatti stati prorogati al
2026, quindi saranno pochissimi quelli chiamati al voto. Fra
questi ci sarà sicuramente Ravenna, il cui sindaco è diventato
presidente della Regione. A gennaio la Corte di Cassazione si
esprimerà sul referendum sull’autonomia differenziata che
potrebbe così diventare il momento culminante della politica del
prossimo anno.
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IL PASSANTE AUTOSTRADALE DI BOLOGNA, LO STALLO INFINITO
Sembra una storia infinita quella del passante autostradale di
Bologna: dopo anni di dibattiti, il progetto, che prevede
l’ampliamento dell’autostrada, sembrava pronto per partire. Poi
l’aumento dei costi e la mancanza dell’ok definitivo del
ministero al progetto hanno creato uno stallo dal quale ancora
non si capisce bene come uscire. Quello delle risorse non è un
fattore secondario, anche se nessuno dei protagonisti
(Ministero, Autostrade e istituzioni locali) mette in dubbio il
fatto che l’opera alla fine si farà.
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LE TENSIONI INTERNAZIONALI E GLI EFFETTI SULL’EXPORT
L’economia dell’Emilia-Romagna è cresciuta negli ultimi decenni
soprattutto grazie all’export e alla capacità dei distretti,
dalla meccanica al biomedicale, dalla ceramica alla moda, di
proporsi con efficacia sul mercato estero. Nel 2024 la crescita
dell’export ha subito un rallentamento anche a causa delle
guerre e delle tensioni internazionali. Ma l’economia regionale
è alle prese anche con numerose crisi aziendali: dalla Mozarc ex
Bellco di Mirandola alla ormai annosa questione della Perla di
Bologna, dalla Berco di Copparo agli stabilimenti del gruppo
Stellantis.
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TURISMO SPERANZA E MALEDIZIONE, SI DISCUTE SU NUOVE REGOLE
Il turismo è in crescita vertiginosa ed è una fetta di Pil della
quale l’Emilia-Romagna (come del resto tutta l’Italia) non può
certo permettersi di fare a meno. La Riviera spera in un
rilancio e aspetta di capire cosa succederà con l’annosa vicenda
delle concessioni balneari. Ma le questioni turistiche
incrociano anche molti altri aspetti: per l’Appennino è una
risorsa irrinunciabile per uno sviluppo sostenibile, nelle
città, a cominciare da Bologna, crea anche numerosi problemi. In
corso il dibattito su una regolamentazione degli affitti brevi.
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VILLA VERDI È DELLO STATO, ORA SI ATTENDONO I PROGETTI
Villa Verdi è di proprietà statale: il ministero della Cultura
ha infatti firmato il decreto di esproprio dell’ultima dimora di
Giuseppe Verdi a Sant’Agata di Villanova sull’Arda, delle sue
pertinenze e della sua straordinaria collezione di arredi: un
provvedimento che ne sancisce l’acquisizione definitiva da parte
dello Stato, che diventerà effettiva il 28 febbraio. Adesso
arriva la parte più complicata: dopo le opere di restauro si
dovrà definire un progetto per renderla un punto di riferimento
della storia della musica italiana.
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A BOLOGNA L’ITALIA PUNTA AL TRIS NELLA COPPA DAVIS
Dal 18 al 23 novembre Jannick Sinner, Matteo Berrettini e gli
altri azzurri del tennis tenteranno uno storico tris nella Coppa
Davis: stavolta, però, avranno la possibilità di giocare in casa
visto che la final eight, alla quale l’Italia è già qualificata
di diritto, si svolgerà all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno
(Bologna). Il palazzetto ha già ospitato negli ultimi due anni
il girone di qualificazione, che ha rappresentato il primo passo
per l’Italia di Filippo Volandri verso la conquista delle due
mitiche insalatiere.
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