Il calendario delle principali scadenze fiscali di gennaio 2025

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Con l’inizio del nuovo anno, riprendono gli appuntamenti con il Fisco. Gennaio 2025 segna il ritorno alle consuete scadenze fiscali, con focus su Irpef, Iva e bollo auto. Sebbene il mese non presenti adempimenti particolarmente gravosi, è essenziale segnare in calendario le date per evitare sanzioni e ritardi nei versamenti e adempimenti.

In questo articolo, esaminiamo le principali scadenze fiscali di gennaio 2025, suddividendole in base alle diverse tipologie di imposte e adempimenti richiesti.

Scadenze fiscali di gennaio 2025: le date principali

Gennaio 2025 presenta un calendario di scadenze fiscali che, pur non essendo particolarmente fitto, tocca diversi settori. Tra i principali adempimenti figurano il pagamento dei contributi per colf e badanti, il versamento dell’Iva mensile e differita, il secondo acconto Irpef per le partite Iva e l’invio dei dati sanitari. Attenzione anche alle comunicazioni per l’esonero dal canone Rai e ai modelli Intrastat.

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10 gennaio 2025

Contributi colf e badanti: I datori di lavoro domestico devono versare la quarta rata dei contributi INPS 2025 per colf e badanti. Il pagamento può avvenire tramite PagoPA o circuiti abilitati.

12 gennaio 2025

Pagamento fringe benefit 2024: I datori di lavoro devono effettuare il pagamento dei fringe benefit relativi all’anno 2024.

15 gennaio 2025

Versamento Iva differita: I soggetti che emettono fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese di dicembre 2024 devono versare l’Iva entro questa data. La fattura deve fare riferimento a documenti di trasporto (DDT) o altri documenti idonei.

16 gennaio 2025

Il 16 gennaio oltre ai normali adempimenti per i datori di lavoro e sostituti d’imposta troviamo anche due scadenze relative a IVA e IRPEF.

  • Secondo acconto Irpef: I titolari di partita Iva con fatturato inferiore a 170.000 euro possono versare il secondo acconto Irpef, prorogato dal 30 novembre 2024. L’acconto può essere versato in un’unica soluzione o in 5 rate mensili (da gennaio a maggio 2025).
  • Versamento Iva mensile: I titolari di partita Iva che adottano la liquidazione mensile devono versare l’Iva relativa a dicembre 2024 (codice tributo 6012). Anche i soggetti passivi che facilitano vendite a distanza tramite piattaforme devono rispettare questa scadenza.
  • Ritenute Irpef e altri versamenti: I sostituti d’imposta devono versare le ritenute operate su:
    • Redditi di lavoro dipendente e autonomo
    • Provvigioni e redditi di capitale
    • Redditi diversi e incrementi di produttività

25 gennaio 2025

Invio elenchi Intrastat: I soggetti Iva che effettuano operazioni intracomunitarie devono presentare i modelli riepilogativi Intrastat per le operazioni di dicembre 2024.

26 gennaio 2025

Ravvedimento operoso acconto Iva: Ultimo giorno per regolarizzare l’omesso versamento dell’acconto Iva tramite ravvedimento operoso breve.

31 gennaio 2025

  • Comunicazione non detenzione TV: Chi non possiede un apparecchio televisivo deve inviare la comunicazione per esentarsi dal pagamento del canone Rai.
  • Bollo auto: I proprietari di veicoli con bollo in scadenza a dicembre 2024 devono provvedere al pagamento entro questa data.
  • Invio dati sanitari (sistema TS): Odontoiatri, farmacie e parafarmacie devono trasmettere al sistema TS i dati relativi alle prestazioni del secondo semestre 2024, utili per la dichiarazione precompilata e per le detrazioni sanitarie.

Riepilogo scadenze fiscali gennaio 2025

  • 10 gennaio: Contributi colf e badanti
  • 12 gennaio: Pagamento fringe benefit 2024
  • 15 gennaio: Versamento Iva differita
  • 16 gennaio: Secondo acconto Irpef, versamento Iva mensile, ritenute Irpef e contributi INPS
  • 17 gennaio: Comunicazione credito ZES Unica agricoltura
  • 25 gennaio: Invio elenchi Intrastat
  • 26 gennaio: Ravvedimento operoso acconto Iva
  • 31 gennaio: Comunicazione non detenzione TV, bollo auto, invio dati sanitari sistema TS

Conclusioni

Il mese di gennaio 2025, pur non essendo particolarmente carico di adempimenti fiscali, richiede attenzione soprattutto per i titolari di partita Iva e i sostituti d’imposta. Annotare le date principali consente di evitare sanzioni e di rispettare le scadenze con serenità. Resta fondamentale monitorare eventuali proroghe o aggiornamenti che potrebbero intervenire nel corso del mese.

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