Geox, società di Montebelluna quotata su Euronext Milan, specializzata nella produzione di calzature, ha trovato un accordo con le banche finanziatrici del gruppo (Mps, BNL, Banco Bpm, Bper Banca, Credit Agricole Italia, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Deutsche Bank) in merito alla ristrutturazione finanziaria necessaria per dar luogo al nuovo piano industriale 2025-2029 approvato dal cda il 19 dicembre scorso. E’ quindi previsto che l’azionista di controllo Lir Srl (fa capo al fondatore e presidente Mario Moretti Polegato), che ha in portafoglio il 71% del capitale sociale di Geox, supporti l’attuazione del piano industriale fino a 60 milioni di euro. Il titolo Geox, intanto, ha perso oltre il 26% nel 2024 e capitalizza 141 milioni di euro.
Il nuovo piano industriale 2025-2029
L’esercizio 2024, ultimo anno considerato dal Piano Strategico 2022-2024, si configura come il punto di congiunzione che segna l’avvio per l’attuazione del Nuovo Piano Industriale 2025-2029. I risultati attesi per l’esercizio in corso in termini di ricavi e marginalità si confermano sostanzialmente in linea con la guidance fornita alla comunità finanziaria il 14 novembre. Nel corso dell’esercizio, tuttavia, spiega Geox, «sono state intraprese misure straordinarie, mirate alla razionalizzazione del perimetro commerciale e alla riorganizzazione della struttura operativa, che sebbene avranno un impatto negativo significativo a livello di risultato sull’esercizio in corso, costituiscono la base dei relativi benefici che saranno pienamente visibili nell’arco temporale del Nuovo Piano Industriale (2025-2029)».
I target del piano
Il Nuovo Piano Industriale è articolato in due fasi. La prima fase 2025-2026 si focalizzerà nell’aggiornare il business model di Geox attraverso una maggiore efficienza del modello operativo; la seconda fase 2027-2029 sarà caratterizzata da un rafforzamento della presenza dei mercati chiave e da un rinnovato impulso all’espansione internazionale.
Le principali linee guida del Nuovo Piano Industriale prevedono: ricavi per oltre 850 milioni di euro nel 2029, (tasso medio annuo di crescita cagr del 5% lungo l’intero arco piano) accompagnate da una marginalità operativa (ebit) in crescita ad oltre 7% nel 2029. Investimenti per 120 milioni complessivi.
La società e le banche hanno quindi concordato i termini della Manovra Finanziaria che prevede, in sintesi: la rimodulazione dei piani di ammortamento dei finanziamenti a medio lungo termine in essere con alcune banche, con allungamento di 24 mesi delle rispettive scadenze finali e rimodulazione dei piani di rimborso finale.
Doppio aumento di capitale e la garanzia di LirÂ
A questo si aggiunga un apporto patrimoniale tra l’inizio del 2025 (per 30 milioni) e l’autunno del 2026 (per ulteriori 30 milioni), con impegni assunti dall’azionista di controllo Lir.
Nell’ambito della Manovra Finanziaria è previsto che l’assemblea deliberi un aumento del capitale a pagamento e in via scindibile per un importo pari a massimi 30 milioni di euro, entro il 30 giugno 2025 (aumento di capitale in opzione). È inoltre previsto che ad ogni azione di nuova emissione sia gratuitamente abbinato un warrant che darà diritto alla sottoscrizione di 1 nuova azione ad un prezzo di sottoscrizione da determinarsi. I warrant potranno essere esercitati in una determinata finestra temporale, che non potrà iniziare prima del 1° luglio 2026 e chiudersi dopo il 30 settembre 2026. A servizio dell’esercizio dei warrant è previsto che la società deliberi un aumento di capitale riservato per massimi 30 milioni di euro.
A tale riguardo, l’azionista di controllo Lir ha assunto nei confronti delle banche l’impegno a sottoscrivere e versare la propria quota di spettanza dell’aumento di capitale in opzione e la quota di eventuale inoptato dello stesso, per un importo complessivo massimo di 30 milioni di euro.
Inoltre Lir si è impegnato ad esercitare integralmente – o a fare sì che siano esercitati da un soggetto terzo, in ogni caso previa comunicazione alle banche – i warrant di sua titolarità . Nel caso in cui, ad esito della sottoscrizione dell’aumento di capitale in opzione e della conclusione del periodo di esercizio, sia stato versato a Geox un importo inferiore a 60 milioni, Lir si è impegnata a versare a Geox entro e non oltre il 15 ottobre 2026, a titolo di finanziamento soci infruttifero integralmente subordinato ai crediti delle banche, l’importo pari alla differenza tra i 60 milioni e l’importo effettivamente versato. (riproduzione riservata)
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