Il Piano Città degli immobili pubblici è un nuovo modello di pianificazione integrata degli interventi sul patrimonio immobiliare pubblico in collaborazione con le istituzioni del territorio per rispondere al meglio alle esigenze della città, ai fabbisogni dalle pubbliche amministrazioni e dei cittadini. Le crisi climatiche e la presenza di edifici e aree in abbandono o poco e male utilizzati, impongono particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale degli interventi pubblici nel contesto cittadino, alla riduzione del consumo di suolo, all’incremento di aree verdi, al miglioramento delle connessioni per valorizzare la città come luogo di relazioni e di servizi.
“Il Piano riporta i risultati di una collaborazione intensa già avviata tra Agenzia del Demanio e Comune e ha come obiettivo prioritario di dare nuove funzioni a grandi compendi pubblici, in una rinnovata ottica di cura del patrimonio pubblico e della città”, ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme. “Il patrimonio immobiliare è strumento di sviluppo, per il potenziamento dell’offerta universitaria con le residenze per studenti, la creazione di centri di attrattività flessibili per giovani e famiglie, più in generale per il benessere urbano e l’inclusione sociale. Il benessere della Città moderna dipende dalla vivibilità dei luoghi dove il cittadino può “stare” e relazionarsi con il contesto identitario di valore storico artistico, cogliendo le opportunità che offrono innovazione e tecnologia per dare servizi di qualità. In una città come Napoli dove già le relazioni sono fortissime, il pubblico può alimentarle creando con gli immobili pubblici logistica per la pubblica amministrazione, offerta culturale, luoghi sicuri, flessibili, sostenibili e rigenerati”.
“La firma di un’intesa sul Piano Città degli immobili pubblici, che fa seguito all’accordo stipulato tra il Comune di Napoli e l’Agenzia del Demanio già nel 2022, ci consente di compiere un rilevante passo in avanti con una strategia condivisa”, ha dichiarato il Sindaco Gaetano Manfredi. “I processi di rigenerazione che riguardano gli immobili coinvolti puntano alla massima valorizzazione degli spazi e al recupero della loro funzione sociale ed economica. Il Piano Città va proprio nella direzione di una collaborazione reciproca e di una linea di intervento orientata ai bisogni del territorio e al coinvolgimento interistituzionale. Napoli è una città stratificata e ricca di opportunità, il suo patrimonio storico è unico, ma non sempre correttamente valorizzato negli anni. Dal mio insediamento, in uno spirito di proficua collaborazione con l’Agenzia del Demanio a livello nazionale e regionale, nell’ambito della Pianificazione territoriale ci siamo molto impegnati per la rigenerazione dei quartieri, la riqualificazione di immobili pubblici e la creazione di nuove opportunità. Troppi luoghi della città non sono stati vissuti, aperti alla cittadinanza: ora ci sono le condizioni per renderli vivi, partecipati e forieri di crescita”.
Nel Piano Città degli immobili pubblici di Napoli è presente un primo portafoglio immobiliare composto da nove beni di proprietà dello Stato: la Caserma Boscariello, Castel Capuano, Palazzo Fondi, Caserma Cavalleri, la Caserma Muricchio, i Chiostri Carbonara (Caserma Garibaldi), l’ex Arsenale Esercito, Piazza del Plebiscito, l’Archivio di Stato. Altri immobili di proprietà statale, comunale o di altri enti pubblici potranno essere aggiunti e valorizzati, anche attraverso il coinvolgimento di investitori privati.
primi immobili coinvolti nel Piano Città
Caserma
Boscariello
La
Caserma Antonio Boscariello è una ex struttura militare nella zona
di Miano, un quartiere periferico a nord di Napoli. L’intervento
prevede la realizzazione del Polo della Polizia di Stato con aree
verdi, un parcheggio e una nuova piazza a disposizione degli abitanti
del quartiere. L’edificio d’ingresso sarà recuperato e ospiterà
il “Polo della Legalità” con sale conferenze destinate
alle attività della Polizia di Stato. È prevista inoltre la
realizzazione di un auditorium per eventi pubblici. Gli edifici
saranno progettati secondo elevati standard di qualità edilizia e
sostenibilità energetica. Il piano di razionalizzazione permetterà
di conseguire un risparmio annuo di 1,6 mln di euro di canoni di
locazione passiva, di liberare quasi 36 mila mq di immobili in zona
centrale e delocalizzare le funzioni amministrative, garantendo un
maggior presidio della legalità sul territorio.
Castel
Capuano
È
il più antico castello di Napoli dopo Castel dell’Ovo, risalente al
XII secolo, e uno dei principali monumenti della città. L’idea
progettuale prevede la riqualificazione del compendio con un
intervento di efficientamento energetico che comprende demolizioni,
consolidamento delle coperture, risanamento delle facciate e
rifunzionalizzazione degli spazi interni. L’iniziativa prevede
anche la creazione di un percorso museale e la libera apertura al
pubblico dei cortili, del piano seminterrato e del piano terra, al
fine di attribuire al monumento il ruolo di accesso privilegiato e
qualificato all’area del centro storico, Patrimonio dell’UNESCO.
Palazzo
Fondi
L’immobile
di proprietà dell’Agenzia del Demanio è attualmente oggetto di
importanti lavori di rifunzionalizzazione ed è destinato a ospitare
le sedi della Direzione Regionale Campania dell’Agenzia e
dell’AGCOM. L’intervento è finalizzato a ridurre la spesa per
gli affitti passivi delle due amministrazioni e prevede la
realizzazione di uffici di nuova generazione, con abbattimento
dei consumi energetici e produzione di energia
dall’impianto fotovoltaico. Il progetto comprende l’apertura
alla collettività dell’edificio anche oltre gli orari di ufficio,
con un punto di ristoro al piano terra e nella corte interna. Il
palazzo, che si sviluppa su cinque piani per un totale di circa 3.000
mq, è stato oggetto negli ultimi anni di un’importante iniziativa
di rigenerazione temporanea nel corso della quale ha ospitato un
bistrot nella suggestiva corte interna, mostre, convegni, eventi
musicali e temporary office. Un’iniziativa che ha ottenuto un forte
richiamo mediatico anche a livello internazionale.
Caserma
Cavalleri
Il
complesso, realizzato negli anni ’40 del secolo scorso, sorge nel
Comune di San Giorgio a Cremano ed è in uso alla Guardia di Finanza.
Il progetto di razionalizzazione prevede di destinare alcuni spazi ai
reparti attualmente in locazione passiva e di realizzare un polo
concorsuale e logistico, puntando a una riqualificazione innovativa e
sostenibile di una superficie di oltre 180 mila mq. Sono state
bandite due procedure di gara, la prima relativa alla bonifica
bellica del sito e la seconda alle indagini ed ai rilievi. L’importo
totale dell’intervento è pari a circa 96 milioni di euro ed è
cofinanziato dall’Agenzia del Demanio e dalla GdF.
Ex
Caserma Muricchio
Il
complesso della Santissima Trinità delle Monache, oggi noto come ex
Caserma Muricchio – Ospedale Militare, fu realizzato dal 1606 per
volontà di Donna Vittoria de Silva, poi suor Eufrosina e completato
nel 1618. L’intervento su questo bene testimonia un’esperienza
concreta di co-progettazione con il Comune di Napoli e di ascolto
attivo della collettività. Il compendio ospita diversi utilizzatori,
tra cui l’amministrazione comunale, la Polizia di Stato,
l’Università Suor Orsola Benincasa e La Santissima Community Hub,
iniziativa di temporary use avviata grazie a un bando dell’Agenzia
del Demanio. Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana dell’ex
Caserma che prevede diverse funzioni: incubatore di cittadinanza
attiva, servizi ristorativi e laboratori artigianali, spazi per il
coworking, proposte dedicate ai giovani, eventi culturali, artistici
e ricreativi, legate alle tematiche ambientali, all’economia
circolare e alla sostenibilità, idee per la gestione, la cura e la
valorizzazione delle aree verdi, uffici pubblici, spazi universitari
e usi temporanei.
Chiostri
Carbonara (Ex Caserma Garibaldi)
Il
complesso monumentale risale al 1343, opera dei frati eremitani di
Sant’Agostino che sorge fuori le mura urbane dell’antica città,
a ridosso del centro storico. Gran parte dell’edificio è in uso al
Ministero della Giustizia, sede del Giudice di Pace, la parte oggi
non utilizzata sarà al centro di un grande progetto di rigenerazione
e valorizzazione. In attesa di definire la migliore destinazione del
bene, l’Agenzia del Demanio ha completato gli audit sismici ed
energetici e il rilievo BIM del sito e prevede la progettazione di un
intervento di recupero dei pregevoli chiostri per aprirli alla
collettività e promuovere eventi culturali.
Arsenale
Esercito
Il
complesso immobiliare è ubicato nel quartiere Fuorigrotta.
L’obiettivo è recuperare una vasta area dismessa
riconvertendola in un Campus Universitario di eccellenza, con
parcheggi e aree verdi attrezzate. All’interno è prevista la
realizzazione di una residenza universitaria edificata con strategie
ambientali sostenibili, soluzioni di efficientamento dei volumi e
delle componenti impiantistiche e l’impiego di energie
rinnovabili. Utilizzando le volumetrie preesistenti il progetto
ha escluso l’aggiunta di nuovi volumi per evitare il consumo di
suolo. L’iniziativa avviata dall’università Parthenope,
concessionaria del bene, e condivisa dall’Agenzia, si coniuga
con la progettualità del Comune di Napoli di prolungamento della
metropolitana linea 6 per aumentare l’offerta di trasporto
pubblico con un deposito e una stazione ubicati in una porzione
dell’ex Arsenale trasferita all’inizio 2024 al Comune di Napoli.
Basilica
San Francesco di Paola e Piazza del Plebiscito
Il
progetto di riqualificazione del complesso monumentale prevede un
intervento di ristrutturazione e restauro del Colonnato, di proprietà
dello Stato, e dei retrostanti edifici di proprietà del Fondo
edifici di culto (Fec) che ospiteranno botteghe d’arte della
tradizione napoletana e un intervento innovativo di illuminazione
diffusa della Piazza del Plebiscito e delle sue quinte. Il progetto
mira a una valorizzazione organica dell’intero complesso della
Piazza del Plebiscito, anche mediante l’apertura al pubblico
dell’ipogeo della Chiesa ristrutturato e concesso al Comune di
Napoli per essere destinato a percorso di visita e spazi culturali.
Archivio
di Stato
L’Archivio
di Stato di Napoli è stato fondato nel 1808 e dal 1845 ha sede
principale nel complesso monumentale dei SS. Severino e Sossio, uno
dei più importanti e antichi centri della spiritualità benedettina
del Mezzogiorno. Dal 1885 fa parte dell’Archivio di Stato anche il
cosiddetto “Archivio Militare”, oggi sede sussidiaria di
Pizzofalcone, sito nella villa di Andrea Carafa della Spina. Il
progetto di rigenerazione urbana dell’Archivio di Stato di Napoli
prevede la creazione di un Hub Culturale per promuovere
partecipazione e nuove forme di interazione tra le comunità locali e
lo spazio pubblico. L’intervento punta alla qualità
architettonica, al recupero e alla fruizione al pubblico di un bene
di grande pregio storico artistico, alla sostenibilità economico
finanziaria e all’attrazione di investimenti anche da parte di
privati.
L’obiettivo è creare un centro culturale
polifunzionale aperto alla cittadinanza che renda l’Archivio uno
spazio in grado di generare valore per il territorio.
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