Abbattere il muro di Buoncammino per trasformare l’ex carcere in un luogo di pace, aperto alla città, che custodisca il passato e pensi al futuro creando spazi per gli studenti. Il “Piano città di Cagliari”, firmato da Demanio, Regione, Asl, Comune, Università e Autorità portuale, getta le basi per un cambiamento radicale del capoluogo attraverso lo scambio di immobili inutilizzati tra gli enti dello Stato. Un’impresa titanica, guidata dal direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme, che però sembra aver preso la strada giusta. Gli orizzonti non mancano, tra questi il recupero del vecchio istituto di pena militare all’interno della caserma Livio Duce, a San Bartolomeo, dove a breve sarà trasferito il comando provinciale dei Carabinieri, che sarà convertito in edilizia abitativa.
Tra gli immobili di proprietà dello Stato figurano, oltre a Buoncammino e alla caserma Livio Duce, gli ex Magazzini dell’Aeronautica di via Simeto, destinati al nuovo polo dell’Agenzia delle Entrate; l’Ospedale militare di via Azuni, in uso al Ministero della Difesa, accoglierà, in una sua porzione, anche la stazione dei Carabinieri di Stampace; gli Uffici ex Indire di via Galassi, destinati all’Istat; la sede del Comando Generale della Capitaneria di Porto di via dei Calafati, oggetto di lavori di efficientamento energetico e l’edificio dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di via Dante, per il quale verranno eseguiti interventi di riqualificazione.
«Il Piano Città di Cagliari è uno strumento di pianificazione integrata con gli enti del territorio», spiega Alessandra Dal Verme. L’ex carcere di Buoncammino è certamente il bene più pregiato in città del portafogli immobiliare dello Stato sul quale è previsto un finanziamento da 65 milioni di euro. «Su questo bene prima che di finanziamento è necessario fare un analisi di contesto. È un punto di riferimento di Cagliari, è un luogo che può diventare un simbolo della rigenerazione. Da luogo di pena vogliamo trasformarlo in un luogo di inclusione, aperto ai cittadini, un luogo dove ci possono andare i giovani con residenze universitarie e ci possono stare sedi della Pubblica amministrazione, tutte legate dal filo della cultura. Stiamo pensando di portare gli Archivi di Stato. Vogliamo ripercorrere la storia della città dalle sue radici, dai suoi insediamenti primari punico-fenici, fino all’evoluzione dell’archeologia industriale per arrivare alla città del futuro. La sinergia tra l’Agenzia e le istituzioni del territorio rappresenta una grande opportunità per supportare il Comune a costruire una “Cagliari di tradizioni che si apre al futuro”, una città dove mare, natura, storia e tradizione si fondono, creando un fascino che affonda le sue radici nel paesaggio».
Non solo uffici della Pubblica amministrazione o Archivi di Stato, nel Piano dell’Agenzia del Demanio. «Potremmo assegnare residenze universitarie, l’Agenzia del Demanio, con un a norma, si è impegnata a concedere immobili dello Stato per questo fine, per attrarre giovani nelle nostre città. A questo si aggiungerebbe uno spazio che assegneremo al Comune per poter fornire servizi al cittadino, per poter svolgere funzioni di attrattività, per aprire sale digitali, biblioteche».
Cagliari può inseguire il sogno di diventare una città per studenti? «Sì, il rettore ha proposto di offrire ospitalità di “summer school” dentro l’ex carcere». Stanze nella zona che un tempo era detentiva? «L’area delle celle, ampliandole, è molto bella e si presta per la parte dell’ospitalità, ma bisogna ben studiare la parte dove mettere gli archivi, che devono essere vivi, vissuti, dove il cittadino può entrare con spazi espositivi».
Buoncammino è un edificio vincolato. «Sarà fondamentale lavorare con la Sovrintendenza, che si è dimostrata molto disponibile e proiettata verso lo sviluppo futuro dell’ex carcere». E qui gli orizzonti si fanno interessanti. «Vorremmo fare grandi aperture nel muro di cinta, se non addirittura abbattere il muro di ronda per poter creare un camminamento lungo il muro attuale».
Gli uffici e gli archivi di Prefettura e Procura che fine faranno? «È tutto da studiare, dobbiamo trovare un mix funzionale ideale, non ci sarà una destinazione univoca dell’ex carcere».
A che punto è il progetto degli ex magazzini dell’Aeronautica di via Simeto? «Quegli spazi diventeranno la sede dell’Agenzia delle Entrate, ma la cosa bellissima sono le terrazze che guardano le saline e la laguna e che saranno accessibili ai cittadini». I tempi? «Siamo in fase di esecuzione, il cantiere, aperto circa sette mesi fa, è molto attivo, mi auguro che entro un anno i lavori siano conclusi».
In agenda anche il trasferimento del Comando provinciale dei Carabinieri da via Nuoro a San Bartolomeo. «L’opera nella caserma Livio Duce è in dirittura d’arrivo. Ma non è tutto, abbiamo visto che all’interno c’è un ex carcere militare e abbiamo deciso di metterlo nel Piano città per realizzare residenze. Stiamo valutando con il sindaco se destinarle ad abitazioni per le Forze dell’Ordine o se si potranno aprire anche ad altre pubbliche amministrazioni».
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