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Capodanno a Salerno verso il sold out. In un momento storico in cui in Campania gli operatori ricettivi si affidano alle prenotazioni all’ultimo minuto, Salerno fa eccezione. In questo caso, a fare da traino, non sono le Luci d’artista, ma il concerto della cantautrice Giorgia, amatissima in Italia e all’estero da un pubblico eterogeneo.

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Per lei, assicura l’assessore comunale al Turismo Alessandro Ferrara, si sono mosse famiglie e comitive da tutta Italia. «I riscontri che abbiamo sono più che positivi – annuncia – Siamo vicinissimi al tutto esaurito. La scelta di una artista di primissimo piano ha pagato positivamente e contribuirà certamente ad attrarre un flusso importante di turisti che hanno già scelto o sceglieranno Salerno come meta per trascorrere l’ultimo dell’anno e salutare l’ingresso del 2025».

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Ben l’89 per cento delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere è al completo. On line ne restano disponibili, a Salerno città e nelle immediate vicinanze, appena 105, con prezzi che vanno da 126 euro per due notti (30 dicembre – 1 gennaio) a circa 1300 per strutture deluxe servite da ogni comfort. La media dei pernottamenti è appunto di due notti, anche se c’è chi ha deciso di approfittare di questo week end per abbinare al Capodanno la visita delle Luci e usufruire di pacchetti già confezionati di escursioni in costiera amalfitana.

«Ho sentito diversi operatori – continua Ferrara – e sono tutti particolarmente soddisfatti». In questo Salerno non rispecchia fortunatamente il trend che si registra in altre città della Campania, come spiega Agostino Ingenito dell’Abbac: «Non siamo al momento verso il tutto esaurito. Per alcune piattaforme online di prenotazione, la percentuale è sull’80 per cento di camere ed appartamenti prenotati. La media è di due pernotti e riguarderà il 31 e il 1 gennaio, con un costo a camera che si aggira dai 70 ai 150 euro. Il dato positivo è rappresentato da un cinquanta per cento di turisti che hanno riservato per oltre quattro giorni, soprattutto famiglie italiane. Napoli è tra le città più richieste, tengono la penisola sorrentina, Salerno e la costiera amalfitana – sottolinea – Le prenotazioni verso queste località dipendono dalla facilità di raggiungibilità e dall’organizzazione di eventi e manifestazioni. Risultano invece decisamente inferiori i flussi verso le isole e le aree interne».

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Ma c’è anche un altro problema che riguarda la concorrenza sleale da parte di strutture che non sono a norma. «In questi ultimi giorni assistiamo ad una sorta di farwest al ribasso delle tariffe, compiute da speculatori e abusivi – stigmatizza il presidente dell’Abbac – Dal 1 gennaio scatta l’obbligo del codice nazionale Cin che impone il rispetto dei requisiti urbanistici e fiscali e sono tanti gli annunci online che scompariranno». I controlli della polizia municipale sono già scattati da tempo. «E ben venga – auspica Aurora Ricci – perché chi lavora nel pieno rispetto delle regole ha dei costi importanti da sostenere. Noi siamo al completo, perché fortunatamente abbiamo una clientela fidelizzata che ci sceglie ogni anno e ci fa anche ampia pubblicità. Ma tanti che vengono a Salerno rischiano di non tornare più perché si ritrovano alle prese con servizi del tutto scadenti». Giovanna Vitale è entusiasta: «Da noi siamo al completo già da un mese. La scelta di Giorgia si è rivelata vincente. Parlando con alcuni colleghi so che verranno comitive anche dal Veneto e dalla Lombardia».

Ma c’è anche chi ha l’amaro in bocca. È il caso di Flavio Sessa che, insieme a una trentina di attività commerciali, per lo più bar, ristoranti, trattorie e pizzerie di via Roma, protocollarono nei giorni scorsi una istanza al Comune indirizzata al sindaco Vincenzo Napoli, all’assessore al Commercio Dario Loffredo e all’assessore alle Politiche ambientali Massimiliano Natella per chiedere di installare un maxi schermo per il concertone di fine anno. «Nonostante i solleciti non abbiamo avuto alcuna risposta – commenta – Questo significa trattarci come cittadini di serie C. Al danno si aggiunge la beffa, perché con la chiusura dei parcheggi di piazza della Libertà le nostre attività subiranno ingenti danni economici».





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