Vendita Perugia, Santopadre: “Inevitabile il contenzioso”

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Nonostante la vendita del Perugia sia stata effettuata nei primi giorni di settembre, il botta e risposta tra l’ex presidente del Grifo, Massimiliano Santopadre, e il nuovo proprietario biancorosso, Javier Faroni, sembra destinato a proseguire. Questa mattina, con una nota ufficiale, il Perugia ha comunicato: “In data 27/12/2024 è stata pagata la seconda rata del prezzo di acquisizione delle azioni di Perugia Calcio SRL, attraverso le modalità previste contrattualmente al momento dell’acquisto. Ancora una volta la nuova gestione societaria dimostra il suo impegno costante nel continuare a costruire un Perugia equilibrato, solido, in costante crescita e nel rispetto dei propri obblighi”.

Il comunicato, apparentemente volto a rassicurare tifosi e ambiente, ha invece innescato una replica immediata e accesa da parte dell’ex numero uno del Grifo. Santopadre non ha gradito il contenuto del messaggio e ha sollevato pesanti accuse, delineando un quadro di tensioni che rischiano di esplodere in un contenzioso legale senza precedenti nella storia recente del club.

Vendita Perugia: la risposta di Santopadre

Non si è fatta attendere la reazione di Massimiliano Santopadre, che ha risposto duramente al comunicato della nuova gestione. “Leggo con sconcerto il tendenzioso comunicato dell’a.c. Perugia Calcio. Il bonifico è stato effettuato per un importo parziale, decurtato di importi che pur erano presenti nel bilancio allegato al contratto per costituirne parte integrante. Per di più, sino ad oggi non ho ancora avuto alcuna notizia circa la sostituzione (che avrebbe dovuto avvenire entro il 30 settembre 2024) delle fideiussioni da rilasciare. Anche a tale riguardo il capzioso comunicato nulla dice.”

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Parole pesanti, che aggiungono ulteriori ombre sul passaggio di proprietà del club. Santopadre ha poi concluso il suo intervento annunciando la possibilità di avviare un contenzioso legale: “A questo punto è inevitabile il contenzioso al quale speravo di non dover dare avvio.” L’ex presidente non ha escluso nemmeno l’ipotesi di un possibile ritorno alla guida del club qualora venissero riscontrate inadempienze contrattuali da parte della nuova gestione.

Il presidente Faroni ha ribadito che gli obblighi contrattuali sono stati rispettati e che il progetto di rilancio del Perugia proseguirà come da programma. Il clima attorno al club non è certo dei migliori. Tifosi e addetti ai lavori osservano con preoccupazione una situazione che potrebbe avere conseguenze sia economiche che sportive.

Grifo in difficoltà: tra campo e mercato

Lasciando da parte le vicende extra-campo, il Perugia si prepara a tornare in azione dopo la pausa natalizia. La squadra di mister Lamberto Zauli riprenderà gli allenamenti lunedì 30 dicembre in vista del primo impegno ufficiale del 2025, previsto per il 5 gennaio alle ore 12:30 sul campo della Spal. La classifica attuale non sorride ai biancorossi. I ragazzi di Zauli sono relegati al tredicesimo posto con 23 punti, a due lunghezze dalla zona play-off e quattro sopra la zona play-out. Una posizione che riflette l’andamento altalenante della squadra, capace di conquistare solo cinque vittorie in venti partite.

Zauli è consapevole che serve una svolta per risollevare il Grifo, e questa potrebbe arrivare anche dal mercato di gennaio. Il direttore generale Mauro Meluso e il direttore sportivo Jacopo Giugliarelli sono già al lavoro per snellire una rosa che conta ben 32 giocatori. Un numero eccessivo che ha complicato la gestione tecnica. L’obiettivo è ridurre l’organico a 22 elementi, mantenendo solo i profili funzionali al progetto tattico.

Tra i possibili partenti spicca Alessandro Seghetti. Quest’ultimo ha attirato l’interesse di club di Serie B e non sembra intenzionato a rinnovare il contratto. Sul fronte delle entrate, è ormai in dirittura d’arrivo l’acquisto di Riccardi. Difensore centrale ex Novara, chiamato a rinforzare un reparto spesso in difficoltà a causa di infortuni e inesperienza. La giovane coppia Amoran-Plaia non ha infatti garantito la solidità necessaria, e l’arrivo di un elemento di maggiore esperienza potrebbe rivelarsi fondamentale.



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