Crisi idrica Avellino, fine lavori entro un mese: parte la task-force

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Venti giorni per riparare le oltre 420 perdite accumulate tra primavera e inizio estate sul territorio del distretto idrico irpinosannita. Con una scadenza perentoria: non si dovrà andare, infatti, oltre il 31 gennaio. All’Alto Calore, dunque, è ora di scendere in campo sul piano straordinario richiesto dalla Regione Campania per l’eliminazione delle cause di dispersione della risorsa che quest’anno sta alimentando la crisi di approvvigionamento idrico anche in pieno inverno.

Dopo le festività natalizie, che stanno ritardando la messa a punto dell’assegnazione degli appalti alle ditte esterne, partirà, quindi, il programma degli interventi pianificati su tutto il bacino gestito dalla partecipata di corso Europa. Il diktat del vicegovernatore e assessore regionale all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, è stato chiaro: agire in fretta, evitando di andare ad aggravare una situazione che in diversi centri non è più sostenibile. Troppi i disagi patiti dalla meta dello scorso giugno fino ad oggi con interruzioni della fornitura idrica per guasti e rotture o, comunque, le sospensioni disposte proprio in base alle perdite, per razionalizzare l’acqua e fare ricaricare i serbatoi durante la notte per riattivare il servizio di giorno.

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Dagli ultimi incontri a Napoli, a Palazzo Santa Lucia per stabilire la strategia e i tempi e presso gli uffici dell’Ente idrico campano per rendere operativa l’iniziativa, all’Acs si è lavorato per individuare e dare una collocazione esatta a tutte le perdite sulle quali effettuare le riparazioni. Si è redatto così un elenco, con delle precise priorità d’intervento in maniera tale da poter agire in maniera rapida e chirurgica sulle riparazioni da svolgere. Anche perché alle cinque ditte esterne aggiudicatarie dell’appalto di manutenzione, questa volta non si chiederà solo lo scavo necessario a raggiungere la condotta ma anche la manodopera qualificata per realizzare saldature, applicazione di fasce metalliche, operazioni idrauliche e così via. L’obiettivo annunciato è poter agire su più fronti contemporaneamente e rispettare la scadenza di fine gennaio.

E a questo si può giungere solo attraverso altre unità di addetti, visto che i pochi agenti tecnici operativi a stento bastano a provvedere al quotidiano e, al massimo, a sovraintendere a qualche intervento o alle manovre di ripristino dell’erogazione che seguono abitualmente gli interventi sulle perdite. Considerando i distretti e i lavori in programma, infatti, solo in questo modo è possibile seguire il percorso tracciato. Nel frattempo si sta cercando di rifornire i vari magazzini delle sedi distrettuali, Benevento 1 e 2, Avellino, Mercogliano, Ariano-Baronia e Lioni, in maniera tale che le squadre delle ditte aggiudicatarie possano passare e caricare i furgoni dei materiali necessari (fasce metalliche, giunti, prolunghe tubolari e altro) e poi recarsi sul luogo della riparazione. Tutto, ogni singolo passaggio, è immaginato per non perdere ulteriormente tempo. Anzi, al contrario, per riuscire ad accelerare al massimo. Tutte le procedure di appalto sono avviate e attualmente in corso. Dopo Capodanno, ottenuti anche gli ultimi documenti richiesti, si potrà, dunque, procedere e completare le gare.

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Inoltre, saranno anche collaudati i materiali da utilizzare sulle oltre 400 perdite. Intanto, le sospensioni dell’erogazione idrica, evidentemente per il positivo riflesso delle piogge che si sono registrate in queste ultime settimane, almeno per le falde acquifere superficiali, sono sensibilmente diminuite. Quelle comunicate ieri sul sito dell’Alto Calore riguardano solo Moschiano, per la riduzione dell’approvvigionamento idrico, e Montoro, Forino e Contrada. Tutte dalle 22 alle 6 di questa mattina, considerato orario i riavvio graduale dell’erogazione, ma le tre relative ai centri tra la Valle dell’Irno e l’hinterland avellinese sono legate ai lavori di manutenzione all’impianto di sollevamento situato alla frazione Aterrana della cittadina montorese, con disfunzioni registrate già dal pomeriggio precedente nelle zone alte dei comuni interessati. L’intervento, come preventivato si è concluso in tarda serata, e si è reso quindi necessario disporre la sospensione in modo da far recuperare i serbatoi a garanzia del servizio nelle ore diurne.

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