«È stata una partita aperta fino alla fine»

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La trasmissione condotta da Maurizio Insardà è andata in onda oggi pomeriggio e, al centro del dibattito, c’è stato il match del San Vito-Marulla tra Cosenza e Catanzaro

Il Boxing day di Santo Stefano, che vedeva giocarsi la diciannovesima giornata del campionato di Serie B, non è stato certo privo di emozioni. Innanzitutto crolla, proprio nell’ultima giornata d’andata, la capolista Sassuolo che dopo sette vittorie consecutive, cade sul campo dell’antagonista Pisa per 3-1, con i toscani che si portano così a meno tre dalla vetta. Non ne approfitta lo Spezia che viene fermato in casa dal Mantova.

Il turno del campionato cadetto, però, era caratterizzato soprattutto dal derby calabrese tra Cosenza e Catanzaro. Caricato d’agonismo nei giorni pre-match (anche per le questioni caro biglietti e chiusura settore ospiti) la sfida ha lasciato di certo spunti di cui discutere. Termina 1-1 allo stadio Marulla, con il risultato maturato nei minuti finali. Giallorossi in vantaggio all’ottantesimo con Pompetti ma il Cosenza, in dieci uomini dopo soli venti minuti a causa dell’espulsione di Caporale, riesce a pareggiarla addirittura al sedicesimo minuto di recupero con Ciervo che trasforma un calcio di rigore. 

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Puntata ricca, insomma, quella di 11 in campo, giunta al suo diciannovesimo appuntamento. Nel corso del format di LaC Tv condotto da Maurizio Insardà con la collaborazione di Nicola Binda, e la partecipazione in studio del giornalista di LaC News24 Giampaolo Cristofaro, si è discuso principalmente del derby di Calabria insieme a due giornalisti: Antonio Ciampa e Antonio Lopez, rispettivamente de il Quotidiano del Sud e Rai sport.

Proprio lo stesso Lopez inaugura la puntata con un suo pensiero sul match tra Cosenza e Catanzaro: «È stata una partita aperta e incerta fino alla fine e, mai come stavolta, le aspettative hanno rispettato i ritmi di queste sfide. Un match che non ha tradito le attese dal momento che è successo di tutto». E ancora: «Un pareggio che ha esaltato il cuore e la generosità dei padroni di casa ma, allo stesso tempo, non ha mortificato il cammino fatto finora dal Catanzaro, il quale rimane tra i protagonisti finora del campionato, rimanendo in zona play off».

Analisi alquanto dura invece quella di Antonio Ciampa, che non boccia, ma rimanda il Catanzaro visto giovedì sera: «Molte volte ho detto che Caserta è stato bravo a vincere le partite grazie alle sue scelte tecnico tattiche, però bisogna anche dire che quella vista giovedì mi è sembrata una squadra che doveva vincere la partita e non ci è riuscita, nonostante la discutibile decisione dell’arbitro che lascia il Cosenza il dieci per più di ottanta minuti. Nonostante questo il Cosenza è riuscito a pareggiarla dopo aver avuto 3/4 palle gol. Sicuramente qualcosa l’ha sbagliata il tecnico e qualcosa in giocatori».

Proprio l’espulsione è stato probabilmente l’ago della bilancia che ha influenzato il corso della partita: «Espulsione discutibile e affrettata, innanzitutto perché non c’è stata una chiara occasione da gol», ha affermato Giampaolo Cristofaro.

«L’errore dell’arbitro non solo ha condizionato la gara – ha detto Antonio Ciampa –, ma ha condizionato anche lo stesso direttore di gara», . Sulla stessa lunghezza d’onda anche Antonio Lopez: «L’espulsione ha condizionato la partita, ma il Catanzaro si è anche cullato sull’episodio».

Un pareggio quasi eroico invece quello del Cosenza, come dimostrano le lacrime a fine partita di mister Alvini: «Alvini ha creato un gruppo forte – continua Lopez – anche dal punto di vista psicologico. Qualche lacuna a livello di rosa sicuramente c’è ma si dovrà colmare nel mercato di gennaio, il quale dovrà portare quei nomi giusti che mancano a questa squadra, soprattutto a livello di esperienza e talento». E ancora, sulla contestazione della tifoseria cosentina al presidente Guarascio: «La società qualche errore lo ha commesso e, per ultimo, il pasticcio riguardante il pagamento dei biglietti e l’immediato dietrofront. Sono questi particolari che, alla lunga, hanno logorato la pazienza dei tifosi».

«Con il presidente Guarascio ci sono sicuramente stati degli equivoci e delle incomprensioni nel corso degli anni, ma è la società che deve riuscire a rendere una mano anche con delle iniziative o agevolazioni, a prescindere dai risultati sul campo. Diciamo che è un rapporto iniziato male e proseguito peggio».

In casa Cosenza, però, c’è da fare i contro anche con le recenti dimissioni del direttore generale Beppe Ursino e, a tal proposito, ecco il pensiero di Lopez: «Facendo questo passo indietro, a mio avviso, ha fatto un gesto di classe e di stile e farsi da parte soprattutto in questo momento ha dimostrato maturità».

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Da giorni, invece, si parla di un’ipotetica cessione da parte del club rossoblù: «Probabilmente un’offerta è arrivata, ma rispetto a quanto si dice non penso sia di natura araba. Si parla di circa 12 milioni di euro più i debiti che il Cosenza avrebbe accumulato. Io fossi in Guarascio ci penserei».

Come detto, la sorpresa della diciannovesima giornata è arrivata all’ombra della Torre di Pisa dove la formazione locale ha battuto la capolista Sassuolo. Sul big match di vertice ha fornito una sua analisi il giornalista Nicola Binda: «Un Sassuolo che ha avuto, a mio avviso, un atteggiamento snob mentre il Pisa si è dimostrato umile e con l’atteggiamento giusto, colpendo il Sassuolo per ben tre volte. In ogni caso alla squadra emiliana cambia poco dal momento che rimane prima, soprattutto dopo il contemporaneo pareggio dello Spezia che non ne approfitta. Il ritmo delle prime tre, comunque, rimane da record».



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