Trieste: Fino al 16 Febbraio 2025 la Mostra “Rovenska


A Trieste e nel Mare Adriatico si è svolta una parte della storia dello yacht di Marconi, una storia europea che inizia nella Belle Époque, con la commissione da parte degli arciduchi Maria Teresa e Carlo Stefano, e finisce dopo due guerre mondiali.

In occasione del 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi, il Museo del Mare di Trieste espone alcuni dei reperti dello yacht conservati nella propria collezione che si affiancano a una campagna fotografica realizzata per l’occasione dall’artista Primož Bizjak, dedicata alle parti dello scafo del Rovenska-Elettra presenti anche in altri istituti culturali. Una forma poetica di ricongiungimento delle sezioni in cui lo scafo è stato frazionato: l’attuale collocazione, che definisce anche il senso di ciascuno dei cimeli, attribuisce nuovo valore a un originale monumento diffuso, quasi una seconda vita del panfilo.

La mostra, dedicata alla storia dello yacht Rovenska–Elettra, integra il più ampio e approfondito racconto sulla figura di Guglielmo Marconi delineato dalle molte prestigiose attività che hanno animato le celebrazioni dell’anniversario in tutta Italia.

La storia dello yacht, che diverrà famoso grazie a Guglielmo Marconi, inizia a Leith (Scozia) nel 1904 con il nome di Rovenska, quando viene costruito dal cantiere navale Ramage & Ferguson per ordine dell’arciduchessa Maria Teresa d’Austria, consorte dell’arciduca Carlo Stefano d’Asburgo Teschen Asburgo-Lorena, ammiraglio della marina imperiale austro-ungarica, amante del mare e acquirente di barche da regata e altri yacht a vapore quali l’Ossero, il Waturus e, nel 1911, l’Ul.

Il Rovenska viene venduto diverse volte fino a entrare nelle proprietà della Royal Navy per venire impiegato durante la Grande Guerra come pattugliatore e dragamine. Finito il conflitto viene messo all’asta e, nel 1919, acquistato da Guglielmo Marconi che, nel 1920, lo trasferisce a La Spezia dove viene ristrutturato e attrezzato come laboratorio navigante, con la supervisione della Regia Marina, e quindi ribattezzato Elettra.

L’Elettra sarà utilizzata sia come dimora privata che per esperimenti scientifici, soprattutto sull’impiego delle onde corte nella radiotrasmissione, diventando presto conosciuta in tutto il mondo per alcuni esperimenti spettacolarizzati quale la trasmissione, nel 1930, del segnale di accensione dell’illuminazione pubblica da Genova a Sidney.

Nel 1937, in seguito alla morte di Marconi, lo yacht viene acquistato dal Ministero delle Comunicazioni e ormeggiato a La Spezia. Nel 1940 viene trasferito a Trieste, porto considerato sicuro.

Il 9 settembre 1943, le forze armate tedesche, occupata la città, prendono possesso dell’Elettra allo scopo di impiegarla per scopi bellici. Nei mesi successivi, lo yacht viene quindi restituito alla custodia della Società Italia, con l’incarico di realizzare le necessarie trasformazioni. In questo momento vengono messi in salvo documenti, libri, alcuni arredi e le attrezzature del laboratorio di bordo con la cabina radiotelegrafica.

Questi materiali, compresi gli alberi e le ancore, vengono custoditi dapprima presso un hangar dei Magazzini Generali del Porto Vecchio, spostati più volte e approdano nei sotterranei del Castello di San Giusto.

Nel gennaio del 1944, l’Elettra viene avvistata dalla ricognizione aerea alleata a nord di Zara, nella baia di Diklo e, dopo poche ore, attaccata e affondata da una squadriglia di aerei inglesi.

Alla fine degli anni Cinquanta iniziano trattative tra il governo italiano e quello iugoslavo per la restituzione del relitto al Ministero delle Poste. Nel 1962, il relitto viene riportato a galla e rimorchiato fino al cantiere San Rocco di Muggia. Nel 1973, lo scafo viene tirato a secco per i rilievi tecnici, ma i preventivi di spesa eccedono la disponibilità. Nel 1977 si decide di sezionare il relitto e di destinarne le parti a diversi enti e musei.

La mostra ha coinvolto enti prestigiosi come il Civico Museo della Guerra per la Pace Henriquez, l’Area Science Park, e la Fondazione Guglielmo Marconi, tra altri, per garantire la conservazione e la fruizione pubblica dei reperti.


Per ulteriori informazioni, visita il sito ufficiale del Museo del Mare:
www.museodelmaretrieste.it
Email: museomare@comune.trieste.it

La mostra è gratuita e accessibile a tutti.

Eventi speciali con visite guidate sono programmati nelle seguenti date:

  • Sabato 11 gennaio 2025, ore 11.00
  • Sabato 25 gennaio 2025, ore 11.00
  • Sabato 8 febbraio 2025, ore 11.00

Prenotazione obbligatoria all’indirizzo: museomare@comune.trieste.it

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