A Gubbio, durante le festività natalizie, un’ondata di furti ha scosso il centro storico e le zone limitrofe. Tra i quartieri colpiti, Sant’Agostino è diventato il teatro di raid che hanno messo a dura prova la tranquillità dei residenti. I ladri, organizzati o meno, sembrano aver puntato su una strategia sistematica, colpendo sia abitazioni che attività commerciali, oltre a distributori automatici in diverse aree della città.
Nel quartiere di Sant’Agostino, situato lungo via di Porta Romana, i malviventi hanno preso di mira villette e abitazioni. In due episodi confermati, i ladri sono riusciti a rubare denaro e oggetti d’oro, mentre in altri due casi i tentativi sono stati sventati, forse per l’arrivo inaspettato dei proprietari o per l’attivazione di allarmi. Gli episodi sono avvenuti nella fascia serale, tra le 18 e le 20, un orario critico in cui molte case rimangono incustodite.
Le modalità d’azione sono quelle classiche: i ladri approfittano del buio e dell’assenza di telecamere di sorveglianza, utilizzando spesso percorsi attraverso le campagne per garantirsi vie di fuga rapide e sicure.
L’ondata di furti ha preso di mira oltre alla abitazione anche i distributori automatici
Oltre alle abitazioni, sono stati presi di mira anche distributori automatici. Tra le zone colpite, spicca il centro salute nell’ex ospedale in piazza Quaranta Martiri, dove sono stati forzati i distributori di bibite e merendine. Qui i ladri si sono concentrati sulle gettoniere, asportando il denaro accumulato, per un bottino che in alcuni casi ha raggiunto diverse centinaia di euro.
Un altro episodio ha riguardato un esercizio commerciale nella periferia eugubina. Qui, i malviventi hanno scardinato le finestre sul retro e, oltre a saccheggiare i distributori automatici, hanno sottratto i contanti dal registratore di cassa. L’azione, favorita dall’oscurità, ha fruttato alcune centinaia di euro, ma ha lasciato dietro di sé danni significativi alle strutture.
Il fenomeno non si limita a Sant’Agostino. Anche i quartieri di Ponte d’Assi, Sette Strade, Semonte, e Mocaiana sono stati teatro di furti in abitazioni. La problematica si estende inoltre alla fascia appenninica, con segnalazioni di furti a Sigillo e Purello, frazione di Fossato di Vico. La vasta area del comprensorio eugubino-gualdese sembra dunque essere sotto pressione da parte di bande organizzate o singoli malviventi.
L’ondata di furti ha alimentato un clima di insicurezza tra i residenti. La percezione del pericolo aumenta, soprattutto con l’avvicinarsi della sera, quando le case vuote diventano un facile bersaglio. Molti cittadini lamentano la mancanza di un controllo adeguato e la sensazione di abbandono da parte delle autorità.
Tema della sicurezza sempre più centrale nel dibattito politico cittadino
Il tema della sicurezza è sempre più centrale nelle discussioni locali. La richiesta di rafforzare gli organici dei carabinieri e della polizia locale si fa sempre più insistente, così come la necessità di incrementare le attività di pattugliamento e di controllo, specialmente nelle ore serali.
Uno dei nodi più critici rimane quello della videosorveglianza. La città di Gubbio non dispone ancora di un sistema adeguato di telecamere pubbliche, e la mancanza di collegamenti in rete tra quelle private e quelle comunali complica ulteriormente le indagini. Un sistema integrato permetterebbe di identificare con maggiore rapidità i responsabili dei furti e di fornire prove concrete per procedere penalmente.
L’ex sindaco Filippo Mario Stirati aveva proposto l’istituzione di un commissariato di polizia, ma l’iniziativa non è mai andata oltre l’intenzione. Ora, con il nuovo sindaco Vittorio Fiorucci, i cittadini attendono soluzioni concrete. Fiorucci ha promesso interventi drastici, compresa l’attivazione di un sistema di controllo che sfrutti sia le telecamere pubbliche sia quelle private, ma il progetto è ancora in fase di sviluppo.
Il sindaco Fiorucci, insediatosi lo scorso giugno, ha garantito che la sicurezza sarà una priorità del suo mandato. L’obiettivo principale è la realizzazione di un sistema di videosorveglianza moderno ed efficace, capace di monitorare sia il centro storico sia le aree periferiche. Tuttavia, mentre si attende l’implementazione di queste misure, gli episodi di furto continuano a moltiplicarsi, aggravando la percezione di insicurezza tra i cittadini.
Le Forze dell’Ordine impegnate a raccoglier elementi utili alle indagini
Le forze dell’ordine, dal canto loro, sono impegnate a raccogliere elementi utili alle indagini. Tuttavia, l’estensione del territorio e la frammentazione degli episodi rendono difficile individuare i responsabili. I ladri, spesso, agiscono in maniera rapida e organizzata, sfruttando le debolezze del sistema di controllo attuale.
Le associazioni di quartiere e i comitati civici sollecitano l’amministrazione a potenziare le misure di sicurezza, mentre molti residenti stanno prendendo iniziative personali, come l’installazione di sistemi di allarme e telecamere private.
Non mancano le polemiche politiche. L’opposizione critica la lentezza della nuova amministrazione nel dare risposte concrete, mentre alcuni esponenti della maggioranza difendono la necessità di pianificare interventi strutturali che richiedono tempo e risorse.
La crescente preoccupazione dei cittadini richiede una risposta rapida e coordinata, che comprenda sia misure immediate, come il rafforzamento delle pattuglie, sia interventi strutturali, come l’implementazione di un sistema di videosorveglianza efficace.
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