Cosa ne pensano oggi gli italiani di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia? Rispetto allo scorso anno, il solido primato di FdI sugli altri partiti è confermato? E il numero di elettori che dà fiducia alla presidente del Consiglio è aumentato o diminuito? Abbiamo confrontato i sondaggi politici dell’inizio e della fine del 2024: ecco i risultati.
Nell’ultimo anno, tanti eventi hanno segnato la politica nazionale. Elezioni regionali combattute, le europee a giugno, polemiche e scandali su componenti del governo Meloni, scontri con l’opposizione su stipendi, tasse, migranti, pensioni, e moltissimi altri temi, anche nei dibattiti sulla manovra 2025 delle ultime settimane. In tutto questo periodo, i sondaggi politici hanno registrato cosa ne pensavano gli italiani della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del suo partito Fratelli d’Italia.
Oggi, Meloni è la leader politica più apprezzata e FdI è il primo partito nel Paese. Ma come sono cambiate le cose rispetto a un anno fa? Abbiamo confrontato i risultati dei sondaggi a cavallo tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 con quelli attuali: molti mostrano un risultato ‘stabile’ per Fratelli d’Italia, mentre per la premier la fiducia degli elettori in diversi casi sembra essere in calo. Ma ci sono delle eccezioni.
L’ascesa di Fratelli d’Italia negli ultimi anni
Fratelli d’Italia, negli ultimi anni, ha visto una crescita quasi inarrestabile nei voti. La Supermedia dei sondaggi politici realizzata da YouTrend registrava nel 2013 (l’anno dopo la sua fondazione) un 2,4% di consensi. La crescita negli anni successivi è stata lenta ma costante, fino al 5,1% del 2017. Dopo un calo temporaneo nel 2018 (al 3,8%, dovuto forse anche all’exploit della Lega di Matteo Salvini) nel periodo successivo è arrivata la vera esplosione di FdI.
Il 10,6% a fine 2019, il 16,2% a fine 2020, il 19,6% a fine 2021. E poi le elezioni politiche del 2022, la vittoria del centrodestra, la nomina a presidente del Consiglio di Meloni. A fine anno, i sondaggi davano Fratelli d’Italia sopra il 30%.
I risultati di FdI nel 2024
Poi, come è fisiologico con l’arrivo al governo, c’è stata una flessione. A dicembre 2023, la Supermedia dava FdI al 28,8%. Lo stesso identico risultato ottenuto nell’ultima rilevazione del 2024, pubblicata il 21 dicembre. Questa sembra essere la tendenza rilevata da molti sondaggi: una stabilità raggiunta, e un’ascesa che forse si è fermata.
La rilevazione di Tecnè per l’agenzia Dire assegnava a Fratelli d’Italia il 28,7% dei voti a dicembre dello scorso anno, e il 28,6% pochi giorni fa. Lo stesso vale per Swg, che realizza sondaggi per il Tg La7: il 29,2% a gennaio 2024, il 29,1% a dicembre.
Non mancano, va detto, le eccezioni. Per la Stampa, Alessandra Ghisleri ha rilevato un aumento dal 28,4% di inizio anno al 30% di consensi per il partito della presidente del Consiglio. In tutte queste rilevazioni la costante, per quanto riguarda le opposizioni, sembra essere invece una crescita del Pd e di Alleanza Verdi-Sinistra, accompagnata da un calo del Movimento 5 stelle e di Azione e Italia viva. Resta da vedere se anche nei prossimi mesi si confermerà per FdI una ‘stabilità’ consolidata; se si andrà verso un lieve calo dopo oltre due anni di governo; o se il partito mostrerà di avere ancora potenziale per crescere.
Per Giorgia Meloni è iniziato il calo ‘fisiologico’ dei consensi?
Una questione sono i voti per il partito, un’altra i consensi per la sua leader. E la fiducia in Giorgia Meloni, da quando è salita alla guida del governo, ha visto secondo diverse rilevazioni un calo. Bisogna ricordare che Meloni era partita all’inizio della legislatura con consensi molto elevati, sopra il 50%. Anche per questo, era naturale nei mesi successivi ci fosse una flessione.
Si tratta di un fenomeno che ha riguardato praticamente tutti i presidenti del Consiglio, e in linea di massima tocca quasi tutti i capi di Stato o di governo. Dopo il periodo dell’opposizione e delle promesse elettorali arriva il momento di gestire effettivamente un Paese, ed è possibile che l’entusiasmo iniziale della ‘novità’ venga meno quando bisogna raggiungere compromessi, o ottenere risultati che non sono del tutto in linea con ciò che l’elettorato si aspettava.
E sicuramente per Meloni il periodo della ‘novità’ è finito. Dopo oltre due anni il governo guidato da Fratelli d’Italia è già tra i più longevi della storia d’Italia: dal 2000 a oggi solo i due governi Berlusconi e quello di Matteo Renzi lo superano. Anche per questo è interessante osservare come abbia retto finora la leader di FdI.
Cosa ne pensano gli elettori della premier: i sondaggi politici
Ad esempio, l’istituto Ipsos a inizio anno assegnava a Meloni una percentuale di giudizi positivi del 46%. A dicembre, il dato era invece sceso al 43%, in linea con quello del suo governo calato al 42%. Una discesa lieve, come detto: tre punti, in un periodo in cui invece Giuseppe Conte (ad esempio) è passato dal 31% circa al 24%, Antonio Tajani è rimasto stabile attorno al 32%, Elly Schlein è cresciuta dal 25% circa al 29%. Il 43% di Meloni è comunque il dato più basso per la premier dalla fine del 2022.
Il già citato sondaggio di Alessandra Ghisleri ha registrato un calo simile: la premier era al 38,5% di consensi a inizio anno, ed è scesa al 34,7% a dicembre. Il governo è andato dal 35% al 31,7%. Anche in questo caso sembra forzato parlare di ‘crisi’ o anche solo di difficoltà, dato che nessuno dei leader dell’opposizione al momento pare in grado di impensierire la premier: Conte è passato dal 27,2% al 20,5%, Elly Schlein è salita ma solo dal 21,5% al 23,9%.
Stesso dato anche nel rapporto di Human Index: Meloni era al 48,5% un anno fa, e oggi è al 41,6%. In questo caso è una discesa più netta, ‘compensata’ dalla risalita di Tajani (dal 30,6% al 35,1%) e dal fatto che Elly Schlein sia salita solo di due punti, dal 30% al 31,9%. Dall’altra parte, invece, il sondaggio di Tecné per Dire mostra una sostanziale stabilità di Meloni: era al 44% un anno fa, è al 43,9% oggi.
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