epa11789556 A handout picture made available by the Chigi Palace (Palazzo Chigi) Press Office shows Italy’s Prime Minister Giorgia Meloni attending a press conference during the North-South Summit in Saariselka, Lapland, northern Finland, 22 December 2024. The two-day summit, hosted by the Finnish prime minister, brings together leaders from northern and southern Europe to discuss European security, defense, as well as migration, among other topics. EPA/FILIPPO ATTILI/CHIGI PALACE PRESS OFFICE HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES
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Sarà un buon Natale anche a Palazzo Chigi: da Bruxelles arrivano i soldi della sesta rata del Pnrr. La Commissione, nella giornata di ieri, ha sganciato qualcosa come 8,7 miliardi a favore dell’Italia dando così seguito, nei fatti, alla valutazione positiva che ha certificato il raggiungimento di ben 39 obiettivi per le riforme. Alcuni di questi davvero epocali come il sostanziale azzeramento degli arretrati nella giurisdizione amministrativa. Grazie a questi fondi in arrivo dall’Europa e contenuti all’interno della sesta rata del Pnrr sarà possibile procedere con tutta una serie di investimenti strategici in diversi settori dell’economia e dei servizi statali: dai collegamenti ferroviari del Mezzogiorno e del centro Italia, alla realizzazione di nuove infrastrutture per il trasporto del gas (Linea Adriatica) e per l’autonomia energetica dell’Italia, fino al rinnovo della flotta per il Comando nazionale dei Vigili del Fuoco, i crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e l’attivazione della misura per la transizione ecologica 5.0 e il rafforzamento della dotazione organica dei tribunali penali, civili e amministrativi oltre a tutta una serie di importanti interventi per le infrastrutture sportive a scuola e la formazione nella sanità. La soddisfazione della premier Giorgia Meloni è tutta nel fatto che l’Italia “si conferma lo Stato membro Ue che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva del Pnrr”. “Un risultato” che la premier definisce “positivo” e “che permetterà all’Italia di investire in molti settori strategici intensificando la produzione in attività in cui questo Governo ha creduto fin dal suo insediamento”. Le fa eco Tommaso Foti, neo ministro agli Affari europei, che battezza al meglio il suo approdo al dicastero dicendosi più che soddisfatto per “il conseguimento del target relativo alla giustizia amministrativa che, a fronte di una riduzione dell’arretrato pari al 35% per il Consiglio di Stato e al 25% per i Tar, ha visto pressoché azzerato il totale dei procedimenti da smaltire”. Foti ha dunque aggiunto: “Al positivo lavoro svolto per traguardare la sesta rata fa seguito l’impegno del Governo per formalizzare, entro fine anno, anche la richiesta di pagamento della settima rata, pari a 18,3 miliardi di euro, prestando la massima attenzione all’attività di monitoraggio del Piano e delle misure inserite nelle ultime tre rate, alle risultanze delle Cabine di coordinamento presso le Prefetture e ai conseguenti piani di azione, all’allineamento della piattaforma ReGiS con l’Italia reale degli investimenti in corso, al fine di individuare i necessari correttivi per la piena e puntuale attuazione del Piano nei tempi previsti”.
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